Quali notizie potrebbero influire sul cambio euro dollaro? Dal Pil tedesco all’inflazione l’americana, l’agenda è piena. L’area intorno a 1,1680 è cruciale per capire la direzione del trend.
I dati intraday e in tempo reale del Grafico EUR/USD sono tratti dalle quotazioni di prodotti OTC.
Il cambio euro dollaro ha terminato la settimana appena passata in leggero rialzo, dopo averla iniziata con una direzione ribassista, che l’ha portato a toccare un nuovo minimo da 3 mesi. Dalla fase di consolidamento non è emersa grande volatilità, che invece potrebbe esserci considerando i dati che usciranno la settimana prossima. Si inizia martedì alle 8 con il Pil tedesco, per poi seguire con l’inflazione sia dell’eurozona che degli Stati Uniti d’America.
Cambio euro dollaro: i market mover della settimana
Per il cambio euro dollaro la settimana che seguirà sarà densa di appuntamenti per entrambe le sponde dell’Atlantico. Senza contare gli effetti che può provocare il via libera alla riforma fiscale statunitense, gli occhi saranno puntati sull’inflazione americana, che è data in calo rispetto alla volta precedente.
L’inflazione europea potrebbe far fluttuare il cross EUR/USD nel caso in cui il dato dovesse essere diverso dalle previsioni degli analisti.
Il Pil della Germania può influire in modo rilevante sul cambio euro dollaro, essendo il paese guidato da Angela Merkel il più influente dell’Eurozona e dell’Unione Europea.
Elencheremo di seguito gli appuntamenti più importanti riguardanti questa coppia di valute, visibile anche sul nostro calendario economico.
Martedì 14 novembre sarà una giornata carica di pubblicazioni importanti per il cross EUR/USD.
Il primo appuntamento da non perdere è l’uscita del Pil tedesco, che su base mensile il consensus prevede la ripetizione del dato precedente (+0,6%), ma stima una crescita del 2,3% annuale, contro lo 0,8% dell’ultima rilevazione.
Nello stesso giorno, ma alle ore 11, lo ZEW rileverà il sentimento dell’economia tedesca. La previsione è di 20 punti, contro i 17,6 della scorsa rilevazione.
Sempre alle 11 sapremo il dato sul Pil dell’eurozona, che su base mensile gli analisti credono in un aumento del 0,6%, mentre su base annua del 2,5%, confermando il buon momento dell’economia dell’eurozona.
L’ultimo market mover della giornata sarà quello relativo all’indice dei prezzi di produzione negli Stati Uniti, che il consensus dà a +2,4%, contro l’incremento del 2,6% del dato precedente; mentre su base mensile la previsione è di un aumento dello 0,1%, contro il +0,4% della volta scorsa.
Per mercoledì 15 novembre segnaliamo l’inflazione americana, che dovrebbe scendere da +2,2% a +2,0% su base annua e da +0,5% a +0,1% su base mensile, secondo la previsione degli analisti.
Altro dato da non sottovalutare riguarda sempre il dollaro ed è riferito alle vendite al dettaglio su base mensile negli USA. Il consensus prevede un aumento dello 0,1%, dato nettamente inferiore rispetto a quello precedente, che segnava un buon +1,6%.
Giovedì 16 novembre è il turno dell’inflazione dell’eurozona, che non dovrebbe subire variazioni su base annua (+1,4%), ma dovrebbe passare dal +0,4% al +0,1% su base mensile, secondo gli analisti del mercato.
Chiude la settimana dei market mover il dato sui permessi di costruzione rilasciati negli Stati Uniti nel mese di Ottobre, dove il consensus prevede un numero maggiore (1,240 milioni) rispetto alla volta precedente (1,225 milioni).
Cambio euro dollaro: area 1,1680 cruciale. Canale ribassista
Il cambio euro dollaro durante la settimana precedente ha concluso la sua seconda settimana in leggero rialzo, oscillando verso il basso, a tal punto da raggiungere il suo minimo degli ultimi 3 mesi martedì 7 novembre (1,1555).
Il cross EUR/USD ha però raggiunto un’area cruciale, sotto 1,1680, che può essere decisiva per capire la direzione da intraprendere. Infatti qui si trova la neckline del Testa e Spalle, formatosi sul grafico daily, che ha ancora bisogno di essere confermato.
La conferma si avrebbe con il rimbalzo da quest’area verso quote molto più basse. Il superamento di quest’ultima, invece, non solo annullerebbe la figura del Forex, ma potrebbe portare il cambio euro dollaro verso i livelli di settembre. Considerando che il grafico è su candele giornaliere, quando si parla di superamento, esso dovrebbe essere mantenuto fino a fine giornata. Più precisamente la candela dovrebbe terminare a fine giornata sopra la neckline.
Dall’immagine notiamo anche che il cambio euro dollaro è ben inserito in un canale ribassista molto ampio, le cui estremità (1,1769 e 1,1515) possono essere interpretate come due punti di resistenza e supporto.
Per chi predilige un opzione rialzista i punti da tenere in considerazione del cross EUR/USD potrebbero essere la neckline (area 1,1680) e 1,1769 (punto alto del canale). In caso di prosecuzione del movimento crescente, gli altri due punti che potrebbero valere come resistenze sono 1,1816 e 1,1888.
Il prossimo supporto, invece, identificabile sul movimento ribassista del cambio euro dollaro potrebbe essere prima 1,1590 (chiusura del 7 novembre) e poi 1,1555 (minimo da 3 mesi). Successivamente il cross potrebbe andare a testare il punto più basso del canale ribassista (1,1515), dopo di che potrebbe puntare anche 1,14.
Per maggiore comprensione riassumeremo i valori annunciati in uno schema.
- Trend rialzista (long): 1,1680 (neckline) - 1,1769 - 1,1816 - 1,1888.
- Trend ribassista (short): 1,1590 - 1,1555 - 1,1515 - 1,14.
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