Secondo uno studio della Fondazione Hume, che confronta i dati di 23 Paesi colpiti dall’epidemia, l’Italia è nelle ultime posizioni della classifica per numero di tamponi effettuati.
Uno studio della Fondazione Hume ha analizzato il numero di tamponi effettuati in 23 Paesi, prendendo in considerazione anche l’Italia. Sulla base dei dati raccolti il nostro Paese non ha affatto un primato, ma anzi risulta essere nelle ultime posizioni della classifica.
Il confronto internazionale mostra come solamente 4 dei Paesi analizzati effettuino meno tamponi dell’Italia. In totale sul nostro territorio nazionale ne sono stati effettuati circa 1 milione da quando è iniziata l’epidemia seguendo dei criteri di priorità indicati in una circolare del ministero della Salute dando la precedenza agli operatori sanitari e i pazienti ospedalizzati, seguiti dai soggetti fragili o con infezioni respiratorie ricoverati nelle RSA.
Quale Stato fa più tamponi? La classifica
La classifica pubblicata da Fondazione Hume si basa sui dati i dati provenienti da Worldometers, dalla Johns Hopkins University e della nostra Protezione civile, e analizza il numero dei tamponi effettuati in 23 Paesi per ogni abitante a parità di “anzianità epidemica”.
Nazione | Numero di tamponi |
Estonia | 795 |
Israele | 742 |
Norvegia | 616 |
Finlandia | 603 |
Repubblica Ceca | 599 |
Slovenia | 504 |
Canada | 479 |
Germania | 343 |
Irlanda | 339 |
Portogallo | 316 |
Austria | 311 |
Ungheria | 262 |
Turchia | 256 |
Svizzera | 239 |
Danimarca | 196 |
Stati Uniti | 187 |
Belgio | 105 |
Spagna | 102 |
Italia | 100 |
Paesi Bassi | 82 |
Regno Unito | 80 |
Svezia | 77 |
Francia | 53 |
L’Italia si trova al diciannovesimo posto e su 23 Paesi presi in considerazione solamente 4 sono meno efficienti dell’Italia, tra questi anche la Francia, in ultima posizione e il Regno Unito. La Spagna ci supera di pochi tamponi, mentre il numero degli Stati Uniti è quasi il doppio del nostro. In cima alla classifica invece troviamo l’Estonia, Israele e la Norvegia.
Va comunque precisato che gli altri Stati, in cui l’epidemia si è diffusa in ritardo rispetto all’Italia hanno potuto beneficiare dell’errata corrige dell’OMS, che in un primo momento aveva affermato che i tamponi erano inutili per poi cambiare idea sostenendo di farne quanti più possibili, per cui una delle possibili “colpe” attribuibili al nostro Paese è quella di aver seguito alla lettera le indicazioni dell’Organizzazione.
L’Italia non è più la migliore del G20
Secondo il nostro Governo l’Italia era il Paese appartenente al G20 che effettuava più tamponi per abitanti, ma questo era vero fino al 16 aprile, quando siamo stati superati dalla Germania con 20,6 tamponi ogni 1.000 abitanti, contro i nostri 19,5.
La scelta del G20 come termine di paragone tuttavia solleva due principali problematiche:
- nella maggior parte degli Stati del G20 la pandemia non ha ancora raggiunto livelli di contagi e di morti sufficientemente alti, quelli realmente colpiti dal virus sono 5, compresa l’Italia;
- il confronto tra i vari Paesi viene fatto utilizzando dati raccolti in momenti diversi, ad esempio a distanza di due settimane per due differenti Stati, quando in realtà andrebbero paragonati i numeri dei tamponi tra due o più nazioni nello stesso stadio dell’epidemia.
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