Roma ospiterà gli Europei di Nuoto nel 2022 ma sta ancora pagando per le incompiute dei Mondiali 2009. Quanto sono costati ai cittadini e quanto pagheremo ancora?
Gli Europei di Nuoto 2022 si terranno a Roma, come annunciato in queste ore dalla LEN (Lega europea di nuoto). La Capitale si è aggiudicata la doppietta, dopo aver ospitato nel 2009 i Mondiali di Nuoto, che non furono però un episodio felice per le casse della città.
Roma ricorda i Mondiali di Nuoto del 2009 soprattutto per le grandi opere architettoniche incompiute, come la Città dello Sport a Tor Vergata, che avrebbe dovuto ospitare i campionati di nuoto ma rimane tutt’ora, a dieci anni di distanza, uno scheletro mai ultimato.
Quanto sono costati ai cittadini i Mondiali di Nuoto nel 2009 e quanto costeranno gli Europei di Nuoto a Roma del 2022? In questo articolo il bilancio delle due manifestazioni sportive.
Campionati mondiali Nuoto a Roma: 9 milioni di rosso in bilancio
Per i Mondiali di Nuoto a Roma nel 2009 erano stati progettati diversi impianti ad hoc, mai stati portati a termine per le competizioni natatorie.
Tre i più emblematici, in avanzato stato di abbandono l’impianto di Valco San Paolo e la Città dello Sport di Tor Vergata, nonché le inchieste e il sequestro del Salaria Sport Village.
I Mondiali di Nuoto a Roma sono costati 9 milioni di rosso nel bilancio, oltre agli sprechi architettonici di piscine sequestrate e mai ultimate.
Come gli impianti progettati da Calatrava a Tor Vergata, che da 120 milioni —già raddoppiati dal costo iniziale di 60 milioni di euro all’atto di assegnazione dei lavori— furono ulteriormente raddoppiati a 240 milioni di euro nel 2007, dato il non avanzamento dei lavori di costruzione dell’impianto.
Ovviamente la Città dello Sport di Tor Vergata, nonostante il quadruplicamento dei fondi stanziati, non ha mai ospitato i Mondiali di Nuoto 2009 e non è mai stata portata a termine, nonostante il tentativo di riavviare i lavori per la candidatura di Roma alle Olimpiadi 2020.
I costi degli Europei Nuoto 2022 a Roma
Gli Europei di Nuoto del 2022 a Roma saranno un evento grandioso, a giudicare dal bilancio dell’ultima manifestazione tenutasi a Glasgow nel 2018. Si prevede già il coinvolgimento di 1500 atleti, 52 nazioni e un pubblico di 200 milioni di persone (tra TV e web streaming).
La manifestazione metterà in palio 222 medaglie per 74 finali, che si svolgeranno interamente a Roma.
Tuttavia, considerato l’esito urbanistico della manifestazione di nuoto precedente, questa volta il progetto mira a sfruttare learchitetture già esistenti senza prevedere interventi troppo invasivi.
Il progetto vuole infatti utilizzare il complesso natatorio Foro Italico, i cui impianti, realizzati nel 1930 e ampliati nel 1960 per le Olimpiadi, saranno teatro delle gare di nuoto, tuffi e nuoto sincronizzato.
Le competizioni di nuoto di fondo avverranno invece nel mare di Ostia, mentre si prospetta di realizzare un trampolino per tuffi da 27 metri a Castel Sant’Angelo. La Soprintendenza non ha ancora però dato disponibilità in merito.
Una scelta singolare, che non prevede affatto di utilizzare una parte dei fondi stanziati per portare a compimento una delle grandi architetture pensate per i Mondiali del 2009, che non sono mai state portate a termine e non hanno mai funzionato.
Il progetto totale degli Europei di Nuoto 2020 costerà 20 milioni di euro, circa 12 volte meno della Città dello Sport di Tor Vergata.
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