Come trovare lavoro nonostante la pandemia: ecco le aziende che assumono

Simone Micocci

06/12/2021

La pandemia ha messo in crisi il mercato del lavoro, ma nonostante tutto ci sono aziende che hanno aumentato le assunzioni di nuovo personale.

Come trovare lavoro nonostante la pandemia: ecco le aziende che assumono

Trovare un lavoro nel periodo della pandemia - che ha messo a tappeto molte aziende - non è per nulla semplice. Il mercato del lavoro italiano, già in difficoltà, ha pagato, e continua a farlo, le conseguenze del Covid ed è per questo che trovare oggi un’azienda che assuma è ancora più di difficile rispetto al passato.

Tuttavia, per semplificare la ricerca di chi è disoccupato ed è desideroso di trovare un nuovo impiego, Infocamere ha effettuato un’analisi di quelli che nel periodo di pandemia sono i settori più propensi all’assunzione e dove quindi è più semplice trovare lavoro.

In particolare, l’analisi d’Infocamere rivela non solo le aziende con maggiore propensione all’assunzione, quanto quelle che dal 2019 a oggi sono riuscite persino ad aumentare il numero di personale.

Le aziende che assumono nonostante la pandemia: l’analisi di Infocamere

Non sono poche le aziende che, nonostante lo scoppio della pandemia, con annesse chiusure e restrizioni, hanno incrementato il numero dei loro dipendenti: si tratta di 435 mila imprese su un totale di 3,2 milioni.

Nel dettaglio, se consideriamo solamente queste aziende - al netto di quelle che hanno mantenuto il numero di addetti invariato oppure quelle, tante, che invece lo hanno ridotto - ne risulta che da 5,4 milioni di addetti nel pre pandemia si è saliti oggi a 7 milioni, ossia il 28,5% in più.

Per l’elaborazione dei dati, effettuata per conto di Repubblica Affari&Finanza, Infocamere ha incrociato le informazioni del Registro delle imprese con quelli provenienti dall’INPS. Fonti ufficiali, che ci restituiscono uno spaccato del mercato del lavoro durante la pandemia, con un focus sulle aziende più virtuose per quanto riguarda le assunzioni di nuovo personale.

Scendendo più nel dettaglio, delle 435 mila imprese in crescita la maggior parte - quattro su cinque - hanno meno di 10 dipendenti e ne hanno assorbiti in media 2 ciascuna, creando 690 mila posti di lavoro totali nell’ultimo periodo.

Considerando le grandi aziende, quelle con più di 250 addetti, l’aumento di personale ammonta, complessivamente, a circa 290 mila addetti in più, anche se va detto che in alcuni casi si tratta di un incremento apparente in quanto questo è conseguente all’accorpamento di due differenti società.

Nonostante ciò, il report individua un “nucleo d’imprese”, minoritario, che in questo periodo ha registrato una forte crescita, tale da necessitare di un maggior numero di personale.

Cerchi lavoro? Ecco chi assume di più

C’è un primo dato che salta all’occhio guardando alle aziende che - secondo il rapporto di Infocamere - hanno assunto di più negli ultimi due anni: la folta presenza delle agenzie private per il lavoro, con un incremento dei contratti di somministrazione.

Nel dettaglio, guardando solamente a questo settore, l’elenco delle agenzie di somministrazione che hanno assunto di più nell’ultimo periodo vede la seguente classifica:

  1. Adecco;
  2. GI Group;
  3. Synergie Italia;
  4. Randstad;
  5. Maw Men at Work.

Il motivo di questa maggiore propensione all’assunzione da parte delle agenzie per il lavoro lo spiega Andrea Malacrida, amministratore delegato di Adecco Italia. Questo ha raccontato che vista la crisi economica ci sono aziende che non vogliono correre il rischio di assumere a tempo indeterminato un lavoratore in questo periodo così delicato e per questo motivo chiedono all’agenzia di somministrazione di farlo per conto loro.

Mettendo da parte i contratti di somministrazione, tra i settori che brillano ci sono:

  • trasporto merci;
  • magazzinaggio;
  • logistica;
  • servizi sanitari;
  • costruzioni (spinte, ad esempio, dagli incentivi statali come il superbonus).

Ma il settore migliore, con 142 mila addetti in più rispetto al pre pandemia, è quello del commercio al dettaglio. A fare da spinta sono i supermercati, i quali - nonostante la crisi e il crescente interesse della popolazione nei confronti dell’e-commerce - continuano a espandere i loro punti vendita. In particolare, nella classifica dei migliori troviamo, non in ordine:

  • Lidl;
  • Esselunga;
  • Eurospin;
  • Bennet;
  • MD;
  • Aldi.

E non può mancare - seppur non si può parlare di certo di supermercato - Amazon che in Italia ha annunciato altre 500 assunzioni prima della fine dell’anno.

Poche, invece, le aziende che operano nel settore delle tecnologie. Tra le tante che hanno limitato le assunzioni, ce ne sono poche che tuttavia hanno avviato un piano di espansione reclutando un numero crescente di lavoratori: ad esempio, c’è la GPI - che si occupa di servizi digitali per la sanità - e la NTT Data che con 460 milioni di fatturato raggiunti in Italia (l’azienda è giapponese) ha superato i 4 mila addetti e non intende fermarsi.

Guardando ai gruppi industriali, invece, in leggera crescita (appena 645 addetti in più) è Fincantieri, così come Leonardo (620 lavoratori in più).

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