Reply ha avviato al Lingotto di Torino un centro di sviluppo per usare le tecnologie innovative: blockchain, metaverso e robotica per progetti concreti
Reply ha presentato il proprio spazio di innovazione, Area42, situato nella sede che la società ha nello storico edificio del Lingotto di Torino.
Qui prendono corpo e si toccano con mano le tecnologie e i progetti reali che con queste possono nascere, sulla base di bisogni concreti.
Area42 ha diverse anime, che rispecchiano i settori in cui i progetti prendono corpo.
È un laboratorio di laboratori: last mile delivery, ossia la distribuzione di prodotti nel cosiddetto ultimo miglio, autonomous warehouse, blockchain, robotica e metaverso.
A questi laboratori si aggiunge quello dei connected products, al cui centro si pone l’automation testing, sezione preesistente, inaugurata nel 2018 in un’altra sede torinese, dedita al test automatizzato del software per i settori automotive e finanziario: è qui che si assicura la stabilità della pluripremiata app di home banking di Intesa Sanpaolo.
Perché Area42 al Lingotto?
Area42, il cui nome si ispira evidentemente al supercomputer di Guida galattica per Autostoppisti di Douglas Adams, che dava 42 come risposta alla domanda fondamentale sulla vita, è sia spazio demo, sia fucina di sperimentazione, sia luogo di lavoro in chiave moderna.
Come ha spiegato Tatiana Rizzante, ceo di Reply, “Da qualche anno investiamo su Torino. Nella sede del Lingotto sviluppiamo la parte hard, fisica, di Reply. Fra due anni avremo a disposizione anche gli spazi della caserma De Sonnaz, dove svilupperemo la parte esperienziale e prenderà corpo il metaverso”.
Perché il Lingotto, allora? “Perché cercavamo sedi ampie su Torino. De Sonnaz non ci consente di spostarci tutti, abbiamo bisogno di spazi. Il Lingotto è stata un’opportunità. Una bella opportunità. Noi c’eravamo già, con una sede che non poteva contenerci tutto. Abbiamo spostato gli uffici nell’edificio storico”.
Nella storica palazzina del Lingotto, di via Nizza 250, oggi ci sono 750 postazioni di lavoro.
Reply, come spiegato da Tatiana Rizzante, vuole affermare un nuovo concetto di workplace.
Sono modifiche in relazione al periodo post covid.
“Abbiamo abbandonato gli open space - ha spiegato Tatiana Rizzante - quando i team lavorano prevalentemente connessi i grossi open space non si prestano. Ora abbiamo una locazione flessibile dello spazio, con un booking continuo, e spazi multifunzionali per il lavoro continuo fatto con con competenze multidisciplinari. Abbiamo aumentato anche il well being, in particolare per un’attenzione alla prevenzione e facciamo uso di cucine distribuite”.
Tutte caratteristiche che fanno piacere al lavoratore Reply, la cui età media è di 33 anni (nella dinamica del turnover lo scorso anno la società ha assunto 1500 persone).
Laboratorio di governo
“Nell’informatica c’è sempre una parte di gioco”, ha detto Tatiana Rizzante parlando delle forme che può prendere la sperimentazione.
Affermazione importante, seminale, che affonda le radici nell’alta formazione stessa della manager italiana, e che (cadendo in errore) potrebbe apparire fuorviante se accostata alla “poca filosofia e tanta pratica” che si fa in Area42 secondo Filippo Rizzante, che di Reply è Chief Technology Officer.
Storicamente il concetto di laboratorio in Reply è più vicino alla fase esecutiva che non a quella visionaria, pur interpretandone il senso.
“I laboratori non sono fatti per la pura ricerca, ma sono finalizzati a usare tecnologie pronte per il mercato - ha detto Filippo Rizzante -. Le nostre aziende le utilizzano per fare progetti. Le demo che realizziamo sono attività fatte con i clienti, non derivano dalla fantasia. Qui siamo in uno stadio pre-competitivo, tutto ha uno sbocco sul mercato”.
Area42 fa progetti per la mobilità di persone e oggetti, area legata a utilizzo di tecniche esperienziali, con declinazione industriali.
Le tecnologie che utilizza sono prevalentemente fisiche. "Noi conosciamo le tecnologie e portiamo soluzioni sul mercato - ha detto Rizzante - I progetti nascono sul indicazioni di bisogni e su tecnologie reali, chi capisce il bisogno capisce il progetto”.
Le anime di Area42
Il meta laboratorio, lo spazio comune del Lingotto, vissuto dai tecnici di Reply, dai loro partner e dai clienti, è fatto da sei anime.
Il Last mile delivery è il laboratorio dedicato allo sviluppo di soluzioni per integrare e gestire la mobilità di veicoli e robot a guida autonoma in spazi predefiniti, come esempio. campus, ospedali, fabbriche, e in grado di interagire con l’ambiente circostante. Al momento si lavora sviluppando software su un robot prodotto da Yape, che grazie al Lidar circola nell’edificio, svolge le mansioni di consegna di oggetti e nel farlo evita le persone.
Autonomous Warehouse è il laboratorio dove si studiano e sviluppano soluzioni per la gestione autonoma delle attività di magazzino, grazie all’utilizzo di droni , dotati di marker e telecamere, e veicoli autonomi in grado di interfacciarsi con piattaforme di gestione del magazzino come LEA Reply.
Robotics è il laboratorio che combina le tecnologie di intelligenza artificiale con la robotica per sperimentare l’agilità dei robot autonomi e scenari d’uso di interazione con ambienti di vaste dimensioni che necessitano di attività di manutenzione e controllo ripetitive.
Si tratta di robotica di presidio, con movimento in autonomia, controllo anomalie e riconoscimento strumenti industriali. I robot utilizzati sono i Cyberdog di Xiaomi, Magni di Ubiquitous Computing e quelli di Boston Dynamics.
Il laboratorio Blockchain, nel quadro di una maggiore evoluzione dei concetti di smart city e mobilità condivisa, sperimenta l’applicazione delle tecnologie blockchain per abilitare scenari reali basati sull’identità digitale dei veicoli,
Reply fa infatti parte del consorzio mobi.
Ha realizzato una blockchain per registrare gli eventi della vettura dopo la vendita. Con gli smart contract si regolamentano le operazioni, come il contatto per autorizzare le operazioni di manutenzione.
leggi anche
Blockchain: cos’è e come funziona
Il wallet della macchina registra tutti gli eventi, come i guasti e mette a disposizione i dati per la riparazione. In questo caso la blockchain, che come ha detto Filippo Rizzante è il meccanismo ideale per aziende che lavorano in modo paritetico, sullo stesso ambito di intervento, garantisce sicurezza, immutabilità e decentralizzazione delle operazioni.
Metaverse è il laboratorio che si concentra sull’applicazione e l’integrazione di soluzioni di realtà mista per creare applicazioni immersive, ambienti virtuali in cui è possibile entrare e muoversi e dove convivono in modo persistente oggetti virtuali e oggetti fisici. Qui si lavora tanto su gemelli digitali quanto su identità digitale e creazione di avatar.
Connected Products è lo spazio dedicato al design e allo sviluppo di prodotti e servizi connessi dalla prototipazione dei dispositivi, fino alla realizzazione degli applicativi di front-end, grazie anche al supporto di acceleratori Iot.
© RIPRODUZIONE RISERVATA