Nunzia Alessandra Schilirò, la poliziotta no green pass, è stata sospesa in via cautelativa. Nelle ultime ore si era schierata contro i suoi colleghi che hanno preso parte agli scontri nella Capitale.
Prima la partecipazione alla manifestazione no green pass, poi la nomina a sindacalista e adesso la sospensione dal servizio. Non si possono di certo definire “noiose” le ultime settimane di Nunzia Alessandra Schilirò, il vice questore della Polizia di Stato che il 25 settembre scorso, dal palco della manifestazione dei no green pass che ha avuto luogo a San Giovanni a Roma, si era scagliata contro l’obbligo della certificazione verde imposto dal Governo Draghi.
Il green pass come “tessera di discriminazione incostituzionale”. Queste le parole pronunciate dal vicequestore della Polizia di Stato Nunzia Alessandra Schilirò mentre saliva sul palco in piazza San Giovanni, definendo poi il certificato verde “incompatibile” con la Costituzione italiana.
Inizialmente sembrava che questa fosse riuscita a evitare una sanzione disciplinare anche grazie alla nomina come dirigente Cosap per le pari opportunità, ma nelle ultime ore - dopo ulteriori dichiarazioni pronunciate dalla Schilirò in merito alle manifestazioni che lo scorso sabato hanno sconvolto la Capitale - è arrivato il provvedimento del Ministero dell’Interno.
Alessandra Schilirò sospesa
Nel commentare gli scontri che sabato scorso hanno visto protagonisti polizia e no green pass, Nunzia Alessandra Schilirò - che all’evento non era presente - si è schierata in favore di quest’ultimi chiedendo una punizione per i suoi colleghi che hanno colpito - “senza alcun motivo” - i manifestanti.
Come cittadina e come sindacalista, chiedo l’immediata punizione dei poliziotti che hanno picchiato i manifestanti senza alcuna provocazione!
Questa ritiene di aver visto dei filmati dove si evince un “riprovevole comportamento di alcuni poliziotti”, con la colpa di giornali e televisioni che hanno deciso di non trasmettere quelle scene.
In seguito a queste ultime dichiarazioni è arrivata la sospensione, decisione presa “in via cautelativa”.
Nunzia Alessandra Schilirò sindacalista
Va detto che la decisione di sospendere dal servizio il vice questore sembra sia stata presa ancora per quanto successo lo scorso 25 settembre. Al momento, infatti, Nunzia Alessandra Schilirò risulta essere dirigente nazionale per le pari opportunità del sindacato di Polizia Cosap, una carica sindacale che le permette di esprimere pareri personali pubblicamente senza necessità di chiedere il permesso a un superiore.
Cosa che non era stata fatta durante la manifestazione che l’ha resa “famosa”, e per la quale quindi potrebbe essere arrivato il provvedimento disciplinare disposto dal Viminale.
Nunzia Alessandra Schilirò e la manifestazione del 25 settembre
Nonostante i suoi colleghi di Polizia si trovassero in piazza per far rispettare l’ordine pubblico, il vicequestore Nunzia Alessandra Schilirò ha calcato il palco della manifestazione romana, organizzata dal Movimento 3V (Vaccini Vogliamo Verità) contrario alla campagna vaccinale e al green pass.
Il momento storico che stiamo vivendo è di una gravità senza precedenti, per chi mi dice che manifestare è inutile io rispondo che manifestare è come denunciare un delitto.
In passato al vicequestore sarebbero stati riconosciuti ben quattro premi dalla società civile per i suoi risultati professionali; eppure alla manifestazione la Schilirò ha deciso di schierarsi contro il green pass in quanto incostituzionale, definendolo più volte come una “tessera della discriminazione” o un “marchio della discriminazione”.
La sua arringa, dove cita figure del calibro di Gandhi e Gesù, sarebbe quindi un atto di difesa della Costituzione Italiana. Il Dipartimento di Pubblica Sicurezza davanti all’azione della Schilirò non ha potuto non avviare un’azione disciplinare.
La Schilirò e il suo ruolo nella campagna no-vax
Il vicequestore della Polizia di Stato ha ribadito la sua posizione in un’intervista alla TV online Byoblu dove esprime la sua contrarietà al green pass, manifestando un pensiero in linea con i no-vax. Lei stessa è diventata poi autrice per la TV Byoblu di un romanzo definito “di successo”: “La ragazza con la rotella in più”, ovvero un “racconto di persone arrabbiate col mondo, emarginate, sole, ma che non si sono arrese”.
Una posizione che non lascia molto spazio all’interpretazione e che più volte ha rimarcato sui social. Sposando la linea dei no-vax la stessa Schilirò avrebbe aperto un canale Telegram dove avrebbe condiviso non solo i contenuti di Byoblu, ma anche notizie diffuse dai canali complottisti del Covid come Matrix 2020 con un video di Stefano Montanari sulla fantasiosa presenza di “ossido di grafene" nei vaccini.
Il provvedimento disciplinare: lo sfogo della Schilirò
Davanti alla condotta del vicequestore che inneggiava a manifestare contro il green pass, condividendo teorie complottiste, il Dipartimento di Pubblica Sicurezza ha avviato un provvedimento disciplinare di cui la Schilirò non ne avrebbe saputo niente.
È bello apprendere dai giornali, anziché dalla propria amministrazione, di essere già sotto procedimento disciplinare. Sono molto serena.
Con queste parole Nunzia Alessandra Schilirò si sfoga sul proprio profilo Facebook scrivendo di non aver fatto altro che esercitare i propri diritti previsti dalla Costituzione. Ha inoltre aggiunto che avrebbe portato avanti le proprie idee con o senza divisa, una decisione che spetterà solo all’amministrazione.
Provvedimento al quale, ricordiamo, segue la decisione della sospensione in via cautelativa.
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Vicequestore no-vax: le critiche
Davanti a un simile episodio molte sono le voci che si sono sollevate e che hanno aspramente criticato le azioni del vicequestore di Roma.
Ho sempre sostenuto che la politica non dovesse dividersi sui vaccini per non lanciare messaggi equivoci e rischiare di alimentare il fanatismo no-vax.
Con queste parole Licia Ronzulli, vicepresidente del gruppo Forza Italia al Senato e responsabile del movimento azzurro per i rapporti con gli alleati, avrebbe criticato le scelte della Schilirò.
La Ronzulli ha voluto ricordare che chiunque rappresenti le istituzioni e svolga un lavoro per garantire la pubblica sicurezza non dovrebbe in alcun modo invitare alla disobbedienza civile i no-vax e no-green pass, citando tra l’altro Gandhi.
Per tale motivo ha voluto augurarsi che il Ministro Lamorgese intervenga sospendendo la Schilirò dall’incarico da lei ricoperto, in quanto non è “chiaramente in grado di onorare” il ruolo affidatole. Chi dovrebbe far rispettare la legge, infatti, ha poi concluso la Ronzulli, “non potrebbe suggerire di violare le regole e le norme mettendo a repentaglio la sicurezza sanitaria nazionale”.
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