Coronavirus Emilia Romagna: anomalia a Ferrara, “immune” al virus

Leonardo Pasquali

31 Marzo 2020 - 13:31

Coronavirus in Emilia Romagna: il caso particolare di Ferrara, provincia con ’solo’ 306 casi positivi che sembra aver sviluppato una resistenza naturale al virus.

Coronavirus Emilia Romagna: anomalia a Ferrara, “immune” al virus

La provincia di Ferrara è una delle meno colpite dal coronavirus in Emilia Romagna , la seconda regione per numero di contagi in Italia dopo la Lombardia.

Un’anomalia che secondo alcune figure istituzionali dovrebbe diventare oggetto di studio per capire i motivi di tale resistenza al nuovo virus.

L’ipotesi è stata avanzata anche dal commissario regionale, Sergio Venturi, che ha parlato di vera e propria “resistenza naturale” alla COVID-19.

Coronavirus: il caso anomalo di Ferrara che ha pochissimi casi

L’Emilia Romagna è la seconda regione in Italia per numero di positivi al coronavirus dopo la Lombardia. Ad oggi si sono registrati 13.531 casi e 1538 morti ma tra le province meno colpite c’è quella di Ferrara con cifre completamente difformi dalle altre.

Sì, perché qui si sono contate ‘solamente’ 306 infezioni rispetto alle oltre 2.000 di Modena, di Piacenza o di Reggio Emilia. Un’anomalia vera e propria, in un’area tra le più affette che ricorda da vicino il caso di Ferrera Erbognano in Lombardia, uno dei pochi paesi con zero contagi.

In quel caso le istituzioni hanno proposto lo studio del sangue dei cittadini, alla ricerca di un ipotetico anticorpo che li abbia schermati dall’infezione. Anche qui potrebbe concretizzarsi uno scenario simile, come prospettato dal commissario regionale, Sergio Venturi, che ha definito quella del Ferrarese una “resistenza naturale” al nuovo virus.

Immunità a virus: Ferrara come oggetto di studio

Un caso del tutto eccezionale, considerato anche che i confini fisici della provincia di Ferrara lambiscono quelli delle altre più colpite dal coronavirus. Proprio nei pressi della provincia di Bologna tra l’altro si registrano la maggior parte dei contagi avvenuti nell’area. Venturi ha provato a ipotizzare qualche motivazione: “Sicuramente qualche ragione c’è, o che fosse zona malarica o perché c’è la talassemia”.

Non solo, ha anche azzardato che la malattia possa avere dei confini “fisici” visto che “a Parma ci sono 75 servizi in ambulanza e a Ferrara solo 12”, ribadendo poi la necessità di porre sotto la lente d’ingrandimento quanto sta avvenendo nella zona perché “potrebbe essere utile per altri cittadini"

Infine, il commissario regionale conferma “un trend di calo generalizzato” con una crescita delle nuove infezioni “non sostenuta” e sopratutto che sta interessando solamente “Bologna, Modena e Reggio Emilia”. Per i prossimi giorni è previsto sia una riduzione del numero dei decessi sia in quello dei contagi.

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