Ha corso la maratona in meno di due ore, traguardo che rappresenta una vetta per l’atletica mondiale. Ecco chi è Eliud Kipchoge
Chi è Eliud Kipchoge? Una domanda ragionevolmente ripetuta in queste ore, ovvero quelle subito successive al suo tempo record fatto registrare in una maratona: 1 ora, 59 minuti e 40 secondi.
È la prima volta nella storia che una simile competizione viene terminata in meno di 2 ore, cosa che fa dell’atleta keniano il detentore di un titolo che può segnare un’epoca.
Eppure la vetta sportiva di Eliud Kipchoge non ha nessuna ufficialità, e la Federazione internazionale di atletica non ne terrà alcuna traccia. Il tutto si è infatti tenuto all’interno di un evento, svoltosi questa mattina a Vienna, che aveva il solo scopo di celebrare il mezzofondista, principale protagonista della gara odierna.
A chi resta quindi il tempo record in una maratona? Presto detto, sempre a Kipchoge, che sostanzialmente ha appena superato se stesso, seppure non ufficialmente.
Il record mondiale segna 2 ore, 1 minuto e 39 secondi, che stabilì a Berlino nel 2018. Vediamo allora chi è Eliud Kipchoge.
Chi è Eliud Kipchoge
Nato nel 1984 a Kapsisiywa, in Kenya, vive a Londra insieme alla moglie Grace e ai tre figli Lynne, Griffin e Gordon.
È stato per la maggior parte della sua carriera un mezzofondista, dedicandosi solo negli ultimi anni alla maratona.
Atleta di marca Nike, è stato campione mondiale dei 5000 metri piani a Saint-Denis nel 2003, oltre che campione olimpico di maratona a Rio de Janeiro, nel 2016.
Ha vinto anche un bronzo olimpico ad Atene nel 2004 e un argento a Pechino nel 2008.
I successi alle maratone di Chicago e di Londra l’hanno consacrato come numero uno del mondo in questa competizione, dando il via a un dominio che l’ha visto trionfare tre volte a Berlino (2015, 2017 e 2018) e nella stessa Londra per quattro volte (2015, 2016, 2018, 2019).
Il 16 settembre del 2018 ha stabilito il record mondiale col tempo di 2 ore, 1 minuto e 39 secondi, attualmente imbattuto visto che la discesa sotto il tetto delle due ore di questa mattina non sarà registrata da nessuna federazione ufficiale.
Non è la prima volta che Kipchoge supera se stesso in gare non ufficiali, e già il 6 maggio del 2017 era andato vicinissimo a un tempo inferiore alle 2 ore, chiudendo in 2 ore e 25 secondi.
Il 4 dicembre del 2018 è stato premiato come atleta dell’anno dalla International Association of Athletics Federations.
Molto emozionanti le parole del campione africano dopo il traguardo di questa mattina, con l’augurio che la sua impresa possa costituire un’ispirazione per tanti:
“Con la giusta preparazione, ognuno di noi nella vita può raggiunge risultati impossibili. Io volevo ispirare tante persone, nell’idea di spingersi oltre i limiti umani, ci ho provato tante volte e questa volta ci sono riuscito”.
Ora, a 34 anni e tra diverse prove in cui sembra avvicinarcisi sempre di più e sempre con maggiore facilità, appare a pochi passi il raggiungimento di un tempo sotto le 2 ore in una competizione ufficiale, circostanza che lo renderebbe un atleta pronto a fare da vero spartiacque e segnare un’epoca.
E chissà se potremo vederlo protagonista anche alla prossima maratona di Roma.
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