Come ottenere green pass italiano se vaccinati all’estero

Fiammetta Rubini

05/08/2021

Come funziona il rilascio del green pass ai cittadini italiani vaccinati o guariti all’estero: a chi rivolgersi e quali documenti servono? I chiarimenti del Ministero della Salute.

Come ottenere green pass italiano se vaccinati all’estero

Dal 6 agosto il green pass diventa obbligatorio per entrare quasi ovunque, ma c’è ancora moltissima gente vaccinata senza green pass. Tra questi tanti cittadini italiani vaccinati o guariti all’estero, fuori dall’Europa, a cui non è stata ancora rilasciata la certificazione verde.

Il problema riguarda in particolare modo gli immunizzati con vaccini non riconosciuti dall’AIFA. Queste persone si trovano nel limbo dei vaccinati che non possono ottenere il green pass italiano e che, in assenza di soluzione, rischiano di non poter andare in ristoranti e bar al chiuso, palestre, piscine, centri benessere, parchi divertimento, cinema, teatri e musei dal 6 agosto. Oppure di essere costretti a fare un tampone entro 48 ore prima per avere accesso a tutte le attività che richiedono il green pass. Ma anche cittadini italiani vaccinati con doppia dose Pfizer o monodose J&J tornati in Italia non riescono ancora a ottenere il green pass.

Ma la soluzione al problema è finalmente arrivata. Il Ministero della Salute ha trasmesso una circolare che chiarisce le modalità di rilascio del green pass per chi è stato vaccinato all’estero. Ecco tutte le cose da sapere.

Come si ottiene il green pass

Il green pass in Italia, o certificazione verde Covid-19, viene rilasciato a chi:

  • ha ricevuto almeno una dose del vaccino (vale da 15 giorni dopo)
  • è guarito dal Covid (validità: 180 giorni dalla data di avvenuta guarigione)
  • si sottopone a un tampone molecolare o antigenico rapido (validità: 48 ore)

Green pass: il problema degli italiani vaccinati all’estero

Il problema di molti italiani vaccinati all’estero è che sono stati vaccinati con vaccini approvati in altri Paesi ma non in Italia o in Europa. È il caso di CoronaVac, il vaccino della casa cinese Sinovac che ha avuto l’ok dall’OMS ma non dalle autorità sanitarie europee.

Queste persone non hanno quindi diritto al green pass, e non possono nemmeno rifare il vaccino iniziando un nuovo ciclo perché i protocolli sanitari non prevedono questa eventualità.

In Italia, infatti, si ottiene il green pass tramite vaccino solo se si è immunizzati con quelli approvati dall’EMA e dall’AIFA, ovvero Comirnaty (PfizerBioNtech), Spikevax (Moderna), Vaxzevria (AstraZeneca) e COVID-19 Vaccine Janssen (Janssen-Johnson & Johnson), e lo stesso vale anche per i vaccinati all’estero.

Non si devono invece preoccupare di green pass i volontari che hanno partecipato alla sperimentazione Reithera, il vaccino italiano. Chi ha ricevuto una o due dosi può richiedere la certificazione di esenzione temporanea alla vaccinazione, con validità fino al 30 settembre 2021, che sarà rilasciata dal medico responsabile del centro di sperimentazione in cui è stata effettuata la vaccinazione.

Vaccinati all’estero: come ottenere il green pass italiano

I cittadini italiani anche residenti all’estero e i loro familiari conviventi, anche non iscritti al Servizio Sanitario Nazionale o al SASN, che si sono vaccinati all’estero o guariti dal Covid mentre erano fuori dall’Italia potranno richiedere, se si trovano già in Italia, il green pass.

Come? Recandosi presso l’ASL muniti di:

  • documento di riconoscimento ed eventuale codice fiscale
  • certificato vaccinale rilasciato dall’Autorità Sanitaria estera con riportati i dati personali del titolare, i dati relativi al vaccino ricevuto (marca e lotto), la data di somministrazione del vaccino e i dati identificativi di chi ha rilasciato il certificato (Stato, Autorità sanitaria)

Green pass per chi è guarito

Chi vuole ottenere il green pass tramite certificato di guarigione dal Covid-19, oltre a documento di riconoscimento ed eventuale codice fiscale deve presentare anche il certificato di guarigione rilasciato dall’Autorità Sanitaria estera che riporti almeno uno dei seguenti dati:

  • dati identificativi del titolare (nome, cognome, data di nascita)
  • informazioni sulla precedente infezione da SARS-CoV-2 del titolare, successivamente a un test positivo (data del primo tampone molecolare positivo)
  • dati identificativi di chi ha rilasciato il certificato (Stato, Autorità sanitaria)

La Asl accetta certificati sia in formato digitale che cartaceo, che però devono essere redatti almeno in lingua inglese e, per la Provincia Autonoma di Bolzano, in inglese o tedesco. In caso di altra lingua è richiesta anche una traduzione giurata.

Chi è guarito e ha ricevuto una sola dose di vaccino a completamento del ciclo vaccinale, come stabilito dai protocolli sanitari, deve presentare sia il certificato di vaccinazione che quello di guarigione, nelle modalità sopracitate.

Green pass con una dose

Chi ha ricevuto solo la prima dose all’estero e vuole richiedere il green pass in Italia può farlo, ma solo se non è stato sforato il limite massimo che può intercorrere tra la prima e la seconda dose (attualmente 42 giorni per Pfizer e Moderna e 84 giorni per AstraZeneca). In ogni caso gli sarà garantita la somministrazione della seconda dose per completare il ciclo vaccinale.

Come recuperarlo

Solo il personale medico può validare la documentazione presentata dal richiedente. Sono i Sistemi Sanitari Regionali a occuparsi dell’inserimento dei dati ai fini del rilascio della certificazione verde Covid-19 e della loro trasmissione all’Anagrafe Nazionale Vaccini. Una volta completata l’operazione la Piattaforma nazionale-DGC genera in automatico il green pass, il cui codice AUTHCODE viene inviato via email o SMS.

Per recuperare e scaricare il green pass bisogna andare sul sito sito www.dgc.gov.it o su app Immuni inserendo AUTHCODE ricevuto ed estremi della propria tessera sanitaria. Chi è senza tessera sanitaria può inserire gli estremi del documento d’identità presentato al momento della richiesta. Oppure può usare SPID sempre dal sito ufficiale del green pass o andando su app IO.

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