Diventare macchinista ferroviario significa poter svolgere un lavoro solido e ben remunerato, ma attenzione ai requisiti da possedere. Ecco le informazioni utili per fare questo lavoro.
Quella del macchinista ferroviario è un’attività lavorativa ’evergreen’ ed è in grado di garantire una retribuzione mensile più che buona. Tuttavia, si tratta altresì di una professione ad alto tasso di responsabilità e, pertanto, per diventare macchinista ferroviario occorre formarsi e acquisire delle certificazioni adeguate.
Nel corso di questo articolo intendiamo fare chiarezza sul ruolo di macchinista ferroviario e sulle mansioni tipiche dell’attività, ma vedremo altresì quali requisiti occorrono per fare questo lavoro e quale tipo di formazione è richiesta.
Infine indicheremo qual è, all’incirca, lo stipendio a cui può ambire colui che intende svolgere questa professione legata al mondo dei trasporti. Di seguito tutti i dettagli.
Come diventare macchinista ferroviario, quanto guadagna e cosa fa. La guida rapida
Macchinista ferroviario: il profilo
Il macchinista ferroviario è la figura professionale responsabile della conduzione dei treni, per il tramite della quotidiana interazione con apparecchiature innovative e sempre più tecnologiche. Il macchinista, dunque, è tenuto a conoscere la macchina che è chiamato a condurre, le norme riguardanti la circolazione ferroviaria, ed ovviamente anche tutti i segnali disposti lungo il tracciato ferroviario.
In particolare egli è responsabile:
- del trasporto delle persone e delle merci, assicurando un servizio sicuro, puntuale e confortevole, nel pieno rispetto delle regole e delle procedure;
- del controllo del treno e dei correlati verifiche - prima della partenza e nell’ambito della corsa - delle condizioni del mezzo, indicando immediatamente eventuali criticità ed intervenendo per la loro risoluzione in base a procedure di sicurezza codificate.
Peculiarità dell’attività lavorativa del macchinista ferroviario è che le sue mansioni sono tipicamente svolte sempre in movimento e con una costante interrelazione con il Capo Treno e con la Sala Operativa. Ciò al fine di coordinare le azioni anche in condizioni di criticità.
Altra rilevante funzione del macchinista ferroviario è quella di analizzare attentamente dati molteplici, rintracciando interconnessioni ed eventuali incongruenze, allo scopo di anticipare gli eventi.
Caratteristica principale del contratto di lavoro del macchinista ferroviario è rappresentata dal fatto che gli orari di lavoro sono organizzati per turni programmati e flessibili e comportano anche turni notturni e alcuni fine settimana e festivi.
Detta figura professionale lavora alle dipendenze di aziende di trasporto ferroviario, pubbliche o private.
Macchinista ferroviario: i requisiti essenziali
Tra poco vedremo che tipo di formazione è richiesta per diventare macchinista ferroviario, mentre ora indichiamo quali sono i requisiti di base, richiesti ad ogni persona che intende intraprendere il percorso per svolgere questa professione.
Ebbene, per espresse norme di legge vigenti, un macchinista dovrà avere, in primo luogo, 18 anni al fine di partecipare ad un corso di formazione. Sarà altresì necessario svolgere un controllo medico completo che indichi un ottimo stato di salute, così come test medici periodici. D’altronde non bisogna dimenticare che ogni macchinista ferroviario ha sulle spalle una grande responsabilità, che è quella di garantire l’incolumità dei passeggeri trasportati giornalmente.
Sono richieste soft skills come il self control e la capacità di lavorare da soli, in autonomia ed anche con orari elastici, turni di notte compresi. Basilari anche le capacità di problem solving, in caso di improvvisi inconvenienti e situazioni di emergenza durante il tragitto.
Sul piano dei titoli di studio, non bisogna dimenticare che è necessario aver conseguito il diploma di scuola media superiore, mentre sul piano dei requisiti fisici l’altezza minima è pari a 1,55 metri e la vista deve essere praticamente perfetta, che arrivi a dieci decimi per occhio.
Macchinista ferroviario: la formazione per svolgere questo lavoro
Al fine di diventare macchinista ferroviario nel nostro paese, occorre fare riferimento alle regole dell’Agenzia Nazionale per la Sicurezza delle Ferrovie e delle Infrastrutture Stradali e Autostradali (ANSFISA), che, a sua volta, ha recepito le normative europee definite dall’Agenzia dell’Unione europea per le ferrovie (ERA). In buona sostanza, per ottenere la qualifica di macchinista ferroviario in Italia serve essere in possesso di due certificati: la Licenza europea di Condotta e il Certificato Complementare Armonizzato.
Vi è un percorso formativo ad hoc, per diventare macchinista ferroviario e la formazione include:
- il corso Licenza Europea di Condotta;
- il corso Certificato Complementare per macchinista Categorie di Condotta A1/A4/B.
In particolare, il corso Licenza Europea di Condotta Treni – Macchinista è mirato a far conseguire le conoscenze professionali che servono alla licenza di macchinista. Da rimarcare che la Licenza è valida su tutto il territorio UE.
Ovviamente, alla fine del percorso di formazione per colui che intende lavorare come macchinista, è previsto il test di verifica finale di apprendimento.
La prosecuzione del percorso formativo con il Certificato Complementare presuppone il superamento dell’esame di licenza.
Macchinista ferroviario: il corso Licenza di Condotta e il corso Certificato Complementare
La Licenza di Condotta identifica il macchinista, e certifica altresì il possesso dei requisiti, fisici, psicologici, di formazione e competenza, per la professione in oggetto. Come sopra accennato, la Licenza è rilasciata dall’Agenzia Nazionale per la Sicurezza delle Ferrovie, dopo aver partecipato ad un apposito corso di formazione certificato e aver superato l’esame.
Nell’ambito del corso Licenza di Condotta, saranno sviluppate le conoscenze legate ad argomenti come:
- il lavoro del macchinista, ambiente di lavoro, ruolo e responsabilità del macchinista;
- i treni, loro composizione e requisiti tecnici;
- i requisiti professionali e personali derivanti dallo svolgimento delle funzioni del macchinista;
- i principi di base dell’infrastruttura ferroviaria;
- i principi fondamentali di fisica;
- le tecnologie ferroviarie, inclusi i principi di sicurezza;
- i rischi legati all’esercizio ferroviario in generale.
Per quanto riguarda invece il corso Certificato Complementare saranno sviluppate le conoscenze professionali legate alle infrastrutture e ai mezzi di trasporto. Il citato Certificato indica in particolare quali sono i veicoli che il macchinista può condurre e quali sono le infrastrutture su cui egli può condurre il mezzo.
Nell’ambito del relativo corso, il futuro macchinista ferroviario potrà dunque formarsi in temi come:
- i documenti necessari allo svolgimento del servizio;
- i sistemi di esercizio e i regimi di circolazione;
- la conduzione del treno in condizioni normali e in condizioni di guasto;
- la conoscenza dei veicoli: conoscenza dell’insieme degli organi di comando e degli indicatori a disposizione del macchinista inerenti alla trazione, alla frenatura e i dispositivi di sicurezza della
circolazione; - la frenatura, il tipo di marcia e velocità limite in funzione delle caratteristiche della linea;
- la marcia in condizioni particolari;
- le regole di sicurezza da seguire per mettere in marcia e/o arrestare un treno, per non superare la velocità consentita e per rispettare le fermate previste o prescritte;
- la gestione delle anomalie e degli incidenti e inconvenienti di esercizio;
- la capacita di ispezionare il treno e individuare i segnali di anomalie;
- l’immobilizzazione del treno;
- i mezzi di protezione e di comunicazione disponibili.
Macchinista ferroviario: quanto guadagna mensilmente?
Vero è che il corso di formazione per macchinista ferroviario ha un costo non irrilevante, essendo pari a svariate migliaia di euro, ma la buona notizia è che - una volta acquisite le certificazioni adeguate per svolgere questa professione - lo stipendio previsto è certamente al di sopra di tanti altri.
Si stima infatti che la retribuzione per un macchinista si attesti su 2mila euro mensili in media, e ciò ben si spiega con il fatto che si tratta di un’attività ad alto tasso di responsabilità e in cui non manca il dispendio di energie.
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