Carlo Azeglio Ciampi: le frasi celebri per celebrarne il ricordo

Simone Micocci

16 Settembre 2016 - 13:18

Carlo Azeglio Ciampi si è spento oggi, all’età di 95 anni. Ecco le frasi famose pronunciate da un uomo che ha messo la sua vita al servizio del Paese.

Carlo Azeglio Ciampi: le frasi celebri per celebrarne il ricordo

Carlo Azeglio Ciampi, Presidente emerito della Repubblica, è morto oggi all’età di 95 anni. Per celebrarne il ricordo, ecco alcune frasi più significative pronunciate da Carlo Azeglio Ciampi nel corso della sua straordinaria carriera politica.

Oggi, 16 settembre 2016, se ne va una delle figure più rappresentative della politica italiana degli ultimi 50 anni. Ciampi, infatti, oltre ad essere stato il decimo Presidente della Repubblica dal 1999 al 2006, è stato anche Governatore della Banca D’Italia (1979-1993) e primo Presidente del Consiglio non parlamentare nella storia della Repubblica. Prima di tutto, però, Carlo Azeglio Ciampi è stato un uomo di cultura con un carisma sensazionale e con uno spiccato senso del dovere.

Di lui, ricordiamo tantissime frasi celebri, che oggi potremmo utilizzare per celebrarne il ricordo. Prima di fare una lista delle frasi famose pronunciate da Ciampi, ecco un breve racconto della sua vita e della sua carriera politica.

Carlo Azeglio Ciampi: vita e carriera politica

Nato a Livorno il 20 dicembre del 1920, Carlo Azeglio Ciampi dopo gli studi dai gesuiti si laurea in Lettere all’Università Normale di Pisa. Successivamente, sempre a Pisa, conseguirà anche una seconda laurea in Giurisprudenza. Entra in Banca d’Italia nel 1946, quando ricoprì una semplice carica di funzionario addetto al protocollo della posta in entrata.

Con la sua dedizione per il lavoro però riuscì a farsi notare, tant’è che scalò tutte le gerarchie interne diventando prima segretario generale, poi direttore generale e infine governatore. Della sua gestione ricordiamo la separazione tra il Tesoro e l’Istituto Centrale, con cui la Banca d’Italia divenne autonoma nella decisione di acquisto dei titoli pubblici italiani.

Nel 1992, in seguito alla crisi valutaria che portò ad una svalutazione del 20% della moneta, Ciampi costrinse l’Italia ad uscire dallo SME. L’anno dopo, in piena Tangentolopi, venne eletto Presidente del Consiglio (fu chiamato da Scalfaro) con l’obiettivo di stabilizzare i conti pubblici e di far approvare una nuova legge elettorale per il successivo ritorno alle urne. Ciampi quindi fu il primo governatore tecnico della Repubblica italiana e a lui si deve il passaggio definitivo dalla Prima alla Seconda Repubblica.

Nella seconda Repubblica, Ciampi divenne ministro del Tesoro per il Governo Prodi del 1996 e per il successivo guidato da Massimo D’Alema. Il 13 maggio del 1999, invece, venne eletto decimo Presidente dell Repubblica, con un consenso molto alto. Di lui gli italiani hanno un ottimo ricordo, tant’è che sicuramente sarà tra i presidenti più amati di sempre.

Carlo Azeglio Ciampi: frasi celebri

Noi, in questo giorno così triste, vogliamo ricordare Carlo Azeglio Ciampi con le sue frasi celebri. Ecco una raccolta delle frasi pronunciate da Ciampi che faranno la storia:

  • Una società che spende centinaia di miliardi in armamenti e consente che ogni anno muoiano di fame cinque milioni di bambini è una società malata di egoismo e di indifferenza.
  • L’importante è che nell’andare avanti, si vada avanti con l’orgoglio del passato.
  • È diffuso in tutta Italia il risveglio dell’amor di Patria, ed è per me naturale dare voce a questo sentimento.
  • Il Risorgimento lo porto nel cuore. E sono convinto che non sia un sentimento soltanto mio, che gli italiani lo sentano quanto me.
  • L’unità degli italiani è oggi specialmente necessaria per affermare davanti a tutti i popoli la nostra naturale vocazione, consacrata nella Carta costituzionale, a operare concretamente per la pace, sempre e in ogni luogo.
  • “Quando sono a Torino, a Milano, e non soltanto, mi muovo con emozione per le strade che ricordano i nomi degli uomini che hanno fatto l’Italia, i re e i primi ministri, ma anche i Cattaneo e i Mazzini”.

Ecco le sue parole pronunciate in seguito agli attacchi terroristici dell’11 settembre del 2001:

«Sgomento, esecrazione, orrore, sono questi i sentimenti che come me provano tutti gli italiani. L’Italia è in lutto. Questi attentati contro gli Stati Uniti colpiscono e offendono l’intera comunità internazionale. Richiedono una lotta senza quartiere contro il terrorismo. Sappiamo di difendere in questo modo i valori che sono alla base della civiltà e della convivenza tra i popoli. I popoli liberi devono essere uniti e compatti nella risposta a questo atto di guerra contro il mondo civile».

Questo invece il discorso con cui Carlo Azeglio Ciampi comunicò di non volersi candidare per un secondo mandato da Presidente della Repubblica (gli successe Napolitano):

“Confermo la mia non disponibilità a candidarmi per un secondo mandato. Nessuno dei precedenti nove presidenti della Repubblica è stato rieletto. Ritengo che questa sia divenuta una consuetudine significativa. È bene non infrangerla. A mio avviso, il rinnovo di un mandato lungo, qual è quello settennale, mal si confà alle caratteristiche proprie della formare pubblicana del nostro Stato.”

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