Il cambio euro dollaro raggiunge nuovamente 1,20 per poi tornare al ribasso durante la mattina americana. Focus sui minute BCE. Quali sono i livelli migliori per valutare un ingresso?
Cambio euro dollaro in crescita ieri all’apertura europea dei mercati, per poi tornare al ribasso durante la mattina americana. Il trend sul lungo periodo è ancora crescente, ma la resistenza in area 1,2090 si è rilevata un avversario molto ostico per EUR/USD. Quali sono i livelli migliori per effettuare un ingresso? Focus sui minute BCE che non dovrebbero presentare sorprese.
Cambio euro dollaro perde quota: i massimi si allontanano
Il cambio euro dollaro viaggia nel momento in cui si scrive a 1,1934, perdendo da inizio giornata lo 0,11%. Ieri EUR/USD aveva raggiunto con una repentina progressione 1,2018 durante la mattina europea, iniziando a perdere quota con l’apertura di Wall Street.
Il cambio euro dollaro si è portato in gran rialzo dopo l’ultima riunione del FOMC che ha deciso di alzare i tassi di interesse nonostante l’inflazione non viaggi a regime (target del 2%). I trader hanno infatti avuto il timore che i tre rialzi dei tassi nel 2018 possano non essere confermati proprio a causa dell’indice dei prezzi al consumo.
Nei giorni scorsi Robert Kaplan, presidente della Fed di Dallas, ha dichiarato che si aspetta tre rialzi dei tassi di interesse quest’anno e ha ammonito a proposito di un potenziale surriscaldamento dell’economia, suggerendo quindi di adottare un tono più hawkish.
Il focus dei trader del rapporto EUR/USD è sui minute della BCE, che verranno rilasciati oggi alle 13.30, come mostra il nostro calendario economico.
I minute dell’istituto guidato da Mario Draghi non dovrebbero presentare sorprese. Durante l’ultima riunione della BCE i tassi sono rimasti inchiodati e probabilmente lo saranno a lungo. Confermato anche il quantitative easing al ritmo di 30 miliardi di euro al mese fino a settembre 2018 con la possibilità di estenderlo ulteriormente se l’obiettivo dell’inflazione al 2% non fosse raggiunto.
La BCE non sembra dover avere ancora bisogno di cambiare la sua linea, che in termini di crescita sembra dare i suoi frutti. Il Pil dell’eurozona è infatti stato rivisto al rialzo (+2,4% a/a) e la crescita economica tedesca del terzo trimestre è stata del 2,3% su base annua. Se questo dato fosse confermato anche per il quarto trimestre sarebbe il miglior risultato dal 2011.
Cambio euro dollaro: quando posizionarsi?
Il cambio euro dollaro ha effettuato un movimento rialzista dal 1,1554 dello scorso 7 novembre raggiungendo il suo massimo il 4 gennaio a 1,2088, sfiorando il massimo del 2017 a quota 1,2092.
Dall’immagine notiamo che EUR/USD ha poi iniziato un ritracciamento raggiungendo il suo minimo a 1,1916 il 9 gennaio. Il trend sul lungo periodo è crescente, ma il ritracciamento potrebbe non essere ancora completato.
Il cambio euro dollaro ha superato il supporto posizionato sul 23,6% del ritracciamento fibonacci, rimanendo in quell’area per tre giorni, ad eccezione del rialzo di ieri in tarda mattinata, colmato a fine giornata.
Inoltre la trendline che unisce i minimi del trend rialzista è ancora lontana, oggi collocata a 1,1845.
Chi ha in mente una strategia long su EUR/USD potrebbe valutare l’ingresso sul 38,2% del ritracciamento fibonacci a 1,1885 oppure attendendo il possibile rimbalzo sulla trendline dei supporti dinamici.
Lo stop loss andrebbe inserito al di sotto di quest’ultima a quota 1,1840 e il primo target potrebbe essere 1,1963 (23,6%), mentre il secondo 1,2088, andando quindi a re-testare la forte resistenza che non ha permesso al cambio euro dollaro di estendersi ulteriormente al rialzo.
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