Contratti statali: addio a posto fisso e scatti di anzianità. Tutte le novità

Stefania Manservigi

26 Luglio 2016 - 11:06

Le ultime notizie sulla riforma della Pa non sono positive per gli statali: addio al posto fisso e agli scatti di anzianità anche per i dipendenti pubblici.

Contratti statali: addio a posto fisso e scatti di anzianità. Tutte le novità

Gli statali dovranno dire addio al posto fisso e agli scatti di anzianità.
Sono queste le ultime notizie che riguardano il testo unico sul pubblico impiego che, nelle sue 133 pagine, cancella due delle certezze dei dipendenti pubblici.
Cosa cambia per gli statali con la riforma della pubblica amministrazione? Cosa viene previsto per quanto riguarda il posto fisso e gli scatti di anzianità?
Vediamo di seguito le ultime indiscrezioni a riguardo.

Contratti statali: addio al posto fisso
Per quanto riguarda il posto fisso il testo unico sul pubblico impiego prevede che ogni anno tutte le amministrazioni comunichino al ministero le eccedenze di personale rispetto alle

«esigenze funzionali o alla situazione finanziaria».

Cosa succederà dunque ai dipendenti che non possono più essere tenuti in carico o non sono più utili? Per tutti i dipendenti che vengono ricompresi tra le eccedenze è prevista la possibilità di essere trasferiti in un altro ufficio purché lo stesso si trovi a 50 km da quello di provenienze come previsto dalla mobilità obbligatoria.
Nel caso in cui il trasferimento non fosse possibile le eccedenze possono essere messe in «disponibilità»; ciò significa che i dipendenti interessati non lavorano e percepiscono l’80% dello stipendio, compresi i contributi per la pensione. Tuttavia la bozza del testo unico prevede che il «rapporto di lavoro si intende definitivamente risolto» nel caso in cui, entro due anni dalla messa in disponibilità, le eccedenze non trovino un’altra occupazione, anche accettando un inquadramento più basso con conseguente taglio dello stipendio.
Il sistema previsto non è del tutto innovativo: un meccanismo simile è già esistente ma la novità che verrebbe introdotta con il nuovo testo unico sul pubblico impiego, è l’introduzione di sanzioni nel caso in cui gli uffici non comunichino le eccedenze: mentre al momento le amministrazioni non vengono sanzionate, con l’approvazione del testo vengono previsti lo stop alle assunzioni e l’avvio del procedimento disciplinare per il dirigente.

Contratti statali: no agli scatti di anzianità, sì alle valutazioni
L’altra novità per gli statali introdotta con il testo unico sul pubblico impiego è lo stop agli scatti di anzianità. Gli scatti vengono infatti sostituiti con un sistema di valutazione annuale ad opera dei dirigenti. Gli aumenti verranno infatti stabiliti sulla base delle valutazioni attuate dai dirigenti e in base alle risorse disponibili; in ogni caso l’aumento non può essere erogato a più del 20% dei dipendenti per ogni amministrazione.

Contratti statali: altre novità
Oltre all’addio al posto fisso e agli scatti di anzianità, il testo unico sul pubblico impiego prevede altre novità. Tra le novità l’obbligo della conoscenza dell’inglese per i concorsi pubblici e la visita fiscale automatica che scatterà per le assenze del venerdì e nei giorni prefestivi. Viene previsto anche il buono pasto di 7 euro al giorno, e la fine dell’indennità di trasferta.

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