Chi non si è mai chiesto, almeno una volta nella vita, come fare per diventare ricchi anche con un lavoro normale? Vediamo di rispondere a questa domanda.
Diventare ricchi con un lavoro normale è possibile?
Che non esista una ricetta prestabilita e semplice per raggiungere lo status della più sfrenata ricchezza economica e magari anche in modo rapido è logico e anche chiaro per tutti.
Tuttavia, c’è poco da fare: tutti provano un poco di desiderio nel provare lo stile di vita dei ricchi e di tutti coloro ai quali la vita sembra servita su di un piatto d’oro.
Per la maggior parte delle persone, la vita comporta un lavoro ordinario e una paga su per giù rientrante nei limiti dell’ordinario. Proviamo, però, a rispondere alla domanda: come diventare ricchi con un lavoro normale?
Fare due calcoli
Analizzare la propria situazione finanziaria è il punto di partenza per capire come ottimizzare il proprio portafogli. Infatti, prima ancora della pianificazione di una strategia, si devono assolutamente analizzare in modo freddo le entrate e le uscite, in modo da renderle ottimizzate.
Se si ha un lavoro che frutta uno stipendio medio, il che significa circa 30.000 euro all’anno lordi in Italia, bisogna partire dal ragionamento assurdo che se non si spendesse nemmeno un centesimo di quell’entrata, il tempo necessario per mettere da parte 250.000 euro sarebbe pari (approssimando con tasse escluse) all’incirca a una decina d’anni (almeno). Ciò significa che per ottenerne 500.000 servirebbe il doppio del tempo.
Le domande da porsi in base ai calcoli
In base a questo ragionamento bisogna prefissarsi il raggiungimento di un obiettivo di tipo economico e, in merito, le domande da porsi sono:
- Di che stipendio c’è bisogno per il raggiungimento dell’obiettivo?
- Che spese andranno a intaccare le entrate?
- Quanto è possibile risparmiare tra uscite ed entrate annuali?
- Che investimenti si possono fare?
- Quali sono gli sprechi? E quali sono le spese superflue e non necessarie alle quali si può rinunciare?
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La via più breve: l’investimento
Esistono dei modi per abbreviare questo processo e migliorare la propria condizione economica più rapidamente. Si deve comprendere, innanzitutto, che più si vuole abbreviare il tempo di ottenimento del denaro, più aumenta il rischio che si è disposti a correre.
C’è chi sostiene che anche il matrimonio possa essere una forma d’investimento tra due persone che, unendo il loro patrimonio in segno della congiunzione affettiva, riescono a migliorare la condizione economica di entrambi.
Altri tipi d’investimento richiedono solitamente un capitale iniziale. Basti pensare, ad esempio, agli investimenti immobiliari (i più semplici da immaginare quando il mercato è favorevole).
C’è però un margine di rischio che cresce in modo direttamente proporzionale al potenziale guadagno. Un’idea suggerita da molti, in tal senso, è quella di mettere da parte un capitale e poi procedere eventualmente con questa fase.
Come investire
L’investimento comporta un rischio e per ridurne i margini c’è chi si affida agli esperti. Per mettersi nelle mani di un esperto, però, bisogna poter riporre fiducia in lui, poiché nel farlo si potrebbe incorrere il rischio di lasciare del denaro guadagnato col sudore della fronte nelle mani di un qualcuno che non ha il nostro stesso interesse ad ampliare il margine degli introiti.
Un ulteriore passo da poter fare in questa direzione è studiare. Ebbene sì, studiare cosa esiste nel mercato degli investimenti. Infatti, soltanto da un’attenta analisi di quali sono le possibilità più vicine al nostro budget e campo di conoscenza, potremo comprendere analiticamente se esiste davvero un investimento possibile per le nostre tasche.
A volte, infatti, gli imprenditori diventano ricchi puntando su idee innovative, start-up in crescita o ambiti che - con occhio sapiente e premonitore - si pensa (pur rischiando) possano far guadagnare nel futuro. C’è chi, addirittura, è riuscito a inventare nuove tipologie di lavoro.
L’ottimizzazione del portafogli
Una cosa è certa: non esiste una ricetta, ma può esistere la concreta necessità d’investire nello sviluppo delle proprie capacità e nell’ampliamento delle conoscenze.
Per di più, anche qualora non si riesca a diventare ricchi con un lavoro normale, si può ottimizzare il proprio denaro e, in particolare, il risparmio, anche solo creando un conto per le emergenze su cui auto-obbligarsi a versare una cifra auto-stabilita a cadenza regolare.
Questo non porterà a tenori di vita da stra-ricchi, ma sicuramente potrà incrementare per il meglio la condizione economica che si ottiene con un lavoro normale.
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