La Cina crolla nei mercati: cosa succede?

Violetta Silvestri

14 Marzo 2022 - 08:41

Lunedì nero per la Cina, che affonda nei mercati. Il dragone è ripiombato nel più cupo degli scenari Covid a causa di un’impennata dei contagi. Maggiori incertezze si addensano in Asia e nel mondo.

La Cina crolla nei mercati: cosa succede?

La Cina protagonista dei mercati finanziari: il ritorno aggressivo dei contagi, l’attrito sempre più forte con Washington anche sulla guerra in Ucraina e alcuni dati interni in flessione hanno affondato i titoli del dragone.

Il calo dell’8% in un indicatore delle aziende tecnologiche cinesi si è riverberato nella regione. Inoltre, un blocco per Covid a Shenzhen, un polo tecnologico, si è aggiunto ai rischi geopolitici e normativi che il settore deve affrontare, in parte a causa dei legami tesi tra Stati Uniti e Cina.

Cosa sta succedendo in Cina e perché preoccuparsi per l’economia globale?

Cina: è tonfo in Borsa. I motivi e i timori per la ripresa globale

La Cina si sveglia travolta nei mercati azionari in questo lunedì di metà marzo.

L’ indice Hang Seng di Hong Kong è sceso del 5%, con i titoli tecnologici cinesi che hanno subito una battuta d’arresto: Tencent è diminuito dell′8,81%, Alibaba del 10,52% e Meituan del 16,32%. L’indice Hang Seng Tech è crollato di oltre il 10%.

In ribasso anche i titoli della Cina continentale, con il Composite di Shanghai in calo del 2% e Shenzhen del 3% alle ore 8.24 italiane.

Le azioni in Cina hanno mostrato questa brusca frenata soprattutto a causa di nuovi e diffusi blocchi legati all’aumento dei contagi. La seconda economia mondiale sta affrontando il suo più grande focolaio di Covid dall’inizio della pandemia due anni fa.

Shenzhen, la città più grande del polo manifatturiero della provincia del Guangdong, ha detto a tutte le aziende non coinvolte nei servizi pubblici essenziali di sospendere la produzione o di far lavorare i dipendenti da casa per una settimana. Secondo quanto riferito, le interruzioni della produzione includono il fornitore Apple Foxconn.

La città, a volte chiamata la “Silicon Valley” cinese, ha chiuso i trasporti pubblici e ha iniziato un terzo ciclo di test a livello cittadino. Shenzhen ha segnalato più di 400 casi confermati dalla fine di febbraio.

il rapido aumento dei casi negli ultimi giorni ha spinto le autorità locali a controllare l’epidemia mentre la Cina cerca di mantenere la sua strategia zero-Covid.

Shanghai, la metropoli costiera sede di molte imprese straniere e società finanziarie in Cina, ha ripristinato le scuole per le lezioni online.

“Se il blocco viene esteso, la crescita economica della Cina ne risentirà in modo significativo...questa volta la metà del PIL e della popolazione cinese sarà influenzata” ha affermato Raymond Yeung, capo economista per Greater China presso ANZ. Un blocco di una settimana della regione colpita potrebbe ridurre di circa 0,1 punti percentuali la crescita economica del Paese quest’anno.

Inoltre, si riaccende la tensione tra Cina e USA sulla guerra in Ucraina. Secondo fonti statunitensi, Mosca avrebbe chiesto assistenza militare a Pechino. Nel caso, Washington non accetterebbe e potrebbero esserci ripercussioni nell’eterna lotta tra le due economie, con ripercussioni sul delisting di società cinesi quotate in USA.

Infine, i dati hanno segnalato che a febbraio i prestiti sono scesi deludendo le aspettative.

Argomenti

# Borse
# azioni

Iscriviti a Money.it

Trading online
in
Demo

Fai Trading Online senza rischi con un conto demo gratuito: puoi operare su Forex, Borsa, Indici, Materie prime e Criptovalute.