Riforma aiuti agricoltura, cosa cambia per le aziende agricole

Nadia Pascale

1 Marzo 2025 - 14:15

Pronto il recepimento del disegno di legge di delegazione europea che ridisegna gli interventi di tutela in agricoltura. Previsti aiuti all’agricoltura finalizzati al ripristino degli ecosistemi.

Riforma aiuti agricoltura, cosa cambia per le aziende agricole

A breve gli aiuti all’agricoltura sono destinati a un drastico cambio. Nuove regole in arrivo per la tutela degli ecosistemi terrestri, costieri e dell’acqua dolce, comprese le superfici agricole.
Tra gli obblighi vi sono quelli relativi alla messa a dimora di nuovi alberi e tutela degli impollinatori. In questo secondo caso gli interventi si coordinano con le misure previste dalla PAC per gli impollinatori.

Ecco perché ci sarà una riforma degli aiuti all’agricoltura e cosa cambia per le aziende.

Ripristino degli ecosistemi e aiuti all’agricoltura

É in corso di approvazione in Senato il Disegno di Legge di delegazione europea 2024. Lo stesso prevede diverse misure volte alla tutela e ripristino degli ecosistemi.

Il disegno prevede piani di ripristino volti a tutelare gli ecosistemi, rivede inoltre il sistema dei controlli ufficiali per l’utilizzo dei medicinali veterinari e degli additivi per i mangimi e le regole nazionali per contrastare il commercio di alcune materie prime responsabili della deforestazione e del degrado forestale.

La materia è di competenza del Masaf (Politiche Agricole, sovranità alimentari e delle Forestei) e del Mase (Ministero dell’Ambiente) che dovranno agire al fine di predisporre interventi per la tutela delle popolazioni di impollinatori, per il ripristino degli ecosistemi agricoli e di quelli forestali, tutela degli ecosistemi marini e messa a dimora di alberi.

I piani nazionali di ripristino dovranno essere predisposti entro il 1° settembre 2026 e devono prevedere misure per migliorare le condizioni di biodiversità delle superfici agricole, per salvaguardare gli insetti impollinatori e per aumentare la presenza dell’avifauna comune in habitat agricolo.

Contrasto alla deforestazione e sistema controlli

Tra le misure da adottare vi sono quelle inerenti il controllo di import ed export di materie prime e prodotti collegati che contribuiscono di più alla deforestazione (soia, palma da olio, legname, gomma, etc.). Ci sarà bisogno di uno stretto coordinamento tra Comando forestale dell’Arma dei Carabinieri, GdF e autorità doganali.

Al fine di favorire il raggiungimento degli obiettivi saranno forniti servizi di assistenza tecnica alle PMI coinvolte nelle operazioni. Le PMI saranno, inoltre, al centro di controlli sulla corretta attuazione delle norme e dovrà essere previsto un sistema sanzionatorio.

Naturalmente gli interventi potranno sfruttare le risorse messe a disposizione dalla PAC (Politica Agricola Comune). Ad esempio diverse misure mirano alla salvaguardia della biodiversità e alla tutela degli impollinatori.

Non solo, la PAC già prevede sistemi di controllo per gli allevamenti al fine di ridurre l’uso di antibiotici, di conseguenza ridurre l’anticrobico resistenza e aumentare il benessere dei capi di bestiame.

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