Il 16 giugno scade anche il termine per versare l’acconto della cedolare secca sugli affitti: ecco le scadenze previste, gli importi, il calcolo, le modalità di pagamento e i codici tributo. Tutto ciò che serve sapere
Il 16 giugno 2015 rappresenterà la giornata (fiscale) nera per i proprietari di immobili. Oltre al versamento di Imu, Tasi e Tari infatti, per la stessa data è previsto il pagamento dell’acconto della cedolare secca sugli affitti. Le modalità, le date e gli importo possono variare in base alla data di decorrenza del contratto di affitto della casa, all’anno di stipula del contratto e all’importo definito contrattualmente quale canone.
Vediamo dunque tutto ciò che c’è da sapere sull’acconto della cedolare secca in scadenza a giugno
Cedolare secca 2015: acconto
La cedolare secca è una imposta sostitutiva relativa ai contratti di affitto o locazione di abitazioni e relative pertinenze. Quando opta per questo regime, l’imposta viene suddivisa in acconto e saldo. A partire dal 2011 l’entità dell’acconto è stata fissata nella misura del 95% dell’intera imposta, mentre il restante 5% viene versato a saldo entro la data di scadenza della dichiarazione Irpef.
Coloro che hanno aderito alla cedolare secca dovranno dunque versare entro il prossimo 16 giugno o 16 luglio (con la maggiorazione dello 0,4% nel secondo caso) l’acconto della cedolare secca per il 2015 nella misura del 95 per cento dell’imposta dovuta per l’anno precedente.
Ricordiamo che per il primo anno di applicazione del contratto, il versamento dell’acconto non è dovuto, proprio perché risulta impossibile effettuare una previsione rispetto all’anno precedente. Inoltre l’ acconto non deve essere versato se il totale della cedolare secca da versare per l’anno precedente è inferiore a 51,65 euro. Altri casi di esenzione riguardano i contratti con decorrenza successiva al primo novembre nel primo anno di locazione se si sceglie il metodo storico e nell’anno di riferimento non vi sono importi soggetti al regime della cedolare secca.
Acconto cedolare secca 2015: quanto e come si paga
Per le successive annualità, il pagamento può essere effettuato in una o due rate, in base all’importo:
- entro il 30 novembre in un’unica soluzione, se l’importo è inferiore a 257,52 euro;
- in due rate, se l’importo dovuto è superiore a 257,52 euro:
- la prima rata pari al 38% (40% del 95%) dell’imposta dell’anno precedente, va versata entro il 16 giugno (o il 16 luglio, con la maggiorazione dello 0,40%)
- la seconda, del restante 57% (60% del 95%), entro il 30 novembre.
Cedolare secca 2015: saldo
Il saldo della cedolare secca segue le stesse regole previste per l’Irpef. Vale a dire: il pagamento deve essere effettuato entro il 16 giugno dell’anno successivo a quello cui si riferisce, oppure entro il 16 luglio, con la maggiorazione dello 0,40% a titolo di interesse.
Cedolare secca 2015: modello F24
Il pagamento dell’acconto della cedolare secca deve essere effettuato tramite il modello F24. Ecco i codici tributo da utilizzare:
- 1840 per la prima rata dell’acconto;
- 1841 per la seconda rata dell’acconto, oppure se si paga l’imposta in un’unica soluzione;
- 1842 per il pagamento del saldo;
- 1992 per il versamento ritardato a luglio (con maggiorazione dello 0,40% a titolo di -interessi);
- 8913 per la eventuale sanzione.
- Nel caso in cui il contribuente decida di optare per la rateizzazione della prima rata di acconto e del saldo relativo all’anno precedente, nel modello F24 gli interessi calcolati non devono essere sommati all’imposta da versare, ma devono essere indicati separatamente con il codice tributo 1668.
© RIPRODUZIONE RISERVATA