Comunicazione forniture stampati fiscali: il termine ultimo per l’invio dei dati è fissato al 28 febbraio 2018. Ecco le modalità di trasmissione.
Comunicazione forniture stampati fiscali: entro la fine di febbraio, i soggetti autorizzati alla diffusione di stampati fiscali, come le tipografie e i rivenditori autorizzati, dovranno comunicare all’Agenzia delle Entrate i dati riguardanti le riforniture effettuate nell’anno precedente.
La trasmissione dovrà avvenire telematicamente o direttamente attraverso il servizio Entratel o tramite gli intermediari abilitati.
Vediamo di seguito nel dettaglio la scadenza prevista per la comunicazione delle forniture e i dati necessari per l’invio di quest’ultima all’Agenzia delle Entrate.
Comunicazione forniture stampati fiscali: scadenza il 28 febbraio 2018
Il Decreto del Presidente della Repubblica del 05/10/2001 n. 404 ha introdotto l’obbligo di trasmissione, per le tipografie autorizzate alla stampa di documenti fiscali ed i soggetti autorizzati ad effettuarne la rivendita, all’Agenzia delle Entrate dei dati relativi alle forniture effettuate nell’anno solare precedente nei confronti dei rivenditori o dei soggetti utilizzatori degli stampati.
Il suddetto Decreto stabilisce inoltre che i soggetti obbligati alla trasmissione della comunicazione delle forniture effettuate sono tenuti ad annotare, prima della consegna degli stampati, i dati di ciascuna fornitura in un apposito registro delle forniture tenuto anche con sistemi informatici.
L’invio della comunicazione deve avvenire come ogni anno entro la fine del mese di febbraio, ovvero non più tardi del 28 febbraio 2018 per la trasmissione dei dati relativi al 2017.
Nel caso di omessa trasmissione dei dati in questione si applica, a decorrere dal 1° gennaio 2016, la sanzione, prevista dal riformulato articolo 11 decreto legislativo 471/1997, che va da un minimo di euro 250 euro ad un massimo di euro 2.000 euro.
Comunicazione forniture stampati fiscali: i dati necessari
I dati da trasmettere per ciascuna fornitura sono:
- i dati identificativi della tipografia o del rivenditore (codice fiscale, partita IVA, denominazione, o in caso di impresa individuale, cognome, nome e ditta);
- i dati identificativi del rivenditore o dell’acquirente utilizzatore (codice fiscale, partita Iva, denominazione, o in caso di impresa individuale, cognome, nome e ditta);
- gli estremi dell’autorizzazione rilasciata dall’Amministrazione finanziaria;
- il numero di stampati forniti, con l’indicazione della serie e dei relativi numeri iniziale e finale;
- il codice identificativo delle diverse tipologie di stampati oggetto della fornitura;
- la data della fornitura.
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