L’Unione Europea e la Cina sono più legate che mai in termini commerciali. Per questo, la minaccia di sanzioni a Pechino in caso di aiuti verso Mosca potrebbe nuocere all’economia europea.
Cina-Unione europea: il legame commerciale sta diventando sempre più importante tra le due potenze economiche. Quanto vale in termini di import/export?
La domanda appare quanto mai calzante mentre l’Ue cerca di incassare la neutralità di Pechino nella guerra ucraina, scongiurando qualsiasi mossa del dragone per aiutare Putin, pena sanzioni contro la Cina da Bruxelles.
Misure di ritorsione verso la nazione asiatica sarebbero davvero opportune? L’economia europea è già in affanno con la guerra energetica innescata da Putin.
Quanto vale il legame Cina-Ue e perché sanzionare il commercio di Pechino è un grande rischio.
Cina-Ue: quanto vale il commercio tra le due potenze?
La Cina e l’Unione europea sono sempre più partner commerciali importanti e dipendenti, tanto che dal 2011 al 2021 gli scambi tra le due potenze sono aumentati in modo evidente.
A dimostrazione di un rapporto di interdipendenza strategico, nel quale la minaccia europea di sanzioni contro Pechino per il suo ruolo nella guerra in Ucraina sbiadisce un po’ di valore, sono stati resi noti alcuni dati da Eurostat.
In questo grafico elaborato dall’istituto dell’Eurozona, è chiaro come l’import/export tra i due partner abbia mostrato un’impennata negli anni:
Tra il 2011 e il 2021, l’Ue ha registrato continuamente un disavanzo commerciale con la Cina, passando da 129 miliardi di euro nel 2011 a un valore massimo di 249 miliardi di euro nel 2021.
Nei dati di un anno fa, la nazione cinese si è imposta come il terzo partner per le esportazioni di beni Ue commerciando principalmente macchinari e veicoli (52% delle esportazioni verso la Cina), altri manufatti (20%) e prodotti chimici (15%).
Nello stesso anno, la Cina è stato il principale fornitore per le importazioni dell’Ue di merci.
Nell’Unione europea, il peso dell’export verso Pechino assume quote importanti per alcuni Paesi, come mostrato dal grafico Ispi:
In Germania, per esempio, la quota di esportazioni verso la Cina vale quasi il 3% del Pil. D’altronde la Merkel aveva spinto molto l’Unione europea a siglare accordi commerciali con Pechino.
Ora sarà importante per l’Ue equilibrare interessi economici e diplomazia sulla guerra in Ucraina.
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