Giancarlo Marcotti nel corso della puntata del 28 febbraio di Mondo & Finanza ha parlato del crollo delle Borse a seguito dell’emergenza coronavirus, con i Mercati che si sono spaventati solo quando l’epidemia è scoppiata anche in Italia.
Il venerdì nero delle Borse mondiali, con il tracollo dei Mercati che hanno lasciato sul campo oltre 4 punti percentuale, è stato il primo segnale della tanto ipotizzata crisi finanziaria globale a seguito dell’emergenza coronavirus.
Oltre ai timori per la diffusione del virus che ormai avrebbe raggiunto tutti i continenti, le paure maggiori sono tutte per i rischi di una nuova profonda crisi economica che potrebbe coinvolgere pesantemente anche il nostro Paese.
Il crollo delle Borse è stato inevitabilmente il primo argomento trattato da Fabio Frabetti e Giancarlo Marcotti durante la puntata del 28 febbraio di Mondo & Finanza, il format di MoneyTV in onda ogni venerdì alle ore 12.00 sul canale YouTube di Money.it.
“Tanto tuonò che piovve si potrebbe dire - ha commentato Marcottti - effettivamente in questo caso sembra che il Mercato attendesse una scusa per poter stornare e ora è arrivata questa del coronavirus”.
Per l’esperto finché il coronavirus era una cosa che “era rimasta nell’ambito della Cina queste Borse continuavano a salire, gennaio era stato un mese buono mentre febbraio era partito alla grande, quindi sembrava una cosa che non spaventava i Mercati” .
Tutto sarebbe cambiato però secondo Marcotti quando il virus ha raggiunto uno dei paesi occidentali, cioè l’Italia, quando improvvisamente “è cambiato tutto, nonostante che il numero dei decessi è minimo e quello dei contagiati limitato, difficile non credere che dietro ci siano altre motivazioni”.
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