Calcolo voto Maturità 2019: ecco come si calcola il risultato di prima e seconda prova scritta e come funzionano le griglie di valutazione.
Calcolo voto Maturità 2019: come funziona? A partire da quest’anno, le modalità di svolgimento dell’Esame di Stato nonché i criteri di calcolo delle singole prove sono radicalmente cambiati. Per quanto riguarda il calcolo del punteggio delle prove scritte, il Miur ha introdotto delle griglie di correzioni nazionali, che servono a garantire una valutazione omogenea in tutta Italia.
Gli indicatori per correggere la prima prova scritta sono tre: ideazione e coerenza testuale; ricchezza e padronanza lessicale; precisione e ampiezza dei riferimenti culturali.
La questione è più complessa per la seconda prova scritta: in questo caso, le griglie di valutazione nazionale cambiano in base all’indirizzo dell’Istituto. Infatti, la vera novità di quest’anno è la predisposizione di criteri di valutazione per ogni materia d’indirizzo e anche per le prove miste.
Ad entrambe le prove scritte è attribuito un valore massimo di 20 punti ciascuna. La sufficienza, come ogni anno, si ottiene con il raggiungimento di almeno 60/100.
CALCOLO VOTO MATURITA’ 2019: QUANTO VALGONO LE PROVE SCRITTE
Maturità 2019: i punteggi delle prove
Con la circolare del 4 ottobre 2018, il Miur ha cambiato sensibilmente le regole dell’Esame di Stato, sia per quanto riguarda i contenuti delle prove che per il calcolo del punteggio.
Sparisce la terza prova, mentre prima e seconda prova scritta vengono valutate attraverso griglie nazionali. Inoltre, cambia il peso di ogni singola prova e dei crediti scolastici accumulati negli anni. Ecco un prospetto sintetico dei diversi punteggi:
- crediti scolastici: 40 punti;
- prima prova scritta: 20 punti;
- seconda prova scritta: 20 punti;
- prova orale: 20 punti;
- bonus: 5 punti (da attribuire se si è stati ammessi con almeno 30 crediti scolastici e se durante le prove si è ottenuto almeno 50 punti).
Come negli anni passati, la sufficienza viene raggiunta con 60/100.
Qui tutte le nuove regole per la Maturità 2019.
Maturità 2019: le griglie di valutazione per le prove scritte
Come anticipato, il punteggio delle prove scritte è cambiato (20 punti ciascuna) e con esso cambia anche il criterio di valutazione. Il Miur, infatti, ha previsto delle griglie di valutazione su scala nazionale, così da assicurare una valutazione più omogenea da Nord a Sud. Secondo quanto annunciato nella circolare del Miur, le nuove griglie di valutazione “consentono di rilevare le conoscenze e le abilità acquisite dai candidati e le competenze nell’impiego dei contenuti disciplinari”.
Altro obiettivo delle nuove griglie di valutazione è rendere più semplice e immediato il calcolo del punteggio, grazie ad una serie di indicatori specifici per ogni prova. Vediamo in maniera più dettagliata come avviene il calcolo del voto.
Maturità 2019: valutazione prima prova scritta
Per quanto riguarda la prima prova scritta (analisi del testo, testo argomentativo o tema di attualità), la nuova griglia di valutazione è divisa in tre indicatori:
- indicatore 1: ideazione, pianificazione e organizzazione del testo, coesione e coerenza testuale;i
- indicatore 2: padronanza lessicale, correttezza grammaticale, uso corretto della punteggiatura;
- indicatore 3: ampiezza e precisione delle conoscenze e dei riferimenti culturali, giudizi critici e valutazioni personali.
Nella prima prova scritta è possibile totalizzare un massimo di 20 punti.
Maturità 2019: valutazione seconda prova scritta
Le cose si complicano per la valutazione della seconda prova scritta, quella multidisciplinare con materie specifiche dell’indirizzo di studi.
In questo caso non vi è una griglia di valutazione unica, ma più griglie nazionali che cambiano a seconda dell’indirizzo dell’Istituto, e che quindi sono tarate su ogni singola materia.
Anche nella seconda prova scritta è possibile totalizzare un massimo di 20 punti.
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