L’Italia sarà il primo paese al mondo a introdurre il cambiamento climatico come materia obbligatoria a scuola dal 2020. L’annuncio del ministro dell’Istruzione.
L’Italia sarà il primo Paese ad avere il cambiamento climatico come materia obbligatoria a scuola. Ad annunciarlo è stato il Ministro della Pubblica Istruzione Lorenzo Fioramonti, che ha dichiarato in un’intervista la volontà di introdurre la nuova materia nei programmi scolastici già a partire dal prossimo anno.
“L’intero Ministero sta cambiando per fare della sostenibilità e del clima il centro del modello educativo”, ha dichiarato il Ministro. “Voglio fare del sistema educativo italiano il primo che pone l’ambiente e la società al centro di ciò che impariamo”.
Così, con lo studio del climate chiange a scuola l’Italia vuole tornare leader nel mondo, ha annunciato sempre Fioramonti, e dare l’esempio anche all’America. Vediamo in cosa consiste la nuova materia, nonché la linea attuale del MIUR nei confronti dell’istituzione scolastica e del mondo.
Cambiamento climatico: materia obbligatoria a scuola dal 2020
Dal 2020 gli studenti della scuola dell’obbligo italiana seguiranno 33 ore di lezione l’anno sul cambiamento climatico, assecondando le inclinazioni dei ragazzi stessi dimostrate durante le vertenze dei Fridays For Future.
Il piano del Ministro è quello di modificare la materia esistente dell’Educazione Civica, attualizzandola alle problematiche della contemporaneità. Il fine è quello di riformare la materia verso la “cittadinanza responsabile in un pianeta che soffre”.
E non solo, perché il piano della nuova scuola green comprende anche il coinvolgimento di altre materie, che dovranno essere adattate per aiutare i ragazzi verso la comprensione dello sviluppo sostenibile. I curricula di geografia, scienze e fisica subiranno quindi modificati, per centrare maggiormente il tema.
Cambiamento climatico: la rivoluzione del sistema scolastico
Non è la prima volta che il Ministro dell’Istruzione abbraccia il tema dello sviluppo sostenibile e del cambiamento climatico. Fioramonti aveva infatti già fatto parlare di sé quando, in occasione del terzo Fridays For Future, aveva invitato i dirigenti scolastici e i docenti a giustificare l’assenza dei ragazzi presenti allo sciopero per il clima.
Non solo, il suo Ministero ha realizzato il sito dedicato www.ilverdeascuola.it, dove studenti e docenti possono raccogliere i progetti di educazione ambientale realizzati e le buone pratiche sperimentate a scuola.
Cambiamento climatico a scuola: Italia prima al mondo
Il Ministro, tramite un tweet ha dichiarato: “Voglio che l’Italia diventi leader contro i cambiamenti climatici, il primo Paese a rendere lo sviluppo sostenibile la pietra miliare del nostro nuovo sistema di educazione e ricerca”.
E a quanto pare l’appello di Fioramonti non è stato inascoltato, dato che Bernie Sanders, leader dell’opposizione in USA, ha pubblicato sui propri social la notizia della nuova materia in Italia:
“Grazie Italia, per riconoscere che il cambiamento climatico non è una bufala, ma un fatto chiaro e innegabile. Il mio obiettivo come presidente sarà quello di rendere gli Stati Uniti un leader globale in questa lotta e di mettere in atto un New Deal Green, una mobilitazione di 10 anni per trasformare il nostro sistema energetico con energia rinnovabile al 100% ed evitare una catastrofe climatica”.
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