Certificati di deposito: cosa sono? Guida completa

Claudia Cervi

4 Luglio 2023 - 06:53

Cosa sono i certificati di deposito? Ecco caratteristiche, vantaggi, rendimento e differenze con altri strumenti in una guida completa.

Certificati di deposito: cosa sono? Guida completa

Con l’aumento dei tassi d’interesse da parte della BCE, i certificati di deposito stanno riacquistando popolarità tra coloro che desiderano investire una somma di denaro e mantenere i fondi vincolati per un periodo determinato.

Il rialzo dei tassi d’interesse è una buona notizia per gli investitori che cercano stabilità, poiché i certificati di deposito offrono un tasso di interesse garantito e prefissato. Questi titoli diventano particolarmente interessanti per chi desidera proteggere il capitale e ottenere rendimenti più vantaggiosi rispetto ad altre opzioni finanziarie.

Sebbene i certificati di deposito siano stati meno popolari in un contesto di tassi d’interesse bassi, la situazione attuale li rende di nuovo attrattivi, garantendo rendimenti superiori senza compromettere la sicurezza del capitale investito.

Questa guida completa sui certificati di deposito fornirà ulteriori dettagli sugli aspetti chiave da considerare, come la scelta della durata e delle condizioni migliori per massimizzare i rendimenti, i rischi associati e le strategie di investimento possibili.

Cosa sono i certificati di deposito

I certificati di deposito sono prodotti bancari che consentono agli investitori di depositare una somma di denaro presso un istituto di credito per un periodo di tempo specificato.
In buona sostanza, i certificati di deposito sono titoli vincolati che vengono emessi dalle banche a fronte di un deposito vincolato di una somma che conferisce il diritto al cliente di ottenere un rimborso (capitale + interessi) alla fine della scadenza del vincolo.

Hanno una durata variabile, a seconda della banca emittente, che varia dai 2 ai 5 anni e possono avere un rendimento fisso o variabile.
Inoltre, gli interessi maturati e riconosciuti al cliente sottoscrittore dei certificati di deposito possono essere corrisposti anche attraverso cedole emesse con una certa periodicità o in un’unica soluzione, alla scadenza contrattuale.

I certificati di deposito sono adatti a coloro che cercano un investimento relativamente sicuro e a basso rischio, con un rendimento stabile e prevedibile. Tuttavia, è importante valutare attentamente il tasso di interesse offerto, i costi associati e considerare le alternative di investimento disponibili prima di prendere una decisione.

Caratteristiche dei certificati di deposito

I certificati di deposito rappresentano dei contratti tra l’investitore e la banca emittente, in cui l’investitore cede la somma di denaro alla banca e in cambio riceve un certificato che attesta il suo diritto al rimborso del capitale più gli interessi maturati alla scadenza.

Vediamo di seguito le caratteristiche di questi contratti:

  • versatilità: le banche che emettono i certificati di deposito offrono alla clientela diverse scadenze temporali di vincolo, da un minimo di tre mesi a un massimo di cinque anni;
  • possibilità di optare per la liquidazione degli interessi maturati alla fine della scadenza del vincolo o mediante emissione di cedole periodiche;
  • protezione del capitale investito: il capitale investito non perde valore e, alla scadenza del vincolo, il cliente riceve la somma inizialmente vincolata insieme ai relativi interessi maturati;
  • garanzia del Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi: ogni soggetto depositante gode della garanzia fornita da questo fondo per la protezione dei depositi fino a 100.000 euro;
  • possibilità di svincolare la somma depositata: nel caso in cui un cliente abbia necessità di liquidità prima della scadenza, la banca restituirà la somma vincolata inizialmente, trattenendo gli importi degli interessi corrisposti fino a quel momento.

Tipologie

I certificati di deposito possono essere suddividi in cinque tipologie:

  • a tasso fisso, il capitale viene remunerato ad un tasso fisso, predeterminato e costante per tutta la durata del vincolo,
  • a tasso fisso con premio finale, oltre alle caratteristiche della prima tipologia, alla scadenza il cliente riceve anche una cedola come premio finale,
  • a tasso fisso “one coupon”, il capitale viene remunerato ad un tasso fisso con pagamento degli interessi in un’unica soluzione alla data di scadenza,
  • a tasso fisso crescente, o step-up, con pagamento periodico delle cedole,
  • a tasso variabile, il capitale viene remunerato in funzione dell’andamento nel tempo di un parametro (es. Euribor a 12 mesi) maggiorato di uno spread.

Vantaggi dei certificati di deposito

I certificati di deposito offrono una serie di vantaggi che li rendono un’opzione interessante per gli investitori alla ricerca di stabilità e rendimenti sicuri. Di seguito sono elencati alcuni dei principali vantaggi dei certificati di deposito:

  1. Sicurezza del capitale: i certificati di deposito sono considerati strumenti finanziari sicuri poiché il capitale investito è protetto dalle garanzie del Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi o da altri meccanismi di tutela simili. Ciò significa che, in caso di insolvenza della banca emittente, gli investitori possono ottenere il rimborso del loro capitale fino a una determinata soglia stabilita dalla legge.
  2. Tasso di interesse garantito: i certificati di deposito offrono un tasso di interesse prefissato che viene concordato all’inizio dell’investimento. Questo permette agli investitori di conoscere esattamente quale sarà il rendimento del proprio investimento durante il periodo di vincolo.
  3. Versatilità nelle scadenze: le banche che emettono i certificati di deposito offrono una varietà di scadenze temporali, consentendo agli investitori di scegliere la durata che meglio si adatta alle proprie esigenze finanziarie. Ciò consente una maggiore flessibilità nella pianificazione degli investimenti a breve, medio o lungo termine.
  4. Liquidità: nonostante il vincolo del periodo di investimento, i certificati di deposito offrono un certo grado di liquidità. Nella maggior parte dei casi, gli investitori hanno la possibilità di svincolare la somma depositata prima della scadenza, anche se potrebbero essere applicate penali o riduzioni degli interessi maturati.
  5. Facilità di accesso: i certificati di deposito sono facilmente accessibili presso molte istituzioni finanziarie, inclusi banche tradizionali e banche online. Ciò consente agli investitori di trovare opzioni convenienti e competitive in termini di tassi di interesse e servizi correlati.
  6. Diversificazione del portafoglio: i certificati di deposito offrono un modo per diversificare il portafoglio di investimenti. Poiché sono considerati strumenti finanziari a basso rischio, possono essere utilizzati come componente stabile e sicura all’interno di un portafoglio più ampio, che comprende anche strumenti di investimento più rischiosi.

Rischi dei certificati di deposito

I certificati di deposito sono generalmente considerati investimenti sicuri, ma ci sono alcuni rischi da tenere in considerazione:

  1. rischio di tasso riguarda l’impossibilità di beneficiare di eventuali rialzi dei tassi di mercato oltre che la variazione dei tassi di interesse, che potrebbe influenzare il valore del certificato sul mercato secondario. I certificati a tasso fisso sono più soggetti a questo rischio rispetto a quelli a tasso variabile;
  2. rischio di liquidità si riferisce alla mancanza di possibilità di riscatto anticipato;
  3. rischio di distruzione del titolo si applica ai certificati al portatore, che possono essere persi senza possibilità di rimborso. Per evitare questo rischio è consigliabile scegliere certificati depositabili presso un dossier titoli o deposito titoli;
  4. rischio relativo al debitore riguarda la possibilità che la banca emittente fallisca o incontri difficoltà nel rimborso, ma è possibile ricorrere al Fondo di Garanzia Interbancario per un rimborso fino a 100.000 euro.

Differenze con altri strumenti finanziari

I certificati di deposito sono strumenti di investimento che offrono ai clienti la possibilità di gestire e ottenere profitti dai propri risparmi. Sebbene possano essere paragonati ai conti deposito e ai Bot, i certificati di deposito presentano caratteristiche specifiche e notevoli differenze.

Differenza tra certificato di deposito e conto deposito

I certificati di deposito fanno parte della raccolta diretta delle banche poiché sono strumenti emessi direttamente dagli istituti.

La differenza principale tra i certificati di deposito e i conti deposito è che i primi sono titoli nominativi non trasferibili vincolati, per i quali non è consentito lo svincolo totale o parziale della somma investita mentre i secondi sono generalmente liquidabili in qualsiasi momento pagando una penale.

I certificati di deposito non presentano costi di sottoscrizione, ma possono avere un eventuale costo all’estinzione. Con i certificati di deposito non è possibile effettuare ulteriori depositi dopo l’emissione. L’investitore paga l’imposta di bollo dello 0,20% e la ritenuta fiscale del 26% sugli interessi. In alcuni casi è possibile svincolare il deposito prima della scadenza, ma la banca trattiene gli interessi corrisposti fino a quel momento e calcola un tasso fisso inferiore.

La scelta tra i due dipende dalle esigenze individuali del cliente, dal desiderio di liquidità immediata o di rendimenti più stabili e garantiti nel tempo.

Differenza tra certificato di deposito e obbligazioni

I certificati di deposito e le obbligazioni sono entrambi strumenti finanziari utilizzati per investire il proprio capitale, ma presentano alcune differenze significative:

  • i certificati di deposito sono emessi dalle banche, offrono un tasso di interesse fisso e hanno una scadenza predefinita. Sono meno liquidi, ma considerati più sicuri grazie alle garanzie del Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi;
  • le obbligazioni, invece, possono essere emesse da diverse entità, hanno rendimenti variabili e scadenze più lunghe. Sono più liquide, ma comportano un maggiore rischio di insolvenza emittente.

Come investire in certificati di deposito

Per investire in certificati di deposito, è necessario cercare le diverse opzioni disponibili presso le banche e gli istituti finanziari. Confrontare i tassi di interesse offerti, le scadenze e le condizioni può aiutare a trovare la migliore opportunità.

In genere è necessario aprire un conto presso la banca o l’istituto finanziario che emette i certificati e procedere all’acquisto del certificato di deposito selezionato. Alla scadenza del certificato di deposito, si avrà diritto al rimborso del capitale investito insieme agli interessi maturati. È possibile decidere se reinvestire i fondi in un nuovo certificato o utilizzarli per altri scopi.

Quanto rende un certificato di deposito?

I rendimenti dei certificati di deposito variano da banca a banca con rendimenti dall’1,85% per le scadenze più a breve termine (24 mesi) fino al 2,6% netto per quelli con vincolo di 60 mesi.

Tassazione certificati di deposito

La tassazione dei certificati di deposito ha subito una modifica nel 2016. L’aspetto fiscale rappresenta un fattore fondamentale per valutare la convenienza di questo importante strumento di risparmio.
I certificati di deposito scontano un’imposta di bollo pari allo 0,20% e la ritenuta fiscale del 26% sugli interessi maturati.

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