Bonus agricoltura 2025 con la PAC, cos’è, aiuti previsti e scadenza

Nadia Pascale

1 Gennaio 2025 - 12:45

Quali sono i bonus agricoltura che posso o essere erogati con la PAC 2025? Ecco una breve guida su come funzionano gli aiuti Ue alle aziende agricole. Aiuti previsti e scadenza domande.

Bonus agricoltura 2025 con la PAC, cos’è, aiuti previsti e scadenza

Quali sono i bonus agricoltura previsti nella PAC per il 2025? Aiuti e scadenza della domanda per accedere ai fondi,

La PAC è la Politica Agricola Comune, una serie di misure, o meglio, un pacchetto di aiuti per le imprese agricole situate nel territorio dell’Unione Europea. La PAC 2023-2027 è un insieme di aiuti mirati a equilibrare il reddito delle imprese agricole rispetto a quello delle altre attività, ma non solo. Le misure sono, infatti, finalizzate alla sostenibilità ambientale, biodiversità, sviluppo socio economico e digitalizzazione.

Per quanto riguarda la sostenibilità ambientale le misure previste riguardano la riduzione dell’uso dei fitofarmaci e il sostegno a politiche volte a ridurre contrastare i cambiamenti climatici legati all’agricoltura. Particolare attenzione viene posta anche ai sistemi di irrigazione.

Il sostegno al reddito si attua attraverso i contributi diretti agli agricoltori, ad esempio con l’erogazione di Titoli Base o sostegno per i produttori di uve in caso di vendemmia verde. Nel contrasto ai cambiamenti climatici vi sono anche le misure per gli allevamenti con contributi in favore degli allevatori che riducono l’uso degli antibiotici. Per quanto riguarda, invece, le misure a tutela della biodiversità, sono concentrate soprattutto sulla tutela delle specie pollinifere e nettifere e quindi sulla tutela degli insediamenti di api.

Questo un sunto delle misure, ma vediamo nel dettaglio i vari bonus agricoltura previsti dalla PAC

Ecoschemi: cosa sono e come funzionano

La PAC si compone di diversi bonus agricoltura, tra questi vi sono gli ecoschemi che possiamo così sintetizzare.
Ecoschema 1: pagamenti diretti per gli interventi rivolti a ridurre l’antimicrobico resistenza e la tutela animale. Si pone due obiettivi, tutelare il reddito degli allevatori di bestiame, ridurre l’uso degli antibiotici andando così ad aumentare l’antimicrobico resistenza. Le stalle virtuose o che riducono l’impiego di antibiotici ricevono un pagamento che va dai 66 euro a capo per i bovini da latte fino ai 24 dei suini. I contributi aumentano per gli allevatori che aderiscono al sistema SQNBA, Sistema di Qualità Nazionale per il Benessere Animale, e assolvono all’obbligo di pascolamento, come anche le aziende biologiche. In questo secondo caso si può cumulare anche l’ecoschema 2, quindi per aziende che allevano e favoriscono l’inerbimento.

Ecoschema 2: pagamento per inerbimento delle colture arboree (si tratta di una misura volta a ridurre l’uso di pesticidi e favorire l’insediamento di api, inoltre tende a ridurre la meccanizzazione). In questo caso l’agricoltore si impegna ad assicurare copertura vegetale erbacea, spontanea o seminata, tra il 15 settembre e il 15 maggio dell’anno successivo. Non è possibile effettuare il diserbo chimico nell’interfila.

Ecoschema 3: pagamento per la salvaguardia di olivi paesaggistici.

Ecoschema 4: prevede contributi diretti in favore degli agricoltori effettuano l’avvicendamento delle colture leguminose, foraggere o da rinnovo. L’avvicendamento favorisce la fertilità dei suoli e la biodiversità, riduce lo sviluppo di infestanti e la pressione dei patogeni. Sono inoltre previste restrizioni all’uso di agrofarmaci.

Ecoschema 5: pagamento per misure specifiche per gli impollinatori.

I titoli di Base nella PAC ( Politica Agricola Comune)

Non solo contributi diretti previsti dagli ecoschemi, infatti la PAC prevede anche il pagamento dei Titoli base, anche in questo caso si tratta di misure di sostegno al reddito che assorbono la maggior parte del budget previsto dalla Politica agricola comune, pari al 48% (1.678 miliardi di euro l’anno).

L’obiettivo della PAC 2023-2027 è riequilibrare il valore dei Titoli base, questi sono determinati in base a diversi fattori, tra cui tipo di coltivazione, ubicazione, estensione della coltura. Il valore medio di un titolo base è di 167 euro a ettaro di terreno. Per ottenere i Titoli base l’agricoltore deve comunque seguire una serie di regole tra cui 9 Bcaa (Buone Condizioni Agronomiche Ambientali) e 11 Cgo (Criteri di Gestione Obbligatori). Ad esempio la Bcaa prevede la rotazione colturale, inoltre il 4% dei terreni deve stare a riposo. Questi sono solo alcuni degli obblighi da rispettare per ottenere i pagamenti dei Titoli Base, ma fanno capire che ottenere i fondi PAC non è facile.

I pagamenti accoppiati, cosa sono e come funzionano questi bonus agricoltura?

La PAC prevede poi i pagamenti accoppiati. Si tratta di contributi diretti, rivolti agli allevatori che hanno l’obiettivo di tutelare specifiche specie e tipologie di allevamenti. Ad esempio si possono ottenere contributi economici per l’allevamento di:

  • agnelle da rimonta;
  • bufale da latte;
  • vacche nutrici da carne e a duplice attitudine iscritte ai libri genealogici o registro anagrafico;
  • vacche da latte;
  • ovini e caprini macellati IG;
  • capi bovini macellati di età compresa tra 12 e 24 mesi e allevati per almeno 6 mesi;
  • capi bovini macellati di età compresa tra 12 e 24 mese, allevati per almeno 6 mesi e aderenti ai sistemi di etichettatura o IGP, oppure allevati per almeno 12 mesi.

I pagamenti accoppiati si possono, inoltre, avere per specifiche produzioni, ad esempio barbabietola da zucchero, girasole, riso, agrumi, soia, olio, grano duro, leguminose, riso e pomodoro da industria.

Bonus agricoltura piccoli agricoltori e giovani

La PAC prevede il sostegno con redistribuzione del reddito per le piccole aziende agricole. Il sostegno viene erogato sotto forma di pagamento pari a 81,7 euro ad ettaro per le aziende sotto i 50 ettari e sopra 0,5 ettari. Ma al massimo una azienda può ottenere il sostegno per 14 ettari.
Ci sono, infine, i pagamenti previsti per i giovani agricoltori. Il sostegno complementare al reddito per i giovani agricoltori viene erogato sulla base degli ettari per ogni anno, fino ad un massimo di 5. L’importo è pari al 50% del valore medio dei Titoli per il pagamento di base ed è previsto a 83,50 euro/ettaro nel limite massimo di 90 ettari.

Come e quando presentare domanda per accedere ai contributi

Uno dei vantaggi della PAC è determinato dal fatto che gli aiuti sono cumulabili, quindi Titolo base, ecoschemi, pagamenti accoppiati e di conseguenza si possono ottenere ogni anno risorse davvero importanti. Occorre però, come detto, rispettare tutte le condizioni previste.

Per ottenere i contributi PAC è necessario presentare istanza. La domanda deve essere presentata ogni anno entro il 15 maggio, questo è il termine ordinario. La domanda può essere presentata anche nei 25 giorni seguenti rispetto alla scadenza, ma con una riduzione dell’1% degli importi per ogni giorno di ritardo. La domanda può essere presentata presso gli uffici della Regione se sono stati istituiti. In alternativa può essere presentata attraverso Agea e, infine, attraverso i CAA. Per il 2024 i termini sono stati più volte prorogati, ma non è detto che lo stesso avvenga anche nella campagna 2025.

Per quanto riguarda, invece, i pagamenti: a partire dal 16 ottobre è consentito agli Stati membri di versare anticipi fino al 50% per gli interventi sotto forma di pagamento diretto e fino al 75 % per gli interventi di sviluppo rurale basati sulle superfici e sugli animali.
Gli anticipi possono essere pagati fino al 30 novembre si passa poi al pagamento del saldo.

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