Giuseppe Conte si prende la responsabilità delle nomine fatte per il ruolo di commissario straordinario alla Sanità al momento ancora vacante, mentre in Calabria si registra il record di nuovi positivi al Covid con Gino Strada che ha annunciato un accordo con la Protezione Civile per dare una mano fin da subito.
La Calabria resta nel caos dopo il passo indietro anche di Eugenio Gaudio per il ruolo di commissario straordinario alla Sanità, con Giuseppe Conte che preso atto della paradossale situazione che recita il mea culpa.
“Mi assumo tutta la responsabilità della scelta di Gaudio - ha affermato il premier dopo la rinuncia dell’ex rettore - Non solo del fatto che la designazione non è andata a buon fine, ma anche delle precedenti nomine”.
Con le polemiche che diventano vibranti, Conte si prende le colpe ma non rinuncia anche a togliersi un sassolino “sia per Zuccatelli, che per Gaudio, c’è stato il pieno confronto e la condivisione con tutti i ministri coinvolti”.
Dopo la cacciata di Saverio Cotticelli, l’incarico lampo di Giuseppe Zuccarelli e la rinuncia di Eugenio Gaudio, per il ruolo di commissario straordinario alla Sanità in Calabria adesso in pole ci sarebbe il manager Maurizio D’Andrea.
Crescono i contagi in Calabria
Mentre continua il valzer delle nomine e degli addii per le gestione della Sanità in Calabria, nell’ultimo bollettino si registrano numeri record per quanto riguarda la diffusione del coronavirus nella Regione.
Nelle ultime 24 ore infatti sono stati 680 i nuovi casi registrati in Calabria, facendo così scattare l’allarme per l’atavica carenza di posti letto negli ospedali, quelli aperti, della Regione.
L’attesa è tutta per i quattro ospedali da campo che a breve dovrebbero essere realizzati per diminuire la pressione nelle strutture già operative, mentre sempre in quest’ottica Gino Strada ha appena annunciato una intesa con la Protezione Civile.
“Oggi pomeriggio abbiamo definito un accordo di collaborazione tra Emergency e Protezione Civile per contribuire concretamente a rispondere all’emergenza sanitaria in Calabria - ha twittato Gino Strada - Inizieremo domani mattina a lavorare a un progetto da far partire al più presto. Ringrazio il Governo per la stima che ha dimostrato per il lavoro di Emergency e le tante persone che ci hanno dato fiducia, offrendo da subito il loro sostegno”.
Se da una parte infuria la polemica politica, con il reggente Antonino Spirlì sul piede di guerra “non abbiamo più bisogno di commissari né di missionari”, nonostante la zona rossa crescono i contagi con la situazione in Calabria che si fa sempre complicata aspettando sempre il nuovo commissario.
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