Fineco Bank annuncia maxi aumento dei costi nel 2020: niente più conto corrente gratis per alcuni clienti, che pagheranno quasi 4 euro al mese. Ecco cosa fare.
Conto Fineco Bank gratis addio. Dal 1° febbraio 2020 arrivano aumenti con la modifica unilaterale del contratto che consisterà, per alcuni correntisti, nell’aumento del canone mensile da 0 euro a 3,95 euro. Una cifra che si aggirerà intorno ai 50 euro all’anno.
La banca online, nota per l’offerta dei suoi servizi senza costi e che vanta “il 97% di clienti soddisfatti” cambia rotta, e la colpa, a detta del gruppo, sarebbe dei tassi d’interesse negativi e del fondo interbancario, che “hanno compromesso l’equilibrio tra il costo per la banca del servizio offerto e le condizioni economiche applicate ai conti correnti”.
FinecoBank conto a pagamento nel 2020: per chi resta gratis
Conto Fineco a pagamento sì, ma non per tutti. Sono esclusi dagli aumenti i nuovi clienti, ovvero chi apre un conto Fineco dal 1 ottobre 2019 al 31 gennaio 2020. Per loro il conto corrente è gratis per tutto il 2020. La gratuità resta anche per i clienti private e per chi ha un mutuo Fineco.
In ogni caso Fineco permetterà agli altri correntisti colpiti dagli aumenti di ridurre il canone a certe condizioni, godendo di bonus, fino ad azzerare i costi.
1 euro di bonus al mese
- per chi si fa accreditare lo stipendio o la pensione sul conto
- ogni 10000 euro di investimenti in portafoglio
- ogni 20000 euro di risparmio amministrato
- per addebito rata prestito Fineco
- per ogni ordine trading eseguito nel mese
- per fondo pensione valorizzato
- per addebito premio polizza salute
3,95 euro di bonus
- con il servizio di consulenza Plus o Advice valorizzato
- diventando cliente Private
- addebitando rata Mutuo Fineco
- con Credit Lombard utilizzato
A partire da febbraio 2020, quando scatteranno gli aumenti, i clienti avranno a disposizione un simulatore con cui potranno visionare i bonus maturati nell’arco di un mese.
Fineco Bank, aumenti “non giustificati”: cosa fare
La proposta di modifica unilaterale del contratto da parte della banca è disciplinata dall’articolo 118 del Tub, ma la decisione di Fineco di aumentare i costi del conto corrente è, secondo Altroconsumo, ingiustificata. “Non vi è alcun giustificato motivo per cui Fineco metta il conto a pagamento solo per alcune categorie di clienti”, dicono gli esperti.
Dando un’occhiata ai bilanci della banca, non mostrano segni di debolezza o perdite, anzi: nel 2019 Fineco ha registrato una crescita aumentando i ricavi e mantenendo i costi operativi piuttosto invariati. Nonostante ciò Fineco ha deciso di scaricare sui clienti il peso della riduzione dei tassi di interesse di mercato “in un quadro di perdurante debolezza dell’economia e gli oneri incrementali connessi alla normativa in tema di tutela dei depositanti”, citando la banca.
Già in passato Fineco ha alzato i costi per i suoi clienti, decidendo di introdurre una commissione sui prelievi bancomat per cifre sotto i 100 euro. In quell’occasione ci si era appellati all’entrata in vigore delle nuove regole europee sulle commissioni interbancarie che fissavano la soglia massima richiesta dalle banche agli esercenti per ogni transazione con bancomat e carta di credito.
Chi non vuole sottostare alle nuove modifiche contrattuali ha tre opzioni: cambiare banca, fare un reclamo via email alla banca o rivolgersi all’arbitro bancario. Per saperne di più leggi anche:
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