Il virus tornerà ogni anno e non scomparirà: le previsioni dei migliori scienziati cinesi

Fiammetta Rubini

28 Aprile 2020 - 16:22

Il coronavirus potrebbe tornare ogni anno, e non è detto che il caldo e l’estate facciano scendere il tasso dei contagi. Parola dei migliori scienziati cinesi.

Il virus tornerà ogni anno e non scomparirà: le previsioni dei migliori scienziati cinesi

Questo coronavirus non scomparirà, anzi, potrebbe tornare ogni anno come l’influenza. E non illudiamoci che con l’estate e il caldo crolleranno i contagi. A prefigurare questo scenario ottimistico è il team dei migliori scienziati cinesi.

A differenza della SARS sua cugina che nel giro di un anno è scomparsa, la COVID-19 si potrebbe ripresentare a ondate. Il motivo è presto detto: questo coronavirus, il SARS-CoV-2, è più subdolo in quanto può colpire anche senza causare sintomi evidenti.

È proprio la presenza di portatori asintomatici che rende difficile un contenimento vero e proprio dell’infezione, che silenziosamente potrebbe continuare a colpire passando inosservata.

Dovremo conviverci a lungo

A spiegare bene la questione è stato il gruppo di ricercatori e medici a Pechino durante una conferenza stampa.

Nel 2002/2003 le persone che prendevano la SARS si ammalavano gravemente. Una volta messi i pazienti in quarantena, il virus ha smesso di diffondersi. Con questo nuovo coronavirus, invece, la Cina sta trovando ancora tanti casi asintomatici ogni giorno nonostante tutte le misure di controllo attuate finora.

Pertanto, spiega il direttore dell’Istituto di biologia patogena dell’Accademia delle scienze mediche cinese Jin Qui, “si pensa che possa trattarsi di un’epidemia con cui dovremo convivere a lungo, che potrebbe diventare stagionale e annidarsi nell’organismo senza che ce ne rendiamo conto”.

Il coronavirus non scomparirà mai?

I migliori scienziati, esperti e governi di tutti il mondo stanno iniziando a concordare sull’eventualità che il nuovo coronavirus non verrà eliminato nonostante i lockdown lunghi e costosi che hanno fermato l’economia globale e messo in ginocchio tantissimi settori.

Ecco perché in molte parti del mondo ci si sta aprendo all’eventualità di lasciare che il virus si diffonda (in particolare nei paesi poveri e con la popolazione più giovane) per far sviluppare l’immunità di gregge. D’altronde la Svezia ha già dimostrato che la strategia controcorrente di non chiudere tutto può essere una mossa efficace.

Quanto alla speranza che la curva dei contagi si abbassi o arrivi allo zero con l’estate, gli esperti cinesi ribadiscono che non se ne hanno prove scientifiche certe. Il virus è sensibile al calore, ma quando è esposto a 56°C per almeno 30 minuti, e non fa mai così tanto caldo. “A livello globale, anche durante l’estate, la possibilità che i casi scendano significativamente è minima” ha detto Wang Guiqiang, capo del dipartimento di malattie infettive del primo ospedale dell’Università di Pechino.

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