In Cina la chiusura di un terminal del porto Ningbo-Zhoushan sta aumentando il rischio di un ulteriore ingorgo nel commercio globale. Perché la decisione di Pechino è un allarme per il mondo?
Cina: un focolaio di Covid-19 ha spinto alla parziale chiusura di uno dei porti per container più trafficati del mondo.
Una mossa, quest’ultima, che sta aumentando le preoccupazioni sul fatto che la rapida diffusione della variante Delta porterà a una ripetizione degli incubi marittimi dello scorso anno.
E di un ingorgo nella spedizione di materie prime allarmante, considerando gli evidenti problemi in corso nelle catene di approvigionamento.
Perché la decisione della Cina di chiudere un terminal chiave nel commercio spaventa il mondo?
Cina: la chiusura di un terminal spaventa il commercio
La Cina ha chiuso un terminal chiave nel suo porto di Ningbo-Zhoushan, il terzo più trafficato del mondo, dopo che un lavoratore è stato trovato infetto da Covid.
La drastica decisione probabilmente eserciterà ulteriore pressione sulle reti di approvvigionamento già in difficoltà.
È la seconda volta quest’anno che il Paese sospende le operazioni in uno dei suoi porti chiave.
Gli analisti affermano che l’approccio di “tolleranza zero” della Cina nei confronti del Covid aggraverà le catene di rifornimento già stressate quest’anno.
Alcuni avvertono che questa potrebbe non essere l’ultima chiusura di un porto finché Pechino continuerà a prendere questa posizione di estrema severità nel controllo dei contagi.
Ningbo-Zhoushan è il terzo più trafficato al mondo per volume di container. Secondo il World Shipping Council, nel 2019 ha gestito 27,49 milioni di unità equivalenti a venti piedi (TEU) di container. Il volume dei container nel 2020 è aumentato di quasi il 5% per raggiungere 28,72 milioni di teu.
Perché il terminal chiuso è strategico
Tutti i servizi in entrata e in uscita dal terminal di Meishan nel porto di Zhoushan sono stati sospesi fino a nuovo avviso, secondo i media statali cinesi. Il terminal è fondamentale per servire le spedizioni in Europa e Nord America.
Le catene di approvvigionamento sono già state gravemente interrotte quest’anno da crisi come la carenza di container e l’incidente del Canale di Suez.
A giugno, il Covid ha innescato interruzioni negli hub di spedizione nella Cina meridionale, compresi i principali porti di Shenzhen e Guangzhou.
Cosa accadrà al commercio globale?
L’allarme generale per la chiusura del porto in Cina è scattato in un contesto già non facile.
La sospensione dei servizi al terminal di Meishan, infatti, arriva mentre le tariffe di spedizione dei container continuano a salire quest’anno.
I costi per mandare i container dalla Cina e dall’Asia orientale verso la costa occidentale del Nord America sono aumentati di oltre il 270% quest’anno a oltre $ 15.800 per TEU, secondo l’indice globale di trasporto container di Freightos Baltic.
Nel frattempo, secondo l’indice, le tariffe sulla costa orientale sono balzate di oltre il 220%, raggiungendo oltre $ 17.500 per TEU.
Diversi analisti hanno sottolineato che la precedente epidemia di Covid di giugno ha portato il principale terminal Yantian di Shenzhen a tagliare il 70% delle esportazioni di conseguenza. Ha triplicato il tempo di attesa per l’elaborazione delle spedizioni da 3 giorni a 8 o 9 giorni.
Il tempo per spostare le navi attraverso il porto potrebbe raddoppiare o triplicare con la nuova chiusura cinese, con un impatto sostanziale e a lungo termine sulle esportazioni che influenzerà la stagione dello shopping natalizio e aumenterà l’inflazione: questo l’allarme degli esperti.
La carenza di container stava già mettendo a dura prova le catene di approvvigionamento globali. Dato che Ningbo-Zhoushan è il terzo porto per container più grande del mondo, questa chiusura peggiora molto una situazione già ai limiti.
Nick Marro, responsabile del commercio globale presso l’Economist Intelligence Unit, ha messo in guardia: “Le interruzioni del commercio non pongono solo problemi per la spedizione e i consumatori, ma anche per i produttori che si affidano a componenti importati critici.”
Il commercio globale guarda alla Cina con interesse e preoccupazione.
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