Arriva il messaggio dell’INPS datato 4 giugno 2020 con tutte le istruzioni necessarie per attivare il processo di semplificazione delle domande per la cassa integrazione in deroga.
L’INPS ha deciso d’intervenire sulla cassa integrazione in deroga per dare la possibilità di presentare domanda in modo semplificato alle aziende con un alto numero di unità produttive. Scopriamo le novità contenute nel messaggio dell’Ente Nazionale di Previdenza Sociale numero 2328 del 4 giugno 2020.
Cassa integrazione in deroga: il processo di semplificazione delle domande INPS
I tempi che intercorrono dalla domanda di pagamento della cassa integrazione in deroga per coronavirus, fino all’erogazione della prestazione continuano a essere troppo lunghi, soprattutto se si fa riferimento alle aziende che hanno un numero elevato di unità produttive.
Per risolvere questo problema, l’INPS ha dato nuove indicazioni per favorire il processo semplificato delle domande alle diverse aziende presenti nel territorio italiano che hanno segnalato in questa fase di emergenza da COVID-19, un grande ritardo nel ricevuto pagamento, in quanto le richieste per ottenere la cassa integrazione in deroga devono essere effettuate per la singola unità produttiva.
L’INPS con le istruzioni del 4 giugno 2020 offre la possibilità alle aziende di presentare un numero minore di domande, accorpandole per unità produttive omogenee con riferimento all’attività svolta e alla collocazione territoriale.
Per seguire le nuove indicazioni, le aziende con molte unità produttive dovranno però inviare una comunicazione in tal senso via PEC all’INPS.
Cassa integrazione in deroga: domanda semplificata per le aziende plurilocalizzate
Le aziende che hanno più sedi operative devono comunicare all’INPS, l’intenzione di presentare una domanda semplificata per avere accesso alla cassa Integrazione in deroga. L’indirizzo a cui mandare la PEC è dc.ammortizzatorisociali@postacert.inps.gov.it, le informazioni che devono essere contenute nella comunicazione sono: il numero decreto ministeriale, le settimane concesse, le unità produttiva accorpante, l’elenco unità produttive accorpate.
L’INPS sottolinea che la PEC dovrà specificare le unità produttive su cui chiede di presentare domanda, che possono comprendere unità produttive omogenee per matricola aziendale, collocazione territoriale, periodo di sospensione concesso, attività produttiva svolta e articolazione dei giorni di sospensione dei beneficiari.
Inoltre, l’azienda potrà dichiarare un’unità produttiva individuata per la gestione delle
domande delle unità produttive ubicate nelle Regioni del Nord che hanno diritto alle tredici settimane, e un’altra o più per la gestione delle unità produttive ubicate nelle altre Regioni per cui il decreto ministeriale ha concesso 9 settimane di sospensione.
Nel caso venga concessa una proroga per il trattamento della cig in deroga, la scelta dell’unità produttiva di riferimento su cui far confluire le domande accorpate, secondo le modalità sopra esposte, è considerata irreversibile.
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