Cassa integrazione: sanzione se manca la rotazione dei lavoratori in Cigs

Chiara Troncarelli

31 Maggio 2016 - 09:22

Ammortizzatori sociali, cassa integrazione: il Ministero del Lavoro ha definito la misura della sanzione prevista in caso di mancata rotazione dei lavoratori in Cigs.

Cassa integrazione: sanzione se manca la rotazione dei lavoratori in Cigs

Il Ministero del Lavoro, d’intesa con il MEF, il Ministero dell’Economia e delle Finanze, con il decreto interministeriale 94956 del 10 marzo 2016 ha stabilito, in tema di ammortizzatori sociali, la misura della sanzione prevista in caso di mancata rotazione dei lavoratori in Cigs, la Cassa Integrazione Guadagni Straordinaria.

Cassa integrazione: cosa significa la rotazione dei lavoratori in Cigs?

Secondo le norme vigenti nel nostro ordinamento, esistono due tipi di cassa integrazione:

  • la cassa integrazione ordinaria, Cigo;
  • la cassa integrazione straordinaria, Cigs.

In caso di crisi aziendali o processi di ristrutturazione, riorganizzazione o riconversione delle aziende, il datore di lavoro può decidere di sospendere i propri lavoratori o di ridurne l’orario di lavoro secondo un programma aziendale che preveda il ricorso alla cassa integrazione straordinaria.

La modalità di svolgimento della cassa integrazione straordinaria avviene attraverso un programma di rotazione dei lavoratori in Cigs, che però è preventivamente oggetto di un esame congiunto delle parti sociali.

Quindi, se nel corso di una verifica ispettiva, su segnalazione delle organizzazioni sindacali o di singoli lavoratori, emerge il mancato rispetto delle modalità di rotazione dei lavoratori in Cigs, così come previsto in sede di esame congiunto o indicate nella domanda di concessione della cassa integrazione straordinaria, si applicherà l’incremento della contribuzione addizionale a titolo di sanzione.

Cassa integrazione: sanzione in caso di mancata rotazione dei lavoratori in Cigs?

Il decreto ha definito «l’incremento della contribuzione addizionale a titolo di sanzione in caso di violazione delle modalità di rotazione tra i lavoratori».

Il datore di lavoro può sempre decidere di stabilire diverse modalità di rotazione dei lavoratori in Cigs oppure può addirittura decidere di non adottare la rotazione dei lavoratori se ricorrono esigenze tecnico-organizzative.

Ciò che conta secondo il Ministero del Lavoro è che queste scelte siano coerenti con i motivi in forza dei quali è stata fatta domanda di cassa integrazione salariale straordinaria, Cigs. Altrimenti scatta la sanzione.

In caso di mancata rotazione dei lavoratori in Cigs quindi il contributo addizionale è incrementato nella misura del 1%. Come recita il decreto:

L’incremento è applicato sul contributo addizionale dovuto per i singoli lavoratori ai quali non è stata applicata la rotazione e limitatamente al periodo temporale per il quale è stata accertata la violazione.

La sanzione verrà applicata dalla sede territorialmente compentente dell’Inps, dopo che la Dtl avrà trasmesso i risultati dell’accertamento ispettivo.

Il decreto non è ancora stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale.

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