I celiaci hanno diritto a buoni spesa per l’acquisto di prodotti senza glutine. Ecco come si ottengono, importo e quanto durano.
Come si ottengono i buoni spesa per la celiachia? Dove fare domanda e quando? Ecco una guida per le persone affette da malattia celiaca e i loro familiari per richiedere i buoni da spendere in farmacia e nei negozi specializzati.
La normativa nazionale riconosce ai celiaci dei buoni da erogare ogni anno, ma il loro importo e le modalità di richiesta possono cambiare da Regione a Regione.
Come si usano i buoni e chi deve certificare la malattia per ottenerli? Tutto in questa guida.
BUONI CELIACHIA: COSA SONO, COME SI CHIEDONO E IMPORTI
Buoni spesa celiachia: cosa sono e dove spenderli
Ad oggi non esiste una cura per la celiachia e, di conseguenza, l’unica “medicina” possibile è una rigorosa alimentazione priva di glutine. Tuttavia, come è facile constare sui banconi dei supermercati, questi prodotti hanno dei prezzi più elevati e per questo lo Stato eroga dei buoni spesa in favore delle persone affette da questa malattia cronica e non curabile.
I buoni per la celiachia possono essere utilizzati esclusivamente nelle farmacie e nei negozi autorizzati e specializzati in intolleranze alimentari. Sono erogati dalle ASL del luogo di residenza e hanno una durata annuale.
Tali buoni, in base alle preferenze e necessità di ognuno, possono essere spesi in un unico esercizio commerciale o in diversi presenti sul territorio regionale.
Chi deve certificare la celiachia?
La diagnosi di celiachia viene fatta mediante specifiche analisi del sangue e una biopsia dell’intestino tenue con il prelievo di un frammento di tessuto. Senza questi esami è impossibile ottenere il codice esenzione della malattia celiaca.
Chi vuole richiedere i buoni spesa deve consegnare alla ASL (di persona o mediante procedura telematica) la certificazione medica della patologia rilasciata da uno dei presidi accreditati. Questa passaggio, però, serve soltanto per il primo rilascio dei buoni, mentre per gli anni successivi basta inoltrare una richiesta formale muniti di tesserino che presenta il codice esenzione senza dover presentare nuovamente tutta la certificazione medica. La celiachia, infatti, è permanente e non curabile.
Dove e come richiedere i buoni
Ogni Regione può determinare in autonomia modalità e tempi dell’erogazione dei buoni spesa. Fino a qualche anno fa nella maggior parte dei casi i buoni erano rilasciati in formato cartaceo, invece oggi, in alcune Regioni, questi sono stati sostituti da una tessera elettronica (ad esempio nel Lazio).
In ogni caso i buoni mensili per i celiaci sono erogati dalla ASL a cui bisogna inviare:
- la certificazione medica della patologia rilasciata da uno dei presidi accreditati per la celiachia (per il primo accesso);
- la copia della tessera sanitaria in corso di validità;
- la copia del documento d’identità.
Questa procedura consente di rilasciate il CODICE CELIACHIA che permette di usufruire dei buoni spesa mensili elettronici. Quindi - ma non in tutte le Regioni - non è più necessario recarsi periodicamente presso la propria ASL di apparenza per ritirare i buoni cartacei.
Tuttavia per verificare la corretta modalità di erogazione è bene leggere attentamente i portali dedicati della propria Regione di residenza.
Importo aggiornato dei buoni spesa
L’importo dei buoni cambia in base alle esigenze alimentari della persona affetta da celiachia, quindi in base all’età e al sesso. Questi gli importo validi per il 2021, stabiliti nel Decreto Ministeriale del 10 agosto 2018:
Fascia d’età | Tetto mensile maschi | Tetto mensile femmine |
6 mesi - 5 anni | € 56 | € 56 |
6 - 9 anni | € 70 | € 70 |
10 - 13 anni | € 100 | € 90 |
14 - 17 anni | € 124 | € 99 |
18 - 59 anni | € 110 | € 90 |
dai 60 anni | € 89 | € 75 |
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