Agente di commercio, cosa fa? Quanto guadagna? Tutto quello che c’è da sapere su formazione, compiti e stipendio dell’agente di commercio.
L’agente di commercio è il libero professionista che si occupa di concludere le vendite in nome di un’azienda sulla base di precisi incarichi stabiliti nel contratto di somministrazione. Le sue mansioni vengono svolte sulla base di un incarico stabile ed in zone prestabilite.
Praticamente, l’agente di commercio svolge le funzioni per conto di terzi (una società o una persona fisica) promuovendo determinati prodotti o servizi e stabilendo i contratti commerciali tra i singoli clienti e l’azienda per cui lavora. In altre parole, egli è un libero professionista ma lavora per conto ed in nome dell’azienda che rappresenta.
Chi è in possesso dei requisiti morali e professionali per diventare agente di commercio deve seguire l’iter che andremo di seguito a spiegare.
COME DIVENTARE AGENTE DI COMMERCIO: PROCEDIMENTO E STIPENDIO
Requisiti necessari
Diventare agente di commercio richiede specifici requisiti sia morali che professionali (cioè inerenti la formazione accademica o professionale). I requisiti morali per svolgere la professione sono:
- non essere stato interdetto o inabilitato;
- non essere sottoposto a misure di prevenzione antimafia o altre misure di limitazione della libertà;
- non aver subito condanne per delitti contro la pubblica amministrazione, contro l’amministrazione della giustizia, contra la fede e l’economia pubblica, contro l’industria ed il commercio, per il delitto di omicidio volontario, rapina, furto, truffa e qualunque altro delitto non colposo punito con la detenzione da 2 a 5 anni.
Invece, dal punto di visto della formazione, i requisiti professionali necessari sono i seguenti, alternativi tra loro:
- diploma di scuola secondaria con indirizzo commerciale;
- laurea in materie economiche o giuridiche;
- aver lavorato come viaggiatore piazzista o dipendente per almeno 2 anni negli ultimi 25 anni in qualità di addetto al settore vendite;
- aver svolto mansioni di intermediazione finanziaria nel settore finanziario, fiduciario o creditizio per almeno 2 anni negli ultimi 5 anni.
Non può esercitare la professione di agente di commercio:
- chi è un lavoratore dipendente di un’impresa, di una associazione e di un ente pubblico o privato;
- chi svolge la professione di agente d’affari di mediazione.
Assegnazione della Partita Iva
L’agente di commercio è un lavoratore autonomo a Partita Iva, quindi il primo passo per svolgere questa professione è presentare alla Camera di commercio del Comune di competenza la richiesta per aprire la propria Partita Iva. Occorre chiedere il modello AA9 quando l’attività è svolta in qualità di impresa individuale, oppure il modello AA7 quando l’attività è svolta in forma societaria.
Per presentare una domanda bisogna utilizzare la procedura “Comunica” che permette di assolvere con un invio unico al Registro delle Imprese tutti gli adempimenti amministrativi richiesti.
Iscrizione al registro delle imprese
Chi vuole diventare agente di commercio deve inviare al Registro delle Imprese della Camera di Commercio del Comune competente la Segnalazione Certificata di Inizio Attività (c.d. S.C.I.A).
La domanda va presentata in forma telematica sul sito del Registro delle Imprese di competenza e ad essa vanno allegati i seguenti documenti:
- il contratto di agenzia utilizzato;
- i documenti che attestano il possesso dei requisiti richiesti.
Chi ha conseguito il titolo o la qualifica all’estero deve prima ottenere il riconoscimento dal Ministero dello Sviluppo Economico.
Il regime contabile
L’agente di commercio per esercitare deve scegliere il regime contabile del quale intende avvalersi. La scelta può avvenire tra:
- regime ordinario;
- regime semplificato.
Esistono anche dei regimi di carattere “agevolato” che sono:
- il regime dei minimi ex d.l. n 98 del 2011;
- il regime delle nuove iniziative produttive.
La cassa previdenziale
Infine, chi vuole esercitare la professione di agente di commercio deve necessariamente iscriversi alla cassa previdenziale ENASARCO, ovvero l’Ente Nazionale di Assistenza per Agenti e Responsabili del Commercio.
Quindi ogni agente di commercio deve:
- iscriversi alla gestione dei contributi previdenziali IVS, che sta per Invalidità, Vecchiaia, Superstiti;
- iscriversi alla contribuzione integrativa obbligatoria ENASARCO, che grava sull’impresa preponente.
Quanto guadagna un agente di commercio?
L’agente di commercio non riceve uno stipendio fisso in quanto esercita la professione con Partita Iva, e viene retribuito in provvigioni in base a quanto riesce a vendere. In pratica, l’agente di commercio promuove affari per l’azienda presso la quale offre il suo servizio e la sua retribuzione viene concordata con l’azienda al momento della sottoscrizione del contratto, in base anche al fatturato della ditta.
Ogni agente di commercio può lavorare per diverse aziende - purché non in concorrenza tra loro - per tanto il suo stipendio varia in base agli impegni presi. Per fare una media, un agente di commercio guadagna circa 50.000 euro all’anno, cifra da considerare al lordo degli oneri fiscali, che quindi non tiene in considerazione dell’IRPEF, dell’IRAP e dell’ENASARCO.
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