La manovra 2022 ha preso forma e attende solo il via libera dei due rami del Parlamento, cosa prevede? Ecco come il Governo ha deciso di spendere i soldi il prossimo anno.
Cos’è la manovra? E come spenderà i soldi il Governo nel 2022?
Approvato dal Cdm e arricchito dagli emendamenti introdotti dalla Commissione Bilancio del Senato, il testo della manovra redatto dal Governo – che comprende 219 articoli – si avvia all’approvazione definitiva.
Come di consueto, l’iter della nuova Legge di Bilancio dovrà concludesi entro la fine dell’anno.
Con la nuova manovra – come si evince dai capitoli di spesa inclusi all’interno del testo – l’esecutivo ha posto l’accento su interventi e riforme necessarie a far ripartire l’economia dopo il tonfo della ripresa. Non più con un approccio emergenziale, però: la Legge di Bilancio 2022 mira a cambiare soprattutto l’assetto del fisco per alleggerire imprenditori e famiglie dal carico delle tasse.
La parola d’ordine della manovra è politica espansiva, come annunciato più volte dal ministro dell’Economia Franco. Il 2022 sarà ancora l’anno di spesa pubblica, investimenti, riforme per dare slancio alla crescita. Solo dal 2023 si potrà puntare su normalizzazione e razionalizzazione dei conti (e del debito).
Vediamo nel dettaglio cosa si intende per manovra e cosa prevede il testo del 2022.
Cos’è la manovra?
Nota anche come Legge di Bilancio o – con un’accezione più vintage – come finanziaria, la manovra è uno strumento previsto dalla Costituzione italiana all’articolo 18. Con questo documento il Governo in carica comunica al Parlamento le spese e le entrate previste per l’anno seguente.
Fino al 2016 la Legge di Bilancio e la Legge di Stabilità erano due testi distinti. Ma il 26 luglio di quattro anni fa il Parlamento – primo firmatario fu Francesco Boccia, attualmente Ministro per gli Affari regionali – approvò la nuova legge che prevedeva l’unione dei due testi in un unico documento.
Il calendario relativo all’approvazione della manovra è particolarmente rigido, poiché il Parlamento deve categoricamente completare l’esame del testo entro la fine dell’anno. Quest’anno la Legge di Bilancio è approdata alla Camera con un mese di ritardo, costringendo i parlamentari ad accelerare l’iter per scongiurare l’ipotesi di arrivare eccessivamente a ridosso della data di scadenza.
La dotazione della Manovra 2022
La Legge di Bilancio 2022 mette a disposizione molto di più di quanto previsto in base alla differenza tra il deficit tendenziale e programmatico stimato sui 23 miliardi di euro circa.
La spesa pubblica prevista si aggira sui 30 miliardi di euro, indirizzati soprattutto a riformare il Fisco e la struttura degli ammortizzatori sociali, il sistema pensionistico e il reddito di cittadinanza.
Importante anche la spesa per intervenire sul caro-energia, con 912 milioni di euro in più stanziati per il bonus sociale destinato a coprire le bollette dei meno abbienti.
Sono 8 i miliardi di euro conteggiati per revisionare le aliquote IRPEF, introdurre bonus contributivi per il 2022 e tagliare l’IRAP.
Per le micro, piccole e medie imprese, l’autorizzazione di spesa è integrata di 180 milioni per ciascuno degli anni dal 2022 al 2026.
La manovra considera anche 2 miliardi d’investimenti per le infrastrutture e il Fondo di sviluppo e coesione e altri 4 miliardi per gli investimenti privati.
Sono 1,85 miliardi di euro le risorse del fondo per i vaccini anti Covid per il 2022 e200 milioni da utilizzare per il “Piano strategico-operativo nazionale di preparazione e risposta a una pandemia influenzale (PanFlu)”.
Per la saità sul piatto ci sono 4 miliardi di euro.
Gli interventi della Legge di Bilancio 2022 al vaglio del Parlamento
Il maxi emendamento del Governo ha innanzitutto modificato alcuni punti cruciali della manovra 2022, quali:
riforma del Fisco; stanziamento di risorse per le misure a favore dei soggetti colpiti dagli incendi verificatisi nelle regioni Calabria, Molise, Sicilia e Sardegna; rifinanziamento del bonus TV e decoder; istituzione di un Fondo per il sostegno alle attività economiche del turismo, dello spettacolo e del settore dell’automobile; aumento del fondo per le bollette di luce e gas.
Circa 8 miliardi di euro sono destinati alla riforma fiscale nel 2022.
Inoltre, sono inserite in Legge di Bilancio anche la proroga del Superbonus 110% per tutto il 2022, le detrazioni al 75% nel 2022 per interventi di eliminazione delle barriere architettoniche; l’istituzione di un Fondo per i disturbi alimentari; l’istituzione di un Fondo di solidarietà per i proprietari d’immobili occupati abusivamente.
Il reddito di cittadinanza è riformato, non eliminato. Non è confermato, invece, il cashback che libera di 1,5 miliardi di euro per altre misure.
Il costo dei tamponi e degli assorbenti si abbassa per effetto del taglio dell’IVA e la sugar tax slitta al 2023.
Nuovi fondi, inoltre, sono previsti per Forze Armate, edilizia scolastica, sanità. Si interviene anche su uno sconto sull’affitto per i giovani di età compresa tra i 20 e i 31 anni, gli ammortizzatori sociali, bonus relativi alla casa (mobili/elettrodomestici).
Il testo definitivo della Legge di Bilancio 2022 aspetta l’approvazione di Senatoe Camera entro il 31 dicembre.
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