Non è detto che i mercati in trading range siano totalmente da disprezzare. Anche in questi casi si possono cogliere interessanti opportunità di guadagno
Lavorare in un contesto di lateralità per un trader non è certamente il massimo. E’ pur vero che i mercati in trading range possono comunque offrire buoni spunti operativi, sfruttando i probabili rimbalzi dalle zone di supporto e resistenza della struttura tecnica. In genere i trading range presentano un’ampiezza importante, intesa come distanza dal punto di massimo a quello di minimo della configurazione grafica complessiva. In caso contrario si parlerebbe di congestione stretta dei prezzi e, il più delle volte, di compressione di volatilità.
Il trading range è una struttura grafica diversa, in quanto al suo interno possono crearsi mini-trend direzionali da sfruttare in un’ottica di swing trading di breve periodo. Ciò che bisogna ricordare è che in queste condizioni di mercato bisogna acquistare sui supporti e vendere in prossimità delle resistenze e viceversa. Fare acquisti o vendite all’interno del trading range può risultare molto rischioso. Andiamo a vedere un esempio pratico, riferito a una materia prima: l’argento. Il grafico del silver, time frame a 4 ore, mostra un trading range piuttosto ampio tra 14,90 e 14,15 circa.
Per avere maggiori possibilità di essere profittevoli in questo contesto di mercato bisogna acquistare basso e vendere alto. Ad esempio, la formazione della pin fakey sul supporto chiave sarebbe stata una buona occasione d’acquisto. I prezzi sono risaliti con forza, fino a toccare area 14,90 dollari senza fare grossi pullback. In pratica, comprando poco sotto 14,30 dollari e vendendo in area 14,80, il rapporto rischio/rendimento avrebbe fatto segnare un valore compreso tra 1:5 e 1:6. Davvero notevole…
Alla prossima pillola!
Nicola D’Antuono
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