Le soluzioni pensate dal Governo per salvare la stagione balneare dall’epidemia di COVID-19
Ormai è chiaro che il coronavirus non sparirà nel nulla e sarà necessario convivere con la COVID-19 fino alla scoperta del vaccino. Per questo milioni di italiani e soprattutto centinaia di migliaia di operatori del settore turistico balneare si chiedono cosa ne sarà della prossima stagione estiva.
Estate COVID-19, le soluzioni del Governo
Come ha rivelato la sottosegretaria al Mibact con delega al turismo Lorenza Bonaccorsi, nel corso di un’intervista a Rai News, il Governo sta pensando a una serie di soluzioni per rendere possibile la frequentazione in sicurezza dei litorali italiani. Obiettivo è salvare almeno in parte una stagione che appare, comunque, già compromessa dal susseguirsi di cancellazioni di prenotazioni.
“Andremo al mare questa estate. Stiamo lavorando per far sì che possa essere così. Ci stiamo lavorando dal punto di vista degli atti amministrativi necessari per gli stabilimenti, immaginando una serie di normative prese con il comitato scientifico, che contemplano l’ipotesi di distanziamento”,
ha spiegato Bonaccorsi.
La sottosegretaria ha detto che si sta lavorando al “turismo di prossimità”, ovvero una serie di misure per favorire il turismo nei piccoli borghi e aree a scarsa densità dove è meno facile contrarre il coronavirus.
In seguito sarà anche il momento di una fase 3, alla quale si sta già lavorando però già da adesso “dal punto di vista del marketing e della comunicazione del nostro Paese, che è sempre ai primi posti per il binomio gastronomia e cultura”.
Come andremo a mare quest’estate
Le associazioni dei balneari, però, sono già all’opera per sviluppare soluzioni per andare al mare ai tempi del distanziamento sociale. Fra le misure, raccolte dal Messaggero, potrebbero esserci i tre metri di distanza fra un ombrellone e l’altro e barriere in plexiglass.
Al centro delle preoccupazioni, naturalmente, ci sono le questioni di igiene. Per questo gli operatori turistici dovranno disporre, con tutta probabilità, l’accesso scaglionato alla spiaggia (dunque con prenotazione obbligatoria), l’installazione di dispenser d’igienizzante in bagno, al bar e nelle docce. Ancora non si sa se saranno obbligatorie le mascherine.
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