Decreto Fisco, Lavoro e Imprese: cosa prevede il testo ufficiale

Rosaria Imparato

01/07/2021

Il nuovo decreto Fisco, Lavoro e Imprese è stato pubblicato in GU: vediamo cosa prevede il testo ufficiale tra stop a cartelle e cashback, licenziamenti e cassa integrazione.

Decreto Fisco, Lavoro e Imprese: cosa prevede il testo ufficiale

Il nuovo decreto si concentra su fisco, lavoro e aiuti alle imprese: in tempi record rispetto allo standard degli ultimi mesi il provvedimento è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 1° luglio, il giorno dopo l’approvazione da parte del Consiglio dei Ministri.

Riepiloghiamo alcune delle misure più importanti di questo nuovo provvedimento:

  • cartelle esattoriali bloccate per altri due mesi, fino al 31 agosto;
  • sospensione del programma cashback;
  • proroga del blocco dei licenziamenti nel settore tessile;
  • norme per il contenimento delle tariffe e per la semplificazione della nuova Sabatini per l’acquisto di beni strumentali delle PMI.

Il testo del nuovo decreto si compone di otto articoli: eccone i dettagli.

Gazzetta Ufficiale n. 155 del 1° luglio 2021
Clicca qui per scaricare il file.

Stop cartelle fino al 31 agosto: novità per la Riscossione

La data spartiacque che rendeva necessario un ulteriore provvedimento è il 30 giugno. Il decreto Sostegni bis ha bloccato fino a fine giugno i pagamenti relativi a tutte le entrate tributarie e non tributarie affidati alla Riscossione e derivanti da cartelle, avvisi di addebito e di accertamento.

Il blocco riguarda tutti quei pagamenti riferiti al periodo dall’8 marzo 2020, fermi a partire dal decreto Cura Italia, e ripresi poi dai successivi decreti emergenziali.

Senza un intervento ad hoc, quindi, l’attività della Riscossione ripartirebbe dal 1° luglio: i contribuenti avrebbero 30 giorni di tempo per procedere con il versamento delle somme dovute, quindi entro il 31 luglio 2021 (giorno che però cade di sabato, quindi la scadenza effettiva è il 2 agosto).

Il nuovo decreto proroga il blocco dell’attività della Riscossione fino al 31 agosto. Si tratta di una misura “ponte”, col rischio di far aumentare ulteriormente le rate da saldare in un’unica soluzione per chi in passato ha chiesto un piano di rateizzazione.

Le notifiche degli atti della Riscossione e dell’Agenzia delle Entrate sono bloccate per tutto agosto, per poi riprendere in modo scaglionato per tutto il 2022.

Per ora il decreto non interviene sulla scadenza delle rate della pace fiscale 2020 (4 per la rottamazione ter e 2 per il saldo e stralcio), ma il Parlamento potrebbe occuparsene entro il 24 luglio, termine ultimo per la conversione in legge del decreto Sostegni bis.

Fisco, dal cashback al bonus POS

Una parte delle risorse verrà recuperata dallo stop al cashback e al super cashback dal 1° luglio.

Le risorse del cashback verranno utilizzate anche per potenziare tre crediti d’imposta riconosciuti a commercianti, autonomi e professionisti che utilizzano strumenti di pagamento elettronico:

  • il cosiddetto bonus POS viene aumentato dal 30 al 100%;
  • con un altro credito d’imposta, tetto massimo di 160 euro riconosciuto dal 70% al 10% sulla base di ricavi e compensi, a chi acquista o noleggia il POS fino al 30 giugno 2022;
  • dal 2022 è previsto un altro credito d’imposta, con tetto di 320 euro e percentuali che vanno dal 100% al 40% sempre in base a ricavi o compensi, destinato a chi installa mezzi di memorizzazione e conservazione dei corrispettivi.

Proroga Tari: slittano le delibere e il pagamento

Nel pacchetto delle misure fiscale si fa spazio anche il rinvio al 31 luglio delle delibere con cui i comuni possono fissare la tariffa della Tari per il 2021. Dallo slittamento delle delibere deriva anche la proroga per il pagamento della tassa sui rifiuti.

Misure per le bollette elettriche

Aiuti anche sul versante delle utenze, considerato l’aumento dei costi della bolletta elettrica.

Il Governo col nuovo provvedimento ha istituito un fondo di oltre un miliardo di euro con l’obiettivo di ridurre l’aumento delle tariffe elettriche determinato da ARERA in conseguenza dell’incremento dei prezzi delle materie prime per il trimestre luglio-settembre 2021.

Novità lavoro: blocco dei licenziamenti

La data del 30 giugno 2021 fa da spartiacque non solo nell’ambito fiscale, ma anche in quello lavorativo: a fine mese si è ripresentato il problema del blocco dei licenziamenti (tema caldo che aveva già fatto slittare la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del decreto Sostegni bis).

Il blocco dei licenziamenti è stato prorogato fino al 31 ottobre ma solo per le imprese del tessile, abbigliamento e pelletteria.

Queste potranno accedere alla cassa integrazione gratuita sempre fino al 31 ottobre per un massimo di 17 settimane, ma non potranno licenziare.

Proroga cassa integrazione: a chi spetta?

Collegata al blocco dei licenziamenti c’è la proroga della cassa integrazione con altre 17 settimane da utilizzare tra il 1° luglio e il 31 ottobre per le aziende del settore abbigliamento, tessile e pelletteria.

Le aziende di questi settori verranno quindi trattate alla stregua delle imprese che accedono alla cassa in deroga e all’assegno ordinario.

Per Alitalia invece è stato istituito un fondo da 100 milioni di euro per rimborsare i biglietti prevenduti ma non “volati”.

Più soldi alle imprese col rifinanziamento della Legge Sabatini

Il nuovo decreto MEF rifinanzia la Legge Sabatini. Di cosa si tratta? La Legge Sabatini regola gli incentivi dati alle PMI che hanno necessità di rinnovare macchinari e attrezzature.

La Legge di Bilancio 2021 ha previsto un contributo erogato in un’unica soluzione indipendentemente dall’importo del finanziamento. Gli sportelli però sono chiusi dal 2 giugno scorso per assenza di risorse.

Chi può richiedere il contributo? L’incentivo spetta alle PMI con sede su territorio nazionale, ma anche alle imprese estere, con sede in uno Stato membro a patto che si impegnino ad aprire una sede operativa in Italia prima dell’ultimazione dell’investimento.

Il nuovo provvedimento stanzia 300 milioni di euro per la Nuova Sabatini nel 2021.

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