Come diventare hacker: requisiti, guadagni e formazione per aspiranti esperti di sicurezza informatica. Ecco la guida completa.
L’hacker è uno specialista di sicurezza informatica. Ma come si diventa hacker e soprattutto quanto guadagna?
Partiamo con il dire - come vedremo nella nostra guida completa in cui analizzeremo anche il percorso di formazione e i requisiti per diventare hacker - che sono diverse le declinazioni della professione.
Quando parliamo di hacker infatti non ci riferiamo soltanto a chi si macchia di crimini informatici legalmente perseguibili. Esiste infatti anche una versione positiva della figura dell’hacker che agisce per motivi etici volendo anche migliorare la vita delle persone. Per essere un bravo hacker occorre innanzitutto essere un esperto di informatica.
Esiste un percorso di studi specifico per intraprendere la carriera dell’hacker? E come si fa per essere assunti dalle aziende?
Abbiamo visto quanto guadagna un programmatore Java e come si diventa.
Vediamo ora nel dettaglio con la nostra guida qual è lo stipendio di un hacker, soffermandoci prima su cos’è e di cosa si occupa.
Cos’è un hacker
L’hacker (dall’inglese to hack - “rompere”, “intaccare”) è un esperto di informatica che riesce ad accedere a un computer, una rete, un account protetto senza esserne autorizzato. L’hacker, quindi, compie una violazione.
Come abbiamo anticipato tuttavia hacker non significa necessariamente pericolo. Esistono tre categorie di hacker:
- quello che viola la rete nel tempo libero, per piacere e lo fa anche per migliorare la vita delle persone;
- l’hacker può anche sfruttare le sue capacità studiando la vulnerabilità dei sistemi informatici delle grandi aziende e vendendo loro delle soluzioni. Questa pratica è chiaramente legale perché non consiste in un ricatto. Si tratta di svolgere quindi il mestiere in modo professionale. Rientra in questa categoria il cosiddetto hacker etico (white hat) che intraprende una sorta di battaglia con gli hacker cattivi per proteggere dei sistemi dagli attacchi di questi ultimi;
- ci sono poi gli hacker più correttamente detti cracker che sono i cybercriminali (black hat).
L’hacker entra nei sistemi e dispositivi altrui per mettere alla prova le sue abilità o per rendere i sistemi informatici protetti e inattaccabili. L’accesso a device altrui senza autorizzazione è comunque un reato, ma l’hacker professionista (white hat) non usa le sue capacità per trafugare dati sensibili, compiere furti o danneggiare sistemi creando virus (anche se è in grado di farlo).
Come diventare hacker
Per diventare hacker non ci sono limiti d’età né tantomeno è necessario avere una laurea. Chi è naturalmente portato per l’informatica infatti, è capace di risolvere problemi e trovare escamotage, può diventare un esperto di sistemi informatici anche durante l’adolescenza. C’è, poi, chi diventa hacker professionista dopo aver compiuto un lungo iter di studi ed esperienze pratiche.
Già durante le scuole superiori, se non si è scelto l’industriale con indirizzo elettronico/telecomunicazioni si possono seguire corsi per principianti anche online, guardare tutorial su Internet e leggere libri. All’università, poi, si può frequentare il corso di Informatica, ma anche ingegneria informatica o affini.
Il percorso di studi per diventare hacker deve permettere di approfondire specifici ambiti, specie se si vuole lavorare come professionista quindi essere “etico”, e quindi:
- i sistemi operativi e la loro amministrazione;
- i linguaggi di programmazione come Ruby, HTML, JavaScript, C, C++, Python e altri;
- database relazionali (MySQL, SQL, Oracle e altri ancora)
- il networking (le reti di computer).
L’hacker deve anche conoscere bene la lingua inglese.
Quanto guadagna un hacker
Fare l’hacker paga. Da una ricerca condotta da Randstad che si occupa di risorse umane qualche tempo fa, un esperto di cyber-sicurezza in Italia ha una retribuzione annua lorda media che va dai 30.000 euro fino anche ai 60.000 euro.
Un hacker etico ha uno stipendio lordo all’anno di circa 80.000 euro arrivando a quasi 4.000 euro al mese. Ovviamente esistono delle fasce che vanno in base anche all’esperienza e al contesto e di conseguenza il guadagno di un hacker può andare dagli oltre 50.000 euro fino a superare i 100.000 per una figura senior e arrivando anche a 120.000 a fine carriera.
I cybercriminali che agiscono nel dark web hanno poi un giro d’affari ancora più cospicuo, con punte che toccano i 200.000 dollari al mese (179.000 euro circa), ma si parla di attività assolutamente illecite. Un hacker che si macchia di crimini informatici, anche vendendo le informazioni di vulnerabilità di un’azienda a terzi, può sfiorare uno stipendio che supera anche il milione di euro.
In ogni caso lavorare come hacker per agenzie di intelligence, governi e aziende private frutta ugualmente bene. In base all’attività che sono chiamati a svolgere e al sistema operativo da bucare gli hacker vengono pagati profumatamente.
Diventare hacker: i requisiti
Per diventare un hacker professionista occorre avere principalmente una forte passione e curiosità per il mondo di Internet. Bisogna anche conoscere i dati virtuali e la sicurezza informatica scegliendo un corso di studi che possa indirizzare verso una professione in questo settore.
Ecco i requisiti richiesti all’aspirante hacker:
- voglia di accrescere la propria cultura multimediale;
- conoscenza approfondita dei principali sistemi operativi (Windows, Linux e OS X) e delle linee di comando;
- conoscenza dei linguaggi di programmazione (HTML, Java, PHP, SQL, Python);
- conoscenza delle componenti hardware e del loro funzionamento;
- avere una rete di contatti. Nel mondo degli hacker è molto importante il concetto di comunità e spesso infatti gli attacchi sono organizzati non dal singolo ma da gruppi.
Nel frattempo è utile fare pratica in maniera sicura: si può cominciare attaccando una macchina virtuale della propria rete. In questo modo si potranno fare dei test senza causare danni ad altri o incorrere in guai giudiziari.
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