Se il Conte-bis dovesse cadere, il nome più caldo per la guida di un ipotetico governo di larghe intese sarebbe quello di Marta Cartabia, visto che la strada che porta a Mario Draghi appare essere difficilmente percorribile.
Quale sarà il destino di Giuseppe Conte è ancora difficile da decifrare, con questa che dovrebbe essere la settimana giusta per capire se Matteo Renzi andrà veramente fino in fondo nelle sua ripetute minacce di crisi di governo.
Le ultime voci parlano di un probabile Conte-ter con tanto di rimpasto di governo, ma la tensione all’interno della maggioranza rimane sempre alta con i nodi da sciogliere che al momento restano sempre tanti e particolarmente spinosi.
In molti però sono convinti che il vero scopo di Renzi sia quello di mandare a casa Conte, dando via a una sorta di governo istituzionale capace di coinvolgere anche pezzi dell’attuale opposizione.
Da tempo il nome più chiacchierato a riguardo è quello di Mario Draghi, ma per le voci che serpeggiano tra i corridoi di Palazzo la strada più percorribile sarebbe quella che porta a Marta Cartabia, fino allo scorso settembre presidente della Corte Costituzionale.
Crisi di governo: Cartabia al posto di Conte?
Al momento l’ipotesi di una nuova maggioranza pronta a sostenere un governo di unità nazionale appare essere molto remota, visto che in caso di crisi lo scenario più gettonato è quello di un Conte-ter senza dimenticare l’opzione elezioni anticipate.
Se alla fine Matteo Renzi dovesse decidere di staccare la spina all’attuale esecutivo escludendo un nuovo incarico a Giuseppe Conte, vorrebbe dire che avrebbe in tasca una maggioranza alternativa a quella giallorossa per realizzare una sorta di “ribaltone”.
Con la gestione della crisi sanitaria e soprattutto quella dei 209 miliardi del Recovery Fund in ballo, anche fuori dal mondo della politica sono state diverse le voci che hanno invocato una sorta di governo istituzionale.
Il nome sulla bocca di tutti è quello di Mario Draghi, ma l’ex numero uno della BCE difficilmente potrebbe scendere in campo senza garanzie di stabilità politica che al momento nessuno può garantire.
Facile allora che Draghi possa preferire di restare in panchina ancora per un po’, per rientrare poi prepotentemente in gioco nel 2022 quando ci sarà da eleggere il prossimo Presidente della Repubblica.
Ecco che allora sarebbe Marta Cartabia la più valida alternativa a Giuseppe Conte in questo momento, con la ex presidente della Corte Costituzionale, prima donna a ricoprire tale incarico in Italia, che da giorni viene tirata in ballo per Palazzo Chigi.
Resta ora da capire se veramente a breve ci sarà una crisi di governo: a metà settimana ci sarà il decisivo Consiglio dei Ministri sul Recovery Plan, dove Italia Viva dovrà prendere una decisione visto che il tempo degli ultimatum è già abbondantemente scaduto.
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