Guida completa al funzionamento dei Turbo Certificate, strumenti a leva finanziaria dinamica che permettono di ampliare i guadagni (ma anche le perdite). Ecco tutto quello che c’è da sapere
I Turbo Certificate sono una tipologia di certificati a leva che rientra nella categoria ACEPI dei Leverage Certificate. Si rivolgono primariamente a investitori che vogliono sfruttare in modo più che proporzionale i movimenti al rialzo o al ribasso del sottostante.
Si tratta di strumenti finanziari derivati in quanto il loro prezzo di mercato è legato a quello del sottostante, sia esso un indice azionario, un’azione, una valuta o una materia prima.
Quotati sul mercato SeDeX di Borsa Italiana e negoziabili nei giorni di Borsa aperta dalle 9:05 alle 17:30, la liquidità è garantita dalla costante presenza del market maker, tipicamente il desk trading dell’emittente.
Turbo Certificate: cosa sono, come funzionano e caratteristiche
Nel mercato italiano esistono due tipologie di Turbo Certificate:
- i Turbo Certificate Long, strumenti finanziari che permettono di guadagnare quando i prezzi del sottostante salgono;
- i Turbo Certificate Short, prodotti che consentono di beneficiare della discesa dei valori di mercato dell’attività finanziaria sottostante.
Il movimento rialzista o ribassista del sottostante è moltiplicato per il valore della leva finanziaria del Certificate. Se ad esempio il Turbo Certificate avesse una leva di 8,73, un movimento favorevole del sottostante dell’1% porterebbe a una rivalutazione del prezzo del Turbo Certificate dell’8,73%. Analogamente, un movimento sfavorevole di pari ampiezza porterebbe a un deprezzamento dell’8,73%.
La leva finanziaria rappresenta la specificità di questa tipologia di Certificati. Rispetto ad altri strumenti della stessa categoria, come i Leva Fissa Certificate, i Turbo Certificate hanno la peculiarità di offrire all’investitore una leva dinamica.
La leva finanziaria varia infatti in base al valore del sottostante. Più esso si avvicina al livello knock-out, ossia la soglia di prezzo che se raggiunta o superata porta il Turbo Certificate a scadere prematuramente e a perdere tutto il suo valore, più la leva finanziaria cresce. Più il valore del sottostante si allontana dal livello knock-out più la leva finanziaria cala.
Se è vero che nei Turbo Certificate è dinamica, è altresì vero che quando un investitore acquista un Turbo Certificate a un determinato livello di prezzo del sottostante esso ne fissa il valore. Per tutta la durata del tempo in cui deterrà in portafoglio il Certificate, l’investitore vedrà la performance del prodotto moltiplicare per quel valore di leva i movimenti del sottostante. Va in questo caso ricordato una volta più come valori maggiori della leva finanziaria corrispondono a maggiori livelli di rischio dell’investimento e che ogni investitore non deve mai eccedere con il suo uso.
Strumenti pensati prevalentemente per il trading online, i Turbo Certificate grazie alla specificità di avere una leva dinamica possono essere detenuti in portafoglio per un periodo maggiore dei Leva Fissa Certificate. Sono infatti strumenti che non soffrono degli effetti negativi sulle performance causati dal fenomeno del compounding effect , tipico invece degli strumenti a leva fissa.
Turbo Certificate: i termini chiave per capire l’investimento
Quando un investitore sta valutando se ed eventualmente quali Turbo Certificate acquistare, i termini cui deve fare particolare attenzione prima di procedere all’acquisto o alla vendita sono i seguenti:
- ISIN: ossia il codice alfanumerico che identifica in modo univoco un’attività finanziaria;
- Tipo strumento: ossia se un Turbo Certificate Long o Short;
- Mercato di quotazione: ossia il mercato dove lo strumento finanziario è quotato;
- Scadenza: ossia il giorno in cui l’emittente fa la rilevazione finale del valore del sottostante e in base al pay-off risultante liquida gli investitori che ancora detengono in portafoglio il Certifcate;
- Ultimo giorno di negoziazione: ossia l’ultimo giorno in cui il Certificate è negoziabile liberamente sul mercato dove lo strumento è quotato;
- Sottostante: ossia l’attività finanziaria che determina il prezzo, e dunque la performance, del Certificate;
- Livello Strike: ossia il prezzo d’esercizio del Turbo Certifcate con cui deve essere confrontato il valore corrente del sottostante per determinare il valore del Certificato;
- Livello Knock-Out: livello che se violato dal sottostante fa scadere anticipatamente il Turbo Certificate causando la perdita del capitale investito;
- Tipologia di Knock-Out: ossia se il determinarsi dell’evento knock-out è rivelato in continuo, secondo lo stile americano, o solamente in determinate finestre di tempo, secondo lo stile europeo;
- Parità: ossia la quantità di Certificate necessaria per acquistare un’unità del sottostante;
- Leva finanziaria: ossia il moltiplicatore delle performance positive o negative del sottostante applicato ai prezzi del Turbo Certificate.
A quali investitori sono rivolti?
Per la loro specificità, i Turbo Certificate sono strumenti adatti ad investitori con una maggiore propensione al rischio e un orizzonte temporale di breve termine. La presenza della leva finanziaria che amplifica i movimenti del sottostante rende infatti più volatile le performance degli investimenti, così come la scadenza delle emissioni normalmente comprese tra i 6 e i 9 mesi pone di per sé un vincolo temporale non particolarmente esteso.
Oltre a strumenti di trading online, i Turbo Certicate possono essere usati come copertura di altri investimenti diretti nel sottostante. Un investitore che si aspettasse una correzione dei mercati e volesse proteggere il valore del proprio portafoglio potrebbe farlo acquistando Turbo Certificate Short sul sottostante per il controvalore necessario per fare hedging.
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Questo articolo fa parte delle Guide della sezione Money Academy.