La Cina in bilico tra Russia e Occidente? Sebbene l’eterna lotta contro gli USA renda Pechino molto ostile con le posizioni di Washington sulla guerra, i Paesi dell’Ovest sono cruciali per i cinesi.
Nella guerra in Russia, si è rafforzato un altro fronte: quello di eterna rivalità commerciale tra Cina e USA.
L’avvertimento di Joe Biden sulle “conseguenze” per qualsiasi aiuto che Pechino potrebbe dare allo sforzo bellico russo in Ucraina potrebbe costringere il presidente Xi Jinping a scegliere tra il rapporto commerciale di lunga data con l’Occidente e una crescente partnership strategica con Mosca.
Nonostante i crescenti legami con il Sud-Est asiatico e un’economia che è meno dipendente dal commercio nell’ultimo decennio, gli interessi economici della Cina rimangono fortemente sbilanciati rispetto alle democrazie occidentali, hanno mostrato i dati commerciali esaminati da Reuters.
Questo è uno degli aspetti meno palesi, ma tra i più significativi, dei movimenti geopolitici che si nascondono dietro la guerra russa.
Cosa farà o conviene fare alla Cina? La risposta si cela in alcune osservazioni di tipo commerciale.
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Quanto pesano le relazioni commerciali per il benessere della Cina?
Fare una fotografia della posizione economica e commerciale della Cina non è proprio semplice. Si può però partire da alcuni elementi noti, che offrono uno spunto sulla sua evoluzione.
Prendere di mira Pechino con il tipo di sanzioni che sono state imposte alla Russia avrebbe conseguenze potenzialmente gravi per gli Stati Uniti e a livello globale, dato che la Cina è la seconda economia più grande del mondo e il più grande esportatore. Poiché l’economia cinese è aumentata a 16 trilioni di dollari negli ultimi 20 anni, la sua dipendenza dal commercio con altri paesi per il suo benessere economico è diminuita.
Man mano che i cittadini cinesi diventano più ricchi, i consumi interni e i servizi stanno giocando una quota maggiore nell’economia cinese.
Tuttavia, il dragone è ancora più dipendente dal commercio, con circa il 35% del PIL, rispetto agli Stati Uniti al 23% o al Giappone al 31%.
I ricchi Paesi del G7 che formano il cuore di un’alleanza anti-russa dopo l’invasione dell’Ucraina del mese scorso consumano ancora più di un terzo delle esportazioni cinesi.
Si tratta di un calo rispetto a quasi la metà delle esportazioni cinesi di quasi due decenni fa, ma una quota relativamente costante dal 2014, quando la Russia ha annesso la regione della Crimea all’Ucraina.
La quota delle esportazioni cinesi verso l’Associazione delle Nazioni del Sud-Est asiatico (ASEAN), con cui la Cina ha recentemente stretto nuovi accordi commerciali, è raddoppiata a circa il 15%, eclissando l’importanza del Giappone. Ma i dati commerciali cinesi di gennaio-febbraio 2022 hanno mostrato che le esportazioni verso l’Unione Europea sono cresciute maggiormente al 24%.
Tali numeri mostrano una rilevanza crescente, o comunque stabile, tra Cina e potenze occidentali come Europa o USA.
Diversa, invece, la posizione commerciale della Russia.
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Russia: che partner commerciale è per la Cina?
Il commercio generale della Russia con la Cina è cresciuto da quando l’Occidente ha imposto sanzioni per la prima volta a Mosca in risposta alla sua annessione della Crimea.
Tuttavia, le esportazioni cinesi in Russia sono rimaste tra l’1% e il 2% negli ultimi 20 anni.
Le importazioni russe dalla Cina seguono quelle di molti altri Paesi, con elettronica e beni di consumo tra cui cellulari, computer, abbigliamento, giocattoli e calzature in cima alla lista.
Ma, a ben guardare, la Cina ha esportato 10 volte più cellulari, in valore, solo negli Stati Uniti, a 32,4 miliardi di dollari nel 2020, sulla base dei dati di UN Comtrade.
Le importazioni cinesi dalla Russia sono dominate dal petrolio. Con 27 miliardi di dollari nel 2020, il petrolio greggio e altro sminuiscono tutte le altre importazioni dalla Russia, principalmente materie prime tra cui rame, legname di conifere, gas naturale liquefatto, carbone, metalli e minerali.
Legami Mosca-Pechino potrebbero intensificarsi con il nuovo scenario della guerra. Tuttavia, è innegabile che i rapporti commerciali cinesi con il blocco Occidente restano cruciali.
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