Cassa integrazione Covid: nuova proroga con decreto. A chi spetta?

Teresa Maddonni

01/07/2021

Nuove settimane di cassa integrazione Covid in arrivo per il settore della moda e del tessile allargato. La proroga è prevista dal nuovo decreto del governo Lavoro e Imprese.

Cassa integrazione Covid: nuova proroga con decreto. A chi spetta?

Cassa integrazione Covid: prevista la nuova proroga con il decreto Lavoro e Imprese n. 99 del 30 giugno in Gazzetta Ufficiale.

Il decreto del governo nasce per risolvere la questione del blocco dei licenziamenti al quale si accompagna inevitabilmente, con la proroga, la cassa integrazione Covid gratuita.

La proroga della cassa integrazione prevede 17 settimane da utilizzare tra il 1° luglio e il 31 ottobre per le aziende del settore abbigliamento, tessile e pelletteria, che verranno quindi trattate alla stregua delle aziende che accedono alla cassa in deroga e all’assegno ordinario.

La cassa integrazione oggetto della proroga sarà completamente gratuita e le stesse aziende che vi accederanno non potranno licenziare.

La proroga della cassa integrazione gratuita riguarda per ulteriori 13 settimane anche le aziende del manifatturiero che hanno terminato quelle del decreto Sostegni da utilizzare entro il 30 giugno.

Il governo e le parti sociali hanno raggiunto l’intesa sulla cassa integrazione Covid e il blocco dei licenziamenti in attesa della riforma degli ammortizzatori sociali, dopo settimane di discussioni in merito. Entrambe le misure per le aziende che accedono alla CIGO sono scadute il 30 giugno.

Vediamo ora a chi spetta la nuova proroga della cassa integrazione Covid per l’emergenza con il nuovo decreto del governo e qual è l’assetto normativo dal 1° luglio anche sulla base delle precedenti disposizioni che restano in vigore.

Cassa integrazione Covid: la nuova proroga a chi spetta?

La cassa integrazione Covid subisce la proroga con un nuovo decreto del governo, ma solo per alcune imprese in difficoltà che non potranno poi licenziare.

La cassa integrazione Covid, insieme al blocco dei licenziamenti, viene prorogata con 17 settimane ulteriori fino a ottobre per il settore della moda e del tessile allargato (codici ATECO 13, 14, 15). Nel dettaglio si tratta di:

  • 13 - preparazione e filatura di fibre tessili;
  • 14 - confezione di articoli di abbigliamento (escluso abbigliamento in pelliccia);
  • 15 - fabbricazione di articoli in pelle e simili.

Queste aziende vengono quindi trattate alla stregua delle piccole imprese e di quelle del terziario che accedono alla CIG Covid in deroga e assegno ordinario prevista fino al 31 ottobre anche in questo caso e sempre con il divieto di licenziamento.

Il nuovo decreto del governo prevede la proroga della cassa integrazione Covid senza il pagamento del contributo addizionale per il settore manifatturiero.

Quelle imprese che hanno esaurito le settimane di cassa integrazione Covid del decreto Sostegni di marzo infatti possono accedere a ulteriori 13 settimane di CIG Covid gratuita fruibili fino a dicembre e non potranno licenziare. Si tratta delle imprese di cui all’articolo 8 comma 1 del decreto Sostegni di marzo per le quali erano state previste già 13 settimane di CIGO Covid fino al 30 giugno.

Cassa integrazione: resta scontata dal 1° luglio

Al di là delle due novità sulla proroga delle settimane di cassa integrazione Covid fino a ottobre e le 13 settimane del manifatturiero, resta la CIG scontata dal 1° luglio.

La CIG ordinaria o straordinaria degli articoli 11 e 21 del decreto legislativo 14 settembre 2015, n. 148 viene concessa alle imprese di industria e costruzioni che se vi accedono fino al 31 dicembre potranno non pagare il contributo addizionale.

Il nuovo decreto del governo con la proroga della cassa integrazione Covid e il divieto di licenziare è solo forse l’ultimo tassello prima della definizione della riforma degli ammortizzatori sociali che dovrebbe risolvere una volta per tutte la situazione intricata del mercato del lavoro in Italia pesantemente scosso dal Covid.

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