I migliori breakout derivano da particolari condizioni del mercato. Andiamo a vedere quale contesto può risultare terreno fertile per l’avvio di movimenti direzionali esplosivi dei prezzi
Chi fa trading di breve termine deve concentrarsi necessariamente su strumenti finanziari attivi, ovvero in grado di effettuare escursioni di prezzo abbastanza ampie da consentire il rapido raggiungimento del target prefissato così da restare il meno tempo possibile in balia dei movimenti erratici e casuali del mercato. In genere uno swing trader non va oltre un arco temporale compreso tra i 2 e i 5 giorni effettivi, mentre un position trader potrebbe anche mantenere la posizione overnight per decine di giorni o addirittura settimane (nel caso in cui lavorasse su time frame molto grandi, come il “weekly”).
Anche in un’ottica di momentum trading - ovvero uno stile che mira a sfruttare la forza esplosiva “del momento” sul mercato e quindi trend direzionali che stanno per sbocciare e dare i loro frutti – non si dovrebbe puntare a restare troppo tempo con una posizione a rischio sul mercato. In genere se un breakout non è subito fruttifero di rendimenti, evidenziando candele ad ampio range molto solide, allora potrebbe essere benissimo un potenziale fakeout. Come individuare allora i migliori breakout? L’ideale è sfruttare quei contesti di mercato caratterizzati da una forte compressione della volatilità, meglio ancora quando i prezzi vengono “ingabbiati” in rettangoli o triangoli.
Il grafico mostrato in alto sul tasso di cambio EUR/CHF, time frame a 4 ore, mostra una tipica contrazione della volatilità con lungo e stretto rettangolo. Il breakout deve essere necessariamente accompagnato da una long candle del tipo expansion breakout e/o expansion pivot per essere lavorato. Altri candlestick setup non devono essere presi in considerazione. Nel caso del cross euro/franco si può notare come il super-breakout della congestione abbia originato un violento trend direzionale con ascesa dei prezzi nell’ordine dei 400-500 pip nel giro di pochi giorni.
Alla prossima pillola!
Nicola D’Antuono
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