Mercati alle prese con incognite e sfide: sono almeno 4 le domande che gli investitori si stanno ponendo in questa fase delicata per le Borse mondiali. Cosa sta per accadere?
La settimana che sta per arrivare offrirà diversi spunti agli investitori, interessati a capire quale evoluzione ci sarà nelle Borse mondiali dopo la sbornia post-voto Usa che ha innescato un generale rally.
Sono almeno quattro le domande in cerca di risposte da parte di analisti e operatori finanziari. Le incognite ruotano intorno a diversi settori cruciali per la finanza globale: il colosso dei chip Nvidia pubblica i risultati trimestrali e i dati PMI mondiali stanno arrivando, mentre Bitcoin ed euro sono al centro della scena con andamenti opposti.
Fanno da sfondo l’incognita Trump e il delicato compito della Fed, con tagli ai tassi ora più improbabili dopo le prole caute di Powell. Ecco cosa può scuotere i mercati la prossima settimana, con quattro temi (e quattro domande) in primo piano.
1. L’euforia IA continua?
La stagione degli utili negli Stati Uniti volge al termine con i risultati del terzo trimestre del produttore di chip Nvidia, protagonista della mania per l’IA che ha fatto salire i titoli azionari quest’anno.
Le azioni del colosso dei semiconduttori sono aumentate di quasi il 200% quest’anno, un guadagno che l’ha vista spodestare Apple come azienda più preziosa al mondo a ottobre.
La ponderazione elevata del produttore di chip nell’S&P 500 ha contribuito a portare l’indice a massimi record nel 2024. Ma la straordinaria ascesa di Nvidia ha anche alzato l’asticella delle sovraperformance in termini di utili: un passo falso potrebbe alimentare il timore che le speranze del mercato in materia di Intelligenza Artificiale abbiano superato la realtà.
Secondo i dati LSEG pubblicati all’inizio di questo mese, gli analisti prevedono che Nvidia aumenterà i ricavi del terzo trimestre di oltre l’80%, arrivando a 32,9 miliardi di dollari, quando pubblicherà i suoi risultati il 20 novembre.
2. Euro dollaro verso la parità?
Le minacce di dazi di Trump stanno aumentando i timori sulla debole economia dell’area euro e la moneta comune sta vacillando. Ma quanto in basso potrebbe scivolare?
Toccando la soglia di $1,054, l’euro è crollato di circa il 5% dai massimi di oltre un anno di settembre. Alcuni analisti ora prevedono che scenderà alla parità con il dollaro.
L’ultimo sondaggio dello ZEW Institute ha mostrato che la fiducia degli investitori tedeschi è cupa, mentre i trader vedono una possibilità su cinque che la Banca centrale europea taglierà i tassi di 50 punti base il mese prossimo. I dati del PIL tedesco in uscita il 22 novembre potrebbero fornire ulteriori indizi.
Ma attenzione ai risvolti positivi. Un euro più debole stimola gli esportatori e tagli più rapidi dei tassi potrebbero dare impulso ai prestiti bancari e all’attività commerciale.
3. Fin dove arriverà il Bitcoin?
La vittoria di Trump ha scatenato una tendenza bullish verso le crypto, in grado di far schizzare alle stelle il Bitcoin. Il prezzo è salito del 30% dal giorno delle elezioni del 5 novembre e ha superato i $90.000 per la prima volta nella storia, mentre non mostra segni di arresto.
L’intero mercato delle criptovalute è andato oltre i 3.000 miliardi di dollari di valore per la prima volta nella storia. Bitcoin e altre valute digitali valgono più o meno quanto la Tesla di Elon Musk, Meta e la Berkshire Hathaway di Warren Buffett messe insieme.
I flussi verso i fondi negoziati in borsa sono saliti alle stelle negli ultimi giorni. I dati LSEG mostrano che i più grandi ETF monitorati da Reuters hanno incassato 3,5 miliardi di dollari netti nella settimana fino al 14 novembre, il massimo dal 15 marzo. Sembra che ci siano pochi ostacoli per vedere il prezzo del Bitcoin a sei cifre.
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4. Dove va l’economia globale?
I dati preliminari dell’indagine sull’attività economica di venerdì delineeranno un quadro dell’economia globale prima del ritorno di Trump alla Casa Bianca a gennaio.
Gli indici PMI di Europa e Stati Uniti confermeranno probabilmente che l’attività manifatturiera globale resta bloccata in una fase di recessione, mentre il settore dei servizi procede a gonfie vele.
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Ogni Paese sta affrontando le proprie incertezze. L Germania in declino economico sta per affrontare nuove elezioni, i datori di lavoro britannici si stanno preparando per un aumento dei contributi previdenziali che dovrebbe colpire assunzioni e costi. Ma è la rielezione di Trump a dominare le prospettive.
Il sondaggio potrebbe fornire le prime indicazioni su come le aziende statunitensi stanno rispondendo alla minaccia dei dazi sulle importazioni proposti da Trump, probabilmente aumentando le scorte prima che le tariffe entrino in vigore: un dato che sarà attentamente monitorato dai mercati in futuro.
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