Coronavirus, Olimpiadi 2020 a rischio? Ipotesi porte chiuse sul tavolo

Leonardo Pasquali

2 Marzo 2020 - 13:13

Il coronavirus continua a far paura. A rischio ora tutti i grandi eventi pubblici pianificati nei prossimi mesi. Tra questi le Olimpiadi in Giappone ed Euro 2020

Coronavirus, Olimpiadi 2020 a rischio? Ipotesi porte chiuse sul tavolo

Una minaccia sempre più grande quella legata al coronavirus. L’epidemia è in rapida diffusione in tutti i continenti e tra le misure di contenimento sul tavolo c’è anche la cancellazione di grandi eventi pubblici.

Di conseguenza, anche le Olimpiadi che si terranno in Giappone a partire dal 24 luglio 2020 sono a rischio.

Cosa succederà alle Olimpiadi di Tokyo 2020?

Il nuovo virus ha colpito ormai 89mila persone a livello globale e causato circa 3mila morti, secondo i dati raccolti dall’Organizzazione Mondiale della Sanità. Solo in Giappone sono stati registrati 239 casi e 5 vittime. Il primo ministro Shinzo Abe ha già chiesto, tra le altre cose, di chiudere le scuole fino a fine marzo. In questo momento, si stanno attuando misure di contenimento con l’obiettivo di evitare modifiche al programma prestabilito sui Giochi olimpici. Il presidente del Comitato Olimpico Internazionale, Thomas Bach, ha cercato in queste ore di rassicurare circa il regolare svolgimento della 32esima Olimpiade. Queste le sue parole rilasciate in conferenza stampa in merito:

“La posizione ufficiale del CIO è rispettare l’impegno preso e quindi garantire il successo dei Giochi olimpici di Tokyo”

Secondo quanto riportato proprio dal CIO, dovrebbero partecipare ai giochi circa 11.091 atleti. Ciò che preoccupa, tuttavia, è che molti spettatori arriveranno dall’estero per assistere alla manifestazione. È previsto, infatti, uno spostamento complessivo di quasi 1 milione di persone. Se l’edizione di quest’anno dovesse essere effettivamente cancellata si tratterebbe di un inedito. Nella storia della competizione solamente durante le due guerre mondiali si è arrivati all’annullamento - in particolare le edizioni estive del 1916, 1940 e 1944 e quella invernale del 1944.

Ipotesi porte chiuse sul tavolo

Al momento il Comitato sta anche valutando la possibilità di disputarle a porte chiuse. Questo, ovviamente, nel caso in cui la situazione dovesse peggiorare ulteriormente nelle prossime settimane. L’alternativa sarebbe particolarmente valida in modo da non stracciare i contratti stipulati con le emittenti televisive, soddisfare gli spettatori e allo stesso tempo evitare il rinvio o lo spostamento dell’evento in un’altra location. Secondo quanto riportato da Reuters, per i Giochi olimpici di Tokyo si parla di un giro d’affari di poco più di 700 milioni di euro. I dati però non includono i diritti acquisiti dagli sponsor, dalle aziende di merchandising, dai media, dalle compagnie di viaggi e dalle strutture ricettive. Se consideriamo, infatti, questi ultimi allora l’ammontare totale si avvicinerebbe ai 2 miliardi di euro.

Sulla questione è intervenuto anche il presidente della FIFA, Gianni Infantino, venerdì, sottolineando la gravità della situazione. L’impatto che il coronavirus potrà avere - e che sta avendo tuttora - sulle manifestazioni sportive internazionali è potenzialmente enorme. È concreta l’ipotesi, a questo punto, che anche le sfide calcistiche europee di fine marzo, tra cui playoff e amichevoli legate ad Euro 2020, vengano rinviate. Infantino, tuttavia, nutre la speranza che sia le Olimpiadi sia l’Europeo (che dovrebbe partire il 12 giugno) si possano disputare senza particolari problemi.

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