L’acronimo PMI sta a indicare la categoria delle Piccole e Medie Imprese. A chiarire cosa è una PMI fornendo la definizione corretta del termine ha provveduto la Commissione europea con la Raccomandazione n. 2003/361/Ce del 6 maggio 2003 ed applicata in Italia nel 2005. La raccomandazione classifica in maniera precisa la categoria delle Piccole e Medie Imprese e la categoria delle micro imprese. Una definizione di tali imprese è resa indispensabile per consentire agli Stati e all’UE la corretta allocazione di incentivi e sostegni alle imprese.
Per approfondire: “Come finanziare una piccola impresa senza banche”
Queste tipologie di imprese per la loro tipologia, organizzazione e capitali si comportano e hanno necessità diverse rispetto alle grandi imprese. La distinzione opera sul calcolo di tre parametri: numero di occupati, fatturato o totale di bilancio.
Ecco la classificazione:
- Micro impresa = Occupati < 10 dipendenti - Fatturato o Bilancio totale ≤ 2 Milioni di euro
- Piccola Impresa: occupati < 50 dipendenti - Fatturato o Bilancio totale ≤ 10 Milioni di euro
- Media Impresa: occupati ≤ 250 dipendenti - Fatturato ≤ 50 milioni di euro o Bilancio totale ≤ 43 Milioni di euro.
Le Piccole e Medie imprese devono mantenere i requisiti e il principio di indipendenza rispetto ad altre imprese.