Come effettuare una visura catastale online? Ecco la risposta dell’Agenzia delle Entrate, che, in linea con la nuova era della tecnologia, spiega ai suoi utenti il procedimento attraverso un video postato su youtube.
Il video specifica come sia possibile avere informazioni catastali su immobili presenti su tutto il territorio nazionale, ad eccezione delle Province autonome di Trento e Bolzano, distinguendo due casi:
- se disponete dei dati catastali dell’immobile, è possibile andare sul sito dell’Agenzia del Territorio (dal 1 dicembre 2012 incorporata nell’Agenzia delle Entrate) e nella sezione “Servizi online” selezionare la voce “Visure catastali” sotto la voce “Privati” per accedere al servizio delle visure catastali online;
- se non disponete dei dati catastali dell’immobile, potete registrarvi al servizio Fisconline, selezionare la voce “Servizi catastali” e inserire il Codice PIN.
In particolare sarà possibile calcolare la rendita catastale, utile ai fini dell’individuazione dell’importo delle imposte sugli immobili, in primis l’IMU, anche se dopo il congelamento dei pagamenti di giugno, annunciato dal Premier Letta, non è ancora chiaro se allo stop sull’IMU farà seguito una nuova tassa comunale, una “service tax” che accorpi IMU e TARES, così da fondere in un’unica soluzione tutti i timori dei contribuenti.
Cos’è una visura catastale?
La visura catastale consente di avere informazioni circa i dati fiscali, nonché tecnici, di un terreno o di un’unità immobiliare intestati ad una persona, fisica o giuridica. Attraverso una misura catastale è possibile conoscere:
- i dati identificativi e reddituali dei beni immobili, fabbricati e terreni;
- i dati anagrafici della persona, fisica o giuridica, intestataria dei beni immobili;
- la mappa catastale (dati grafici dei terreni) e le planimetrie (dati grafici delle unità immobiliari urbane);
- gli atti di aggiornamento catastale.
La visura catastale può essere per terreno o per unità immobiliare o fabbricato. Nel primo caso i dati identificativi sono:
- la Provincia;
- il Comune;
- la Sezione (se presente);
- il foglio;
- la particella (detto anche mappale);
- i “dati di classamento”, ossia la qualità;
- la classe;
- la superficie;
- il reddito dominicale;
- il reddito agrario;
- gli intestatari (scheda anagrafica e C.F.) con indicazioni delle quote di diritto del terreno.
Nel secondo caso, invece, i dati identificativi sono:
- la Provincia;
- il Comune;
- la sezione;
- il foglio;
- la particella;
- il subalterno;
- i dati di classamento;
- la zona censuaria;
- la categoria catastale;
- la classe;
- la consistenza/vani;
- la superficie catastale;
- gli intestatari (scheda anagrafica e C.F.) con indicazioni delle quote di diritto del terreno.
Guarda il video guida messo a disposizione dall’Agenzia delle Entrate
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