L’ultimo bollettino sul coronavirus parla di un pericoloso aumento di casi a Milano, con il governatore della Lombardia Attilio Fontana che ha invocato misure più restrittive per la troppa la gente ancora in giro.
Sono numeri terribili quelli dell’ultimo bollettino diramato dalla Protezione Civile, con la curva del contagio da coronavirus che è tornata a salire in maniera vertiginosa al pari di quella dei decessi con i morti totali che in Italia sarebbero adesso oltre 3.400.
A pagare il conto più salato è ancora la Lombardia, con le province di Bergamo e Brescia letteralmente martoriate dal coronavirus mentre il tanto agognato picco dei contagi ancora non sembrerebbe vedersi all’orizzonte.
In questa situazione di grande emergenza desta preoccupazione quello che sta avvenendo a Milano, dove solo in città nella giornata di giovedì 19 marzo si sono registrati 287 casi in più con il numero che sale a 643 considerando l’intera provincia.
Coronavirus, boom di contagi a Milano
Il motivo di questa impennata a Milano sarebbe la troppa gente ancora in giro, sia per motivi di lavoro che per fare attività sportiva, con le immagini della metropolitana affollata e delle strade con molta gente a spasso che stanno suscitando diverse polemiche sul web.
Nel frattempo la Regione Lombardia ha deciso di monitorare gli spostamenti della popolazione tramite le loro celle telefoniche, riscontrando che il 40% dei cittadini non rispetterebbe le attuali restrizioni.
Quello che spaventa di più in Lombardia è che il numero reale dei contagiati potrebbe essere ben maggiore, visto che da diversi giorni nella regione viene sottoposto al tampone solo chi manifesta gravi sintomi.
“Dobbiamo ritenere che il numero delle persone contagiate asintomatiche, oppure non gravi e che quindi non vengono sottoposte al tampone - ha dichiarato a La Stampa il direttore di Malattie infettive del Sacco Massimo Galli - sia decisamente maggiore. Ma servono misure ancora più stringenti e durature”.
Non è un caso che il governatore lombardo Attilio Fontana abbia di nuovo invocato misure più stringenti, con il premier Giuseppe Conte che con ogni probabilità lo accontenterà varando un nuovo DPCM dopo la chiusura delle Borse.
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