I massimi da oltre tre anni del cambio Ethereum/BItcoin (ETH/BTC) testimoniano il crescente interesse che la cripto fondata da Vitalik Buterin, e tutto il suo ecosistema, stanno riscuotendo.
Nelle ultime sedute l’incrocio Ethereum/BItcoin (ETH/BTC), che appunto misura quanti Bitcoin sono necessari per acquistare un Ethereum, ha raggiunto un nuovo massimo.
Questo perché nonostante quello attuale non sia un buon momento per il comparto delle criptovalute, che hanno amplificato il recente calo della propensione al rischio, non tutte le cripto sono scese allo stesso modo.
Rispetto a 7 giorni fa, Polkadot e Solana hanno perso circa un quarto del loro valore, Cardano è sceso di oltre 20 punti percentuali, Ethereum dell’11% ed il Bitcoin del 15,6%.
Ethereum/BItcoin (ETH/BTC) ai massimi dal 2018
Se il mercato è rialzista, l’Ethereum tende a sovraperformare il Bitcoin, quando si scende quest’ultimo tende a fare peggio.
In questo contesto, il cambio ETH/BTC mercoledì scorso si è riportato su livelli che non si vedevano dal maggio 2018 a 0,088. Il saldo settimanale segna un +7,6%, rispetto ad un mese fa si registra un +18,6% e da inizio anno questo incrocio guadagna un 232%.
Ethereum/BItcoin (ETH/BTC), grafico giornaliero. Fonte: Teletrader
Ethereum vs Bitcoin
Il primo motivo del crescente interesse nei confronti dell’Ethereum è legato alle differenze tra le rispettive Blockchain: il sistema che permette di immagazzinare informazioni sulle transazioni in “blocchi” connessi da “catene”.
La Blockchain, che può essere definita un libro mastro digitale, del Bitcoin è stata creata nel 2008 ed i minatori sono ricompensati ogni volta che un nuovo blocco, ogni 10 minuti, viene creato.
Nel caso dell’Ethereum, la “catena di blocchi” è nata 2014 portando la grande novità di un sistema di contratti caratterizzati dall’auto-esecuzione, gli “Smart Contracts”. Ma non è l’unica novità: per la creazione e la verifica di un blocco sulla Blockchain di Ethereum bastano 10-20 secondi.
La Blockchain di Ethereum rappresenta quindi la scelta obbligata per quei settori in crescita esponenziale come la finanza decentralizzata (DeFi), i token non fungibili (NFT) e il metaverso.
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Anche sulla base della sue applicazioni, Ethereum è visto da molti operatori come un rifugio dalla volatilità del Bitcoin.
Più recentemente, a dicembre 2020, con l’aggiornamento soprannominato Ethereum 2.0, abbiamo assistito al passaggio dal sistema “Proof-of-Work” (le transazioni possono essere validate da chi risolve determinati calcoli) ad un meccanismo “Proof-of-Stake” (in cui invece ci si affida a chi detiene più ricchezza).
A luglio è stata invece la volta dell’implementazione dell’EIP-1599, il meccanismo che riduce in maniera netta i costi per effettuare transazioni e rende più facile prevedere le “fee”.
Prezzo Ethereum raddoppierà nel 2022?
Si tratta di fattori che, allo stato attuale delle cose, propendono a favore dell’Ethereum e che sembrerebbero in grado di spingere verso una differenziazione tra le prime due criptovalute: da un lato il Bitcoin con un ruolo di riserva di valore, dall’altro l’Ethereum che sfrutterà la sua infrastruttura per abbracciare i nuovi ambiti della finanza decentralizzata.
Per il 2022, il consenso degli analisti stima che ETH possa portarsi dagli attuali 4.150$ a 6-10 mila dollari.
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