La Cina protagonista con nuovi dati economici: il PIL accelera del 18,3% nel primo trimestre 2021. Pechino avanza nella ripresa: tutti i risultati.
La Cina accelera: l’economia è cresciuta in modo netto nel primo trimestre 2021.
Si è rafforzata la spesa dei consumatori, suggerendo una ripresa più equilibrata dopo un rimbalzo alimentato dagli investimenti e dalle esportazioni.
Il PIL è salito al record del 18,3% nei primi tre mesi 2021 rispetto all’anno precedente, mostrando comunque una lieve delusione delle aspettative.
Le vendite al dettaglio hanno superato le aspettative, mentre la produzione industriale è diminuita.
Cosa raccontano gli ultimi dati economici della corsa della Cina verso la ripresa post-Covid?
Cina: il PIL rimbalza. Tutti i dati del I trimestre
In Cina il PIL del primo trimestre ha mostrato un rimbalzo, seppure un po’ al di sotto delle aspettative, con la produzione industriale che ha deluso e le vendite al dettaglio in accelerazione.
Il PIL è salito del 18,3% nei primi tre mesi dell’anno rispetto a un anno fa. Il dato è leggermente al di sotto delle aspettative di un aumento del 19%, secondo gli analisti intervistati da Reuters.
Il Prodotto Interno Lordo è aumentato del 10,3% nel primo trimestre rispetto allo stesso periodo del 2019. Su base trimestrale, che fornisce una migliore lettura dello slancio dell’economia, la crescita del PIL è rallentata allo 0,6% da un 3,2% rivisto al rialzo nei tre mesi precedenti.
Secondo l’economista Wang Tao ciò è stato in gran parte dovuto a nuovi casi Covid all’inizio dell’anno e alle successive restrizioni di viaggio durante le vacanze del Capodanno lunare, nonché alla mancanza di stimoli fiscali aggiuntivi.
Per quanto riguarda gli altri dati rilasciati, la produzione industriale è aumentata del 14,1% a marzo rispetto a un anno prima, deludendo aspettative rilevate da Bloomberg del 18%.
Le vendite al dettaglio sono balzate del 34,2%, battendo le stime di un aumento del 28%. Gli investimenti in immobilizzazioni sono aumentati del 25,6% nel primo trimestre rispetto a un anno fa.
Il tasso di disoccupazione era del 5,3% a fine marzo.
Come leggere (davvero) i risultati cinesi?
Il dragone avanza nella ripresa, anche se la potenza asiatica non è esente da zone d’ombra e preoccupazioni.
Come sottolinea l’analisi di Bloomberg, per esempio, la crescita imponente del PIL, l’aumento dell’inflazione e l’impennata dei livelli del debito hanno messo in guardia i responsabili politici.
Pechino ha segnalato di voler ridurre gli stimoli fiscali e monetari ora che la ripresa sta accelerando e sta rafforzando la supervisione normativa in ambiti come il prestito e il settore immobiliare. I dati rilasciati venerdì dall’ufficio di statistica hanno mostrato che i prezzi delle case sono cresciuti al ritmo più veloce in sette mesi a marzo.
Restano incertezze anche nei piani di rilancio della Cina.
“La domanda interna è ancora abbastanza debole, la ripresa dei consumi rimane graduale e le esportazioni che hanno visto tassi di crescita straordinari all’inizio di questo l’anno successivo potrebbe dover affrontare la concorrenza di altre economie di riapertura”, ha dichiarato in una nota Bruce Pang, capo della ricerca macro e strategica presso China Renaissance.
La Cina avanza, quindi, pur mantenendo livelli di cautela. Il quadro economico globale è stato scosso dalla pandemia e nuovi venti di guerra con gli USA a colpi di sanzioni potrebbero aggiungere nuovi ostacoli.
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