Arriva un nuovo bonus bebè per incoraggiare le coppie a fare figli e contrastare così il calo demografico legato alla pandemia. Ecco dove.
Nasce il nuovo bonus bebè per contrastare l’effetto che la pandemia da coronavirus potrebbe avere sulle nascite. Questa è la decisione presa dal governo di Singapore che teme che lo stress e la crisi economica provocati dal virus potrebbero avere un forte impatto sull’indice di natalità, già tra i più bassi del mondo.
Fin dal mese di ottobre alcune famiglie idonee riceveranno degli sconti sulle bollette e le utenze da pagare, insieme a dei voucher per la spesa alimentare. Mentre ai lavoratori con basso reddito verrà erogato una pagamento cash di 3.000 S$ (pari a circa 1.900 €).
Il nuovo bonus bebè, cui importo non è stato ancora ufficializzato, si aggiunge alle altre misure già in atto da Singapore, attraverso le quali vengono offerti aiuti sostanziosi in denaro per i nuovi genitori fino ad un massimo di 10.000 S$, pari a circa 6.250 €.
Bonus pandemia per incentivare le nascite: succede a Singapore
Il governo di Singapore ha affermato di aver avuto prove che, a causa del Covid-19, diverse coppie abbiano messo in stand-by i loro piani di diventare genitori a causa dell’incertezza economica che si sta vivendo a livello globale.
Si tratterebbe di una nuova frenata delle nascite che sta seriamente spaventando le istituzioni locali. Nel Paese del sud-est asiatico, infatti, il tasso di natalità è crollato negli anni toccando il record negativo di 1,14 nascite per donna.
Singapore non è l’unica nazione del continente orientale a dover far fronte ad un crollo demografico. La Cina, ad esempio, ha raggiunto il picco negativo di 1,68, nonostante il governo comunista abbia interrotto la politica del figlio unico.
In altri Paesi è boom di nascite
Il problema opposto si sta vivendo invece in alcuni degli Stati confinanti, come Filippine e Indonesia, le quali si trovano ad affrontare un boom delle nascite causato dal lockdown.
Nelle Filippine in particolare, che contano già 108,4 milioni di abitanti, è previsto un totale di gravidanze indesiderate pari a circa 2,6 milioni, in caso si confermassero le restrizioni in atto fino alla fine del 2020.
Proprio in questa nazione si è registrato uno dei peggiori focolai di coronavirus dell’intera area geografica, anche a causa dell’intensa popolosità, la seconda più alta del sud-est asiatico.
Il boom delle nascite previsto ha portato ad un’attenzione speciale da parte del Fondo delle Nazioni Unite per la Popolazione (UNFPA), per il quale numeri così alti sono un altro tipo di pandemia.
Il Parlamento ha quindi deciso di implementare la task force contro l’epidemia, inserendo queste nuove problematiche e aumentando le presenze femminili al suo interno.
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